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luglio 2015 - Un incidente durante
una ricognizione del percorso GRAB,
avvenuto tra Ponte Mammolo e Colli Aniene a causa della vegetazione
incolta, fa alzare la protesta dei cicloamatori che vorrebbero piste
ciclabili sicure e non quei tracciati realizzati solo per dare il
contentino all’Europa o alle imprese di costruzione. Riportiamo la
notizia apparsa su BiciRoma
in data 30 giugno senza aggiungere nulla perché le nostre considerazioni
le abbiamo già espresse e in termini di sicurezza coincidono
con le richieste dei ciclisti.
“Gentile
redazione, un gruppo di tre ciclisti Domenica decide di percorrere
il percorso del GRAB scaricatolo dal web. Arrivati a Ponte Mammolo
uscendo dal parco dell’Aniene si sale sul cavalcavia in uno stretto
budello tra ringhiera e guardrail che poi porterà all’inizio
della Palmiro Togliatti. Lungo questo percorso nell’ultimo tratto
prima di rientrare sulla carreggiata due piante cresciute a dismisura
ostruiscono il passaggio dei ciclisti. Provando a scansare i rami
delle piante purtroppo il ciclista ha perso l’equilibrio e la bici
impuntandosi lo ha sbalzato a terra, pur andando a bassa velocità,
riportando la grave lussazione del braccio all’altezza del gomito.
La persona è disponibile a raccontare l’episodio del qual abbiamo
anche il video che è pubblicato sulla nostra pagina facebook
BiciRoma Roma. Questo dimostra come gli annunci servano a poco e questo
GRAB
che sa solo di propaganda sia una sorta di tappabuchi (anche pericoloso),
sulla pelle dei ciclisti, nei confronti del nulla o quasi nulla fatto
in questi due anni. BiciRoma chiede la realizzazione del Piano Quadro
della Ciclabilità fermo nei cassetti dell’amministrazione e
che si realizzi il collegamento sino al mare lungo il Tevere recuperando
con risorse proprie del Comune i fondi regionali che Roma Capitale
ha perso! “
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
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