19
giugno 2015 - Abbiamo ricevuto, in ritardo per un errore
di destinazione dell’e-mail, la replica dell’Associazione “Insieme
per l’Aniene” al nostro articolo La
Cervelletta e il suo Borghetto: un bando di assegnazione con diverse
ombre da chiarire. Prima di inoltrarvi nel merito di quanto
ricevuto proviamo a fare un piccolo riassunto dei fatti che aiuterà
il lettore a capire meglio quella che rimane una storia ancora poco
chiara e sulla quale sta cercando di fare luce un gruppo di lavoro
del territorio. Proprio per rispetto verso il lavoro dei membri del
gruppo ci limiteremo a pochi elementi utili in attesa della relazione
di fine lavori.
Tra la fine del 2014 e i primi mesi del 2015, dopo decenni di affido
del Casale e della tenuta della Cervelletta al prof. Domenico Pietrangeli,
l’amministrazione di Roma Capitale si sveglia all’improvviso e attraverso
due atti pubblici affida i terreni della tenuta e di un casale del
borghetto ad un giovane agricoltore (vedi bando
e D.D.
di assegnazione) e successivamente attraverso la Determinazione
Dirigenziale 786 del 27-11-2014 affida il presidio del casale
del 1700 ad una fantomatica associazione “La Cervelletta”
che, secondo il documento, svolgerebbe “da anni attività
educative, di promozione culturale e ambientale rivolte alla tutela
e alla valorizzazione del comprensorio della Cervelletta anche con
collaborazione con altre realtà associative del quartiere”.
Su quest’ultimo punto dobbiamo aggiungere che detta associazione è
stata costituita alla fine del 2013, probabilmente formata per scopo,
ed è facile comprendere che non può aver svolto questo
compito da anni, come riportato su un atto pubblico ufficiale, e risulta
sconosciuta alle associazioni più attive di Colli Aniene. Per
di più, dobbiamo anche evidenziare, che nessuna associazione
del territorio è stata avvisata di questa possibilità
di assegnazione neppure quelle iscritte da anni all’albo del Municipio.
Su questo Casale c’era perfino una proposta
di progetto consegnato al Municipio in sede di Conferenza Urbanistica
del 2014 da un consorzio di associazioni del territorio che non
sono state neppure informate di quanto stava accadendo. Per ora ci
fermiamo qui in attesa di poter pubblicare il risultato del gruppo
di lavoro.
“Egregio
sig. Barcella, volentieri rispondiamo alla sua richiesta di chiarimenti
sulla vicenda del bando per l’assegnazione di immobili rurali di proprietà
di Roma Capitale finalizzato alla tutela e al recupero produttivo
dell’Agro Romano mediante sviluppo di aziende agricole multifunzionali.
Area della Cervelletta.
La
nostra associazione sin dalla pubblicazione del bando in oggetto ha
manifestato la propria contrarietà alla destinazione agricola
dei terreni dell’area nelle vicinanze del casale della Cervelletta
sita in Roma in via della Cervelletta.
Di seguito ricordiamo i motivi della nostra contrarietà:
1. L’”area della Cervelletta” rappresenta un unicum storico rappresentato
dal Casale e dalla Torre, dagli annessi agricoli, dai terreni e dalla
rete di canali di bonifica che ritagliano l’area in settori, ove un
tempo lo scorrimento delle acque era regolamentato da un complesso
ed esemplare sistema idraulico di saracinesche e pontili tuttora ben
identificabili.
Per questa particolarità l'area è stata inserita all'interno
della Riserva Naturale Valle dell’Aniene pur non essendo immediatamente
a ridosso dell'alveo fluviale.
Le aree inserite nel bando andranno ad impattare e spezzare il legame
tra Casale e territorio mettendo anche a rischio le preesistenze storiche
(vedi ponticello del lavatoio).
2. L’area umida e paludosa posta a ovest, per la sua specificità
naturalistico-ambientale unica all’interno del GRA, nel Piano d'Assetto
era stata proposta inizialmente come “area di riserva a tutela integrale”,
allora non garantita, ma con la vocazione di tutela integrale con
la cessazione delle sporadiche attività agricole ancora esistenti.
3.
La natura paludosa dei terreni ne comporta un periodico allagamento,
che limita l’accesso all’area per diversi periodi dell’anno ed ovviamente
limiterebbe la coltivazione nei periodi di alluvione.
4.
Sia il fosso della Cervelletta che il fosso di Tor Sapienza, che insistono
sull’area, in caso di piogge molto forti, non più eccezionali
negli ultimi anni, esondano portando rifiuti inquinanti incompatibili
con una agricoltura biologica.
