Segue
dalla pagina
precedente l'intervista esclusiva al Presidente del IV Municipio
Emiliano Sciascia del 4 agosto 2015.
La sicurezza
del quartiere sta peggiorando con un maniaco incendiario che gira
libero di colpire auto ed esercizi commerciali e con continue rapine
ai danni di esercizi commerciali.
Ho portato all’attenzione del Tavolo
di orientamento prefettizio il problema dei ripetuti incendi; le forze
dell’ordine stanno indagando ma non è ancora chiaro se si tratti
di un maniaco seriale che abbia preso di mira uno specifico esercizio
commerciale.
Durante gli incontri dei tavoli prefettizi, ho sollevato anche il
tema della sicurezza pubblica; è risultato evidente che nel
IV Municipio vi sono quartieri nei quali associazioni criminali operano
in maniera strutturata, pertanto ho richiesto che l’attenzione delle
forze dell’ordine sia maggiore e coordinata fra le diverse istituzioni.
In quale percentuale ritiene
di aver attuato il suo programma e che voto si darebbe?
Nel mio programma elettorale ho indicato
una maggiore attenzione alle scuole; pur con tante difficoltà,
stiamo lavorando per portare avanti tale impegno, concentrandoci soprattutto
sull’edilizia scolastica. Questo Municipio è stato il primo
ad avere un progetto sul Decreto del Fare, applicato alla scuola di
piazza Gola che, prima del progetto stesso, verteva in una situazione
piuttosto critica. Abbiamo istituito, inoltre, già a settembre
2014 il registro delle Unioni Civili, un impegno assunto in campagna
elettorale. Il 19 maggio scorso è stato inaugurato, a costo
zero, un Centro Antiviolenza ed un punto di ascolto femminile e minorile,
grazie all'intesa sottoscritta dal Municipio IV con la “Cooperativa
Be Free”, per lo sportello antiviolenza, e con l’Associazione "L’altro
volto delle donne”, per il punto di ascolto femminile e minorile.
Infine siamo riusciti ad aprire, nel quartiere di San Basilio, un
centro contro la dispersione scolastica, grazie alla Onlus We World
che in un anno è riuscita a fare un lavoro molto interessante
su quel quadrante del territorio, il tutto, ancora una volta, a costo
zero. I fondi per la realizzazione del progetto sono tutti privati.
Comunque ritengo che il giudice principale dell’ operato mio e della
mia Giunta debba essere il cittadino stesso.
Se il Municipio non ha poteri
o risorse per soddisfare le esigenze dei cittadini, facendo di fatto
il passacarte del sindaco Marino, non crede che ne dovrebbe prendere
atto e rimettere il suo mandato, almeno come gesto provocatorio?
Io credo che noi Organi Municipali
abbiamo una funzione importante: di controllo e gestione del territorio,
oltre che il ruolo fondamentale di portavoce presso il Comune, di
quelle che sono le problematiche territoriali e di promotore per il
conseguimento dei risultati. Credo in questa funzione anche in quanto
politici! Quando pongo all’Assessorato centrale il tema del Centro
Culturale di Colli Aniene, oltre che rendermi portavoce delle esigenze
delle associazioni prendo in carico politicamente un bisogno in cui
credo e che sposo come esigenza.
È comunque evidente che debba esservi un percorso che porti
a maggiori deleghe e maggiori funzioni. E devo dire che, in questa
fase con Marino Sindaco e con la realizzazione della Città
Metropolitana, tutto questo potrebbe diventare realtà e non
è detto che a breve non si possa ragionare sui Municipi come
se fossero Comuni autonomi.
Quindi, non ritengo di essere un passacarte, io sono portatore di
istanze territoriali, questo è il mio ruolo. Comunque, quando
è in mio potere, cerco di risolvere direttamente le problematiche
rappresentate, pertanto auspico che si arrivi presto ad una assunzione,
oltre che di responsabilità politiche, anche di responsabilità
“vere”. Così ho sempre interpretato il ruolo e cerco di portare
a casa il risultato per la mia comunità. La Conferenza Urbanistica
del IV Municipio, con l’ampia partecipazione di associazioni e cittadini,
è la conferma di tutto ciò.
A proposito di Conferenza Urbanistica,
come vede la nascita di tanti progetti di tipo PRINT nel territorio.
È una nuova cementificazione del Tiburtino?
La legge consente di fare interventi
di tipo urbanