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maggio 2015 - «Entro il mese vaglieremo le proposte
delle imprese, poi verrà assegnato l' appalto. Nell'arco di
un paio di anni, se tutto va bene, coroneremo finalmente il sogno
che coltiviamo da tanto tempo e Villa Farinacci verrà consegnata
alla collettività e ai cittadini del nostro Municipio».
Correva l’anno 2007 quando l’allora Presidente del
Municipio Ivano Caradonna dava questo annuncio ai media. Sono
passati 8 anni (già quattro volte il tempo stimato)
e Villa Farinacci è ancora chiusa ai cittadini
mentre erbacce e rovi proliferano nel giardino. Ennesima storia di
un’opera incompiuta, sulla quale sono stati investiti milioni di euro,
che sta diventando il simbolo di uno spreco di denaro pubblico ma
soprattutto rappresenta l’incapacità della politica di rispondere
alle richieste dei cittadini. In queste condizioni, l’esasperazione
dei cittadini, porta inevitabilmente ad ingiustificati
atti di vandalismo come quelli che sono stati segnalati recentemente.
Giusto condannare senza giustificazioni chi deturpa i beni pubblici
ma è altrettanto giusto additare l’inadeguatezza e
l’inettitudine di una classe politica per cui è importante
spendere il denaro dei cittadini senza arrivare all’obiettivo finale
ossia il godimento del realizzato da parte dei cittadini.
Che
cosa blocca il rilascio dell’opera? Un semplice cavillo di
competenze istituzionali, la compartecipazione di due enti di cui
uno sembra completamente disinteressato all’acquisizione dello stabile,
cioè il Ministero dell'Ambiente. Detto Ministero, purtroppo,
non sembra interessato in questo momento all'acquisizione, è
il destinatario della maggior parte dello stabile. Al Municipio spetterebbero
100mq interni circa e una parte esterna del giardino che diventerebbero
ingestibili economicamente se non ci fosse un'istituzione più
grande di quella circoscrizionale, che si assumesse la cura del resto
del giardino e dello stabile. Insomma, bisognerebbe che il comune
acquisisse tutta la struttura per farne una biblioteca, che all'interno
del nostro territorio sarebbe un punto di aggregazione culturale per
tutti.
La (non) risposta ufficiale arriva direttamente dalla
Presidenza del IV Municipio: “Gentile sig. xxxxx,rispondiamo alla
sua mail comunicandole che questa Presidenza è in costante
contatto con il Ministero dell'Ambiente e con l'Assessorato al Patrimonio
di Roma Capitale per la definizione di alcuni aspetti procedurali
che permetteranno la totale apertura e fruibilità della Villa
in oggetto da parte della cittadinanza. Cordiali saluti. Staff della
Presidenza Municipio IV”
Purtroppo,
come dimostra il testo del messaggio, non esiste ancora una
data di apertura della struttura nonostante tutte le assicurazioni
istituzionali fatte in passato anche ai giornalisti della TV di Stato.
Antonio
Barcella
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