5. Le aree incluse nel bando sono adiacenti al collettore fognario
dell’ACEA che alimenta il depuratore di Roma Est, posto sotto sequestro
e commissariato dalla Procura della Repubblica di Roma per sversamento
nel fiume Aniene di acque non depurate (dal collettore di sopravanzo
che dovrebbe essere utilizzato in caso di piogge eccezionali) in un
periodo di conclamata assenza di piogge in quanto è sottodimensionato
e non in grado di sostenere la pressione fognaria antropica di pertinenza.
Questo comporta nei periodi di forti piogge, sempre più frequenti,
il ritorno di acque fognarie nei fossi e sui terreni dal collettore
insufficiente allo smaltimento.
Questo ha comportato dal 2001 ad oggi il graduale inquinamento delle
fonti sorgive (precedentemente potabili) e dei fossi dell'area.
La risoluzione del problema, per le dimensioni, non è ipotizzabile
nei termini di qualche anno. La nostra associazione, come l'Ente RomaNatura
sa bene, è in primissima fila nel controllo della qualità
delle acque dell'Aniene, dei fossi afferenti e delle risorgive.
6.
E’ evidente che sia il Casale, di cui ancora non è stata decisa
la destinazione, sia gli annessi di cui RomaNatura ha in progetto
il restauro per la realizzazione di strutture ricettive, perderebbero
molte delle loro prerogative e potenzialità (Osservatorio ambientale,
Centro di educazione ambientale, ricerca scientifica etc.) se i terreni
circostanti non conservassero le attuali caratteristiche di rilevante
pregio ambientale. La ripresa dell’utilizzo agricolo rischia di influenzare
negativamente sia le dinamiche ecologiche tuttora in atto sia la progettualità
di promozione ambientale dell'Ente RomaNatura.
Tutto
quanto sopra è stato evidenziato dalla nostra associazione
sia per iscritto che verbalmente durante diversi incontri tenutisi
sia presso la sede dell’assessorato ( 23/05/2014 - 11/06/2014), che
presso il casale della Cervelletta ed infine nell’ufficio del vice
sindaco e allora assessore al patrimonio Luigi Nieri. Da tutte le
riunioni emersero le difficoltà e contrarietà al progetto
ed in particolare nell’ultima presso l’ufficio del vice sindaco il
10 luglio 2014 dove lo stesso propose lo stralcio dell’area della
Cervelletta dal bando anche a seguito dei pareri contrari rilasciati
dall’ente regionale RomaNatura nelle riunioni precedenti. Infatti
risulta dai documenti in nostro possesso che il Commissario straordinario
di RomaNatura abbia poi richiesto, alla fine di luglio 2014, che venisse
effettuato uno studio sulla situazione idrogeologica del comprensorio
della Cervelletta prima dell’aggiudicazione del lotto stesso al fine
di escludere conseguenze negative sulla biodiversità e sullo
stato dell’ecosistema. Da allora ci risulta che non sia stato effettuato
lo studio richiesto dall’ente RomaNatura. Il mese scorso siamo venuti
a conoscenza, tramite pubblicazione sul sito web di Roma Capitale,
dell’assegnazione dell’area a un giovane di 24 anni, Manolo Abbasciano,
presentatore di un progetto per la realizzazione di un’azienda agricola
biologica, con la produzione di ortaggi, allevamento al pascolo, un’area
per la vendita diretta dei prodotti attrezzata per la fruizione pubblica
e l’attività di fattoria didattica.
Alla
luce di quanto sopra abbiamo ribadito, per iscritto in data 29 maggio,
sia all’assessore Alessandra Cattoi che al commissario di RomaNatura
Maurizio Gubbiotti ed al presidente del IV° Municipio Emiliano
Sciascia la nostra assoluta contrarietà ad adibire ad attività
agricole i terreni dell’area della Cervelletta ritenendo che l’Ente
RomaNatura debba ribadire la posizione chiara già espressa
e verificare quanto prescritto nella lettera del luglio scorso al
fine di preservare un’area di grande pregio naturalistico. Abbiamo
anche richiesto all’assessore una verifica degli atti fin qui predisposti
dall’amministrazione comunale che non appaiono coerenti con le dichiarazioni
e gli atti posti in essere nei mesi scorsi.
Inoltre
precisiamo che il casale della Cervelletta ( Torre e casale) non sono
compresi nel bando in oggetto come si evince da un’attenta lettura
del bando (NDR- Infatti l'assegnazione del Casale
è stata fatta a parte attraverso una Determinazione
Dirigenziale).
Invece
per quanto riguarda la posizione degli abitanti del cosiddetto borghetto
posto all’ingresso di via della Cervelletta e facente parte del bando
in oggetto non entriamo assolutamente nel merito, in quanto la situazione
attuale è frutto di una lunga storia giudiziaria fra gli abitanti
stessi ed il Comune di Roma con delle sentenze passate in giudicato.
Sentenze che ovviamente non siamo in grado di commentare… Fiorenza
Irace – Presidente Associazione Insieme per l’Aniene onlus"