Casale Storico della Cervelletta - Il promemoria di Mimmo Pietrangeli

3 luglio 2015 - Dopo aver pubblicato la posizione dell'Associazione Insieme per l'Aniene in merito alla vicenda dell'assegnazione del Casale della Cervelletta, ospitiamo in questo articolo il promemoria del prof. Domenico Pietrangeli meglio conosciuto come Mimmo Cervelletta. "La lotta perché la Cervelletta diventasse patrimonio pubblico del Comune di Roma, è iniziata nei primi anni ’80 ed è coincisa con il nostro insediamento abitativo a Colli Aniene. Il motivo urgente era il timore , come sostenevano alcune voci, che essa diventasse un albergo contornato da ville per persone facoltose. Il Circolo “La Torre” prima, il Comitato per il “Parco della Cervelletta” poi ed infine “Insieme per l’Aniene”, in rappresentanza di cittadini, Associazioni, Istituzioni e scuole, prevalentemente di Colli Aniene, hanno ottenuto, prima il “Parco della Cervelletta”, poi, nel ’97, l’inserimento di questo nella Riserva Naturale della “Valle dell’Aniene”.
Gli strumenti utilizzati per realizzare questi obiettivi sono stati l’uso sistematico dell’informazione e l’esigenza della massima condivisione, attraverso incontri, sottoscrizioni, ma, soprattutto, la formulazione di una legge regionale di iniziativa popolare, firmata da circa 7000 cittadini.
In queste iniziative che hanno richiesto tutto il nostro impegno disinteressato e le nostre risorse ideali, fisiche e, spesso, finanziarie, ci guidava l’assunto del dovere Costituzionale di tutelare i Beni storico-artistici e naturali. I nostri sogni di cittadini sono diventati realtà nel 2001, quando la Cervelletta è diventato patrimonio del Comune di Roma e affidata, per meriti “storici”, all’Associazione “Insieme per l’Aniene”, perché, a nome del Comune e, cioè, dei cittadini romani, venisse tutelata e diventasse un contenitore di cultura e di educazione ambientale. Abbiamo assicurato la tutela del Bene svolgendo una vigilanza continua, anche notturna, come è avvenuto , almeno 20 volte, negli ultimi sei anni, quando io e mia moglie, alle due, tre o quattro di notte, ci siamo dovuti alzare, allertati dall’allarme collegato con il nostro telefono ed evitare, come, purtroppo è avvenuto spesso, effrazioni e furti vari. In collaborazione con numerose associazioni (da ricordare “Artempo”, “Kollatino Underground” e molte altre) abbiamo realizzato straordinarie iniziative socio-culturali: celeberrima e seguitissima quella di “Eclettica”, una sorta di Estate Romana, che ha visto, fin quando è stato possibile, nel corso di 12 giorni per 8 anni, la presenza di migliaia di cittadini, romani e non. Per svolgere in modo più adeguato e soddisfacente la nostra funzione di promotori culturali e di educatori ambientali, abbiamo realizzato, sempre gratuitamente, una Biblioteca di circa 6000 volumi, multitematica con una sezione dedicata ai bambini e un “Museuccio” della civiltà agro-pastorale della Cervelletta, costituito da cinque sezioni, messi a disposizione gratuita dei cittadini, ma, soprattutto, delle scuole. Gli spazi esterni (il Parco), particolarmente interessanti dal punto di vista ambientalista, erano riservati alle visite naturalistiche (flora e fauna); al Grande Casale erano riservate, sempre gratuitamente, a cura , prevalentemente di Mimmo, visite di carattere socio-storiche, molto seguite ed apprezzate. Altre iniziative realizzate nel casale: presentazione di libri, letture di poesie, mostre, concerti di musica, dibattiti, incontri, ricorrenze storiche, teatro, cinema, messa a dimora ed adozioni, da parte degli alunni, di alberi tipici delle zone palustri… Oltre all’assegnazione del patrimonio pubblico della Cervelletta, l’associazione “Insieme per l’Aniene”, in rappresentanza dei cittadini, ha ottenuto altri miracoli: la cancellazione di un’autostrada che avrebbe compromesso la sopravvivenza di una delle zone umide più interessanti di Roma e l’ottenimento di un vincolo rigoroso che tutelasse il Borgo Rurale, ma soprattutto il Casale, da devastanti speculazioni edilizie. Per questo motivo, ma anche a causa di precise indicazioni che venivano dal Comune, non ci siamo mai permessi di modificare le strutture originarie del Casale.
Come si può facilmente intuire, questo lungo cammino non è stato assolutamente agevole.
