IV Municipio – Ora è veramente necessario un “cambio di passo”

16 luglio 2015 - Il teorema renziano “oltre che onesti gli amministratori devono essere capaci”, già applicato al sindaco della Capitale, può essere riportato alla giunta del IV Municipio che fino ad ora non si è certo distinta per la risposta data ai problemi del territorio. Sul discorso dell’onestà vigilerà il prefetto Gabrielli e siamo certi che, se qualcuno ha sbagliato, verranno presi i giusti provvedimenti. In merito alle capacità di questa amministrazione locale abbiamo diversi dubbi e, se paragoniamo la situazione del Tiburtino attuale a quella di tre anni fa, il risultato è perlomeno sconfortante. Ovunque ci si confronta la parola che emerge è soprattutto “delusione” sia per la risposta (non) data ai principali servizi locali e sia per quella (non) data sui grandi problemi del territorio (mobilità, ambiente, inquinamento, sicurezza, manutenzione di strade, scuole e verde pubblico). Tutte le grandi questioni appaiono pressoché irrisolte e i servizi sono ulteriormente peggiorati. Nessun passo avanti concreto è stato fatto per la delocalizzazione della BASF, per dotare i quartieri di centri di aggregazione e cultura, per la sicurezza dei bambini costretti a frequentare edifici scolastici con problemi di sicurezza e con i topi che ballano nelle aule o gli insetti che li molestano con continue punture. La sicurezza pubblica avvertita dai cittadini è ai limiti di una vera emergenza e molti comitati iniziano a rivendicare un controllo migliore del territorio. Oltre a rapine, furti, scippi, droga, colluttazioni con armi da fuoco, spaccio, ora si è aggiunto il vandalo piromane che va in giro liberamente ad appiccare il fuoco ad automobili ed esercizi commerciali. Le emergenze si susseguono senza trovare mai una soluzione definitiva al problema: i roghi tossici intorno ai campi rom vanno avanti da decenni sotto l’indifferenza di chi dovrebbe vigilare e tutelare i cittadini. L’emergenza profughi di via delle Messi d’oro è ancora irrisolta nonostante alcuni interventi che hanno spostato il problema da un lato all’altro della strada. Il caos giornaliero sulla tiburtina è assicurato ancora per molto tempo grazie agli interminabili lavori lungo la consolare. Su questo punto pensiamo che un intenso traffico veicolare andrebbe sostenuto da un adeguato trasporto pubblico locale e da investimenti sulla rete metropolitana. Invece assistiamo impotenti a scioperi bianchi che danneggiano l’utenza e ai balletti sui progetti di prolungamento della metro B che ora ci sono e subito dopo non ci sono più. Per quanto riguarda quello che definiamo lo “scippo” perpetrato al quartiere del Casale della Cervelletta, abbiamo speso fiumi di parole e lanciato chiare accuse su una Determinazione Dirigenziale che, a nostro parere, è molto poco chiara, in barba a tutti i discorsi sulla Trasparenza, e riporta dichiarazioni non veritiere di cui alcune facilmente verificabili. Auspichiamo che, prima o poi, qualcuno fornisca spiegazioni pubbliche su questa questione.
Non tutte le colpe sono del Municipio, a dir la verità poco assistito dal Campidoglio, ma il quadro che ne emerge è molto più che deludente. Questo territorio ha bisogno di investimenti e di capacità amministrative. Non bastano i progetti a costo zero che non risolvono nulla. Il “ritornello della cassa perennemente vuota” non è più una giustificazione! Il precedente Presidente del Municipio Ivano Caradonna ha avuto il coraggio di mettersi in “mutande” davanti all’ex sindaco Alemanno per ottenere finanziamenti per il proprio territorio. La giunta attuale dovrebbe essere avvantaggiata rispetto a lui avendo un sindaco sostenuto dalla stessa coalizione. Non è evitando il confronto con i cittadini o non rispondendo alle loro richieste che aumenterà il consenso di questa giunta. Per questo, tornando al teorema renziano di inizio articolo, cominciamo a porci qualche domanda sulle capacità amministrative di chi governa questo territorio.

Antonio Barcella
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