Il Prefetto di Roma Gabrielli incontra le associazioni e le rappresentanze del territorio

13 maggio 2015 - Oggi, nell’aula del Consiglio del IV Municipio, il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha incontrato alcune associazioni del tiburtino, le forze dell’ordine, i consiglieri e gli assessori. Tanti i temi toccati nel confronto, dalla sicurezza del territorio ai roghi tossici, dalla chiusura dei campi rom al tema dell’accoglienza dei rifugiati a Roma che vede una situazione critica in via delle Messi D’Oro, dalla diffusione delle sale da gioco alle occupazioni abusive.
Prima dell’intervento il Prefetto ha incontrato una delegazione dei rifugiati nord africani che stavano protestando davanti ai cancelli del Municipio di via Tiburtina.
Il Prefetto Gabrielli è stato accolto dal discorso del presidente del Municipio, Emiliano Sciascia, che ha ringraziato il Prefetto per l’ascolto che ha voluto riservare ai cittadini definendo un “fatto unico” questi incontri che restituiscono al territorio il proprio ruolo. Sciascia ha poi affrontato ad ampio raggio i problemi che affliggono i quartieri del tiburtino, a volte comuni e a volte specifici per una certa zona. Successivamente hanno preso la parola i capigruppo dei vari partiti e i rappresentanti di alcune realtà territoriali. Ogni intervento ha aggiunto nuovi elementi che serviranno al nuovo Prefetto per prendere le decisioni più opportune in merito alla soluzione dei problemi.
Ho ascoltato attentamente quanto mi è stato esposto – ha esordito il Prefetto – ma ci sono da fare alcune puntualizzazioni. Quando sono stato chiamato a dirigere la Prefettura mi sono chiesto quale fosse il metodo da approcciare. La prima risposta è stata: decentramento.” Ha poi proposto di istituire un “Comitato per la Sicurezza del IV Municipio” perché questo è il luogo dove i problemi devono trovare le soluzioni. Nella prima riunione di detto comitato devono essere fissate le priorità da affrontare. Gabrielli ha fissato lui stesso la prima necessità ossia il “tema dei roghi tossici” dove esistono già gli strumenti per intervenire grazie alla legge sulla terra dei fuochi. Ha ribadito che la Prefettura deve essere il “presidio della legalità”. Sul tema dei profughi ha annunciato che chiuderanno i centri di via di Rebibbia e di via del Frantoio e gli altri devono essere controllati in termini di servizi resi. Ha concluso dicendo: “Se il cittadino percepisce una condizione di insicurezza noi certamente dobbiamo dare delle risposte”.

Antonio Barcella
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