Non è stato facile mantenere la rotta orientata esclusivamente verso lo “sfruttamento” socio-culturale e pubblico della Cervelletta. Abbiamo dovuto lottare, per esempio, contro alcuni “potentati” e personaggi, politicamente orientati che, in forza dell’appartenenza politica, rivendicavano, uno spazio “privato”, come anche contro altre strutture associative, mosse da una concezione privatistico-occupazionale… (omissis) La minaccia della riconsegna delle chiavi al Comune da parte del presidente dell’associazione “Insieme per l’Aniene”, realizzata quest’anno, il graduale disimpegno e l’atteggiamento opportunistico che, nel corso del tempo, hanno sempre di più caratterizzato il Direttivo di “Insieme per l’Aniene”, sono stati gli elementi fondamentali che hanno favorito, circa quattro mesi fa, (sembra che tutto risalga al 2013) la costituzione di una nuova associazione, “La Cervelletta”.
Convinti che l’impostazione e l’ispirazione ideologica fosse quella che ci ha sempre caratterizzato (almeno questo sosteneva il suo presidente), abbiamo valutato positivamente, anche se con qualche perplessità, la nuova associazione, costituita da giovani entusiasti ed intraprendenti ed abbiamo collaborato operativamente in modo convinto. Le perplessità che aumentavano sempre di più con il passar del tempo, nascevano dalle modalità di formazione della nuova associazione: da chi è costituita? Come? Quali i rapporti stabiliti con le istituzioni? Quale il mandato, il fine, gli obiettivi? In cosa consiste la “Concessione”? Che tipo di concessione edilizia è stata ottenuta? Per quali modalità di lavori?
Tutto questo non lo sapevamo e non lo sappiamo. Tutto ci sembrava caratterizzato da una inspiegabile ambiguità, da un sospetto atteggiamento “politico”, che ci ricordava, stranamente, vicende attuali, da un fastidioso, continuo e ambiguo atteggiamento adulatorio, soprattutto nei confronti di “Mimmo Cervelletta”, dall’assenza assoluta di condivisione, da una forma di intraprendenza cinica ed arrogante, da un decisionismo padronale e privatistico più che sociale, da una marcata indifferenza verso gli aspetti sociali, da una mancanza di presupposti ideali che hanno, come scopo, -ci sembra- lo smantellamento brutale della nostra impostazione sociale, dalla mancanza assoluta di rispetto, nonostante solenne dichiarazioni contrarie, per l’organizzazione data dall’associazione “Insieme per l’Aniene” e, in ultimo, come corollario necessario, dallo stupido, incomprensibile, ma non inaspettato, ostracismo nei confronti dei libri. Il mandato esclusivo è quello della “custodia” come dice il presidente Sciascia o c’è altro? Da cosa nasce l’evidente tolleranza della Presidenza Municipale per questa nuova Associazione?
Insieme alla volontà , solo espressa, di seguire scrupolosamente le indicazioni precedenti, si è andato affermando, gradualmente e inesorabilmente, ma non inaspettatamente, una linea nettamente contrapposta che noi abbiamo sempre seguito e praticato. Alla concezione culturale, comune e pubblica, si andava sostituendo quella del profitto (“messa a reddito” ha dichiarato, senza imbarazzo, il presidente : che significa?) attraverso concessioni ad amici (di partito?) di spazi e locali, sottratti alla fruibilità pubblica. Si è cominciato a parlare di affitto o subaffitto per bar, pizzeria, cucina, uffici…
Questo noi non dobbiamo ne possiamo accettarlo.
E’ necessario ribadire la certezza della proprietà pubblica della Cervelletta e l’impegno perché il Comune intervenga, anche con il nostro contributo ideativo, in primo luogo per fermare il grave degrado in cui versa il complesso monumentale ma, parallelamente, attraverso una Conferenza di servizio capire quale debba essere la destinazione finale del Bene in questione. Si è interessati a questo? Se si, lavoriamo insieme. Occorre inoltre riaffermare che noi non siamo i padroni, ma vogliamo riconfermare la vocazione pubblica e sociale della Cervelletta, condannando ogni manifestazione e atteggiamento privatistici. Per questo è necessario che i libri, che i cittadini hanno donato alla Cervelletta, e che la Sig.ra Rita Doddi ha catalogato con pazienza per lunghi anni, tornino dignitosamente al loro posto. Se questo non dovesse essere accolto e riaffermato, i cittadini di Colli Aniene verranno informati del cambiamento radicale avvenuto e le Autorità Istituzionali dovranno spiegare le ragioni di questa netta inversione di tendenza. Tutte le nostre energie debbono essere impegnate per ottenere, non privilegi, ma risorse, perché il complesso monumentale della Cervelletta diventi un grande contenitore di cultura, comune e pubblico, a disposizione, cioè, dei cittadini e delle scuole. Questo solo ci può dare credito e riconoscimento.
Le considerazioni che precedono sono il frutto di sospetti e ambiguità rilevati nella prassi quotidiana della nuova associazione, palesemente in controtendenza con l’impostazione sociale che ha sempre caratterizzato l’associazione “Insieme per l’Aniene”, componente Cervelletta:
Circa 5 mesi fa, si è rivelato l’arcano: l’esistenza di una “Determinazione Dirigenziale” rimasta inspiegabilmente segreta per molto tempo, con la quale il Comune di Roma affidava in “custodia” il comprensorio della Cervelletta alla nuova Associazione. Dopo reiterate e faticose richieste, finalmente siamo venuti in possesso, non dal responsabile, di tale documento ed abbiamo capito immediatamente le ragioni del lungo rifiuto. Da una superficiale lettura risultava che la D.D., in troppi casi, conteneva delle informazioni ovviamente pilotate, che risultavano offensive e diffamatorie nei confronti, soprattutto, di Mimmo, responsabile , per conto dell’Ass. “Insieme per l’Aniene” assegnataria del Bene fin dal 2001.
