17
giugno 2015 - Riportiamo il comunicato del Comitato Beltramelli-Meda
in merito alla riunione di ieri presso il IV Municipio, indetta per
affrontare i disagi dei cittadini sfociati nelle proteste dei giorni
scorsi con la singolare iniziativa di sigillare i cassonetti. “Si
è tenuto oggi un incontro nella sede del IV municipio tra le
Istituzioni, in particolare il Presidente Emiliano Sciascia e i vertici
dell'AMA, e i cittadini della zona Beltramelli-Meda, rappresentati
dall'omonimo Comitato e dall'Associazione dei commercianti di via
Tiburtina. Ci hanno garantito che stanno intensificando la raccolta
dei cassonetti dell'umido (un giorno si e uno no) e hanno iniziato
ad utilizzare gli enzimi che "si mangiano" la puzza e i
prodotti di igienizzazione dei contenitori. Praticamente tutti e tre
i punti contenuti nel volantino che abbiamo affisso nei giorni scorsi
sui cassonetti "sigillati". Premesso che alle parole dovranno
seguire i fatti, ricorderemo con piacere questo pomeriggio in cui
le Istituzioni hanno aperto un dialogo con i Cittadini del quartiere
su un problema del quartiere. Ci auguriamo che sia sempre così.
Per concludere, questo incontro, e, soprattutto, la dichiarata risoluzione
del disagio nascono dopo la battaglia che abbiamo portato avanti in
tutta la zona nei giorni scorsi. Per questo invitiamo tutti voi a
contattarci e creare un unico Cuore che pulsi forte nel quartiere
e lo faccia tornare a quello splendore e quella dignità che
gli competono.”
Attendiamo
che AMA metta in atto quanto promesso, estendendo a tutti i quartieri
del tiburtino le stesse azioni di miglioramento del servizio, soprattutto
nei locali messi a disposizione dai cittadini per la raccolta porta
a porta. Non riusciamo più a sopportare la puzza proveniente
dai cassonetti dell’umido bucati che spargono liquido nauseabondo
nei depositi sui quali i cittadini pagano le tasse, siamo stanchi
di vedere cassonetti traboccanti sacchetti e spazzatura, siamo disgustati
dai rifiuti sparsi in strada durante la raccolta. Siamo sempre stati
dalla parte dell’ambiente e ne abbiamo sollecitato il rispetto… è
ora che anche AMA inizi ad avere cura della “casa degli altri”.