A pagina 1/1 della D.D., primo capoverso, si legge “…il Casale della Cervelletta versa attualmente in stato di abbandono e degrado, con il rischio che… possa essere occupato senza titolo”.
A proposito si fa notare che la Cervelletta, con Atto del Comune di Roma e della V Circoscrizione, dal 2001 è stata assegnata <<all’associazione “Insieme per l’Aniene” nella persona del Prof. Domenico Pietrangeli>> e , da allora, è stata presidiata giorno e notte, come possono accettare anche le “pietre”. (
ndr – lo possono confermare tutti i cittadini di Colli Aniene)

Nel 2° capoverso si legge : “appare… urgente prevedere una forma di presidio temporaneo… al fine di prevenire ulteriori danni”: Considerato il vincolo dei Beni Culturali del 3/05/’97, ribadito in molteplici occasioni da funzionari del Comune, noi non ci siamo mai permessi di effettuare lavori di restauro-ristrutturazione… (omissis)
Nel 3° capoverso si legge: “l'Associazione La Cervelletta”...svolge da diversi anni attività... rivolte alla tutela e alla valorizzazione del comprensorio della Cervelletta”; questa dichiarazione è clamorosamente falsa, come possono accertare i cittadini, soprattutto di Colli Aniene, ai quali questa sedicente associazione risulta completamente sconosciuta.
Nel 4° capoverso si legge: “la suddetta associazione... comunica la disponibilità ad effettuare...attività di tutela, salvaguardia e controllo...al fine di prevenire usi impropri”. Di grazia, quali?... (omissis)
Nel 5° capoverso si legge: “il Municipio IV, con nota a firma del Presidente, protocollo n° 88369 del 31/10/14... ha auspicato che la proposta di collaborazione da parte dell'associazione “La Cervelletta”... possa essere presa in considerazione.” A proposito si fa presente che il Presidente, a cui manifestavamo le nostre perplessità, ha sostenuto una cosa in nostra presenza e l'esatto contrario nell'incontro comune del 7/4/2015. Come è possibile questo da un Amministratore Pubblico?
Nel 6° capoverso si legge: “vista l'urgenza di provvedere alla custodia temporanea di un Bene sottoposto a vincolo...” “Decreto del Ministero dei Beni Culturali del 3/05/1997”. Chiediamo sommessamente: che significa “vincolo”? E in che rapporto stanno i lavori effettuati con il termine “vincolo”? Si chiede verifica urgente.
Nel 9° capoverso si legge: Determina “di conferire all'associazione “la Cervelletta” con sede in Roma, in via della Cervelletta s.n.c....” (Suggestivo! un appartamento pubblico per privati a costo zero?) a seguire “incarico di presidio temporaneo... al fine di prevenire ulteriore degrado dell'immobile derivante da possibili usi impropri”. Secondo voi gli “usi impropri” sono solo quelli legati all'attività della nuova associazione: bar, pizzeria, birreria, ristorante, uffici etc...
Il 10° capoverso risulta incomprensibile, ambiguo, risibile, demenziale. preoccupante, perché redatto da un ufficio importante del Comune di Roma: “L'incarico... è limitato... ai tre locali posti al piano terra in prossimità dell'accesso principale...”
E' possibile sostenere che si è di fronte ad un ennesimo episodio, seppure di proporzioni minori, che ha caratterizzato “Mafia Capitale”?
Speriamo ardentemente di no. Certamente le troppe ambiguità che caratterizzano la D.D. autorizzano a pensarlo.
In conclusione, al di là di indubbi errori e ingenuità commessi dall'Associazione “Insieme per l'Aniene”, la Cervelletta (soprattutto il grande Casale) è stato per i quattro Sindaci che si sono avvicendati nell'Amministrazione del Comune di Roma (Rutelli, Veltroni, Alemanno, Marino) una pagina buia e vergognosa per quanto riguarda la tutela dei Beni Culturali.
Nel corso di 15 anni, al di là di solenni promesse rilasciate, soprattutto nel corso di campagne elettorali, cui seguivano sistematicamente silenzi tombali, il Comune di Roma non è stato in grado di intraprendere una seria, anche se graduale, azione di interventi che impedissero l'attuale grave degrado e, contemporaneamente fissare precise indicazioni come da nostre continue sollecitazioni e progetti ideativi,8 sulla sua destinazione.
Niente di niente. L'unico atto pubblico, ma scandaloso, è stata la Determinazione Dirigenziale che si commenta da sola.
"

Prof. Domenico Pietrangeli
(detto Mimmo Cervelletta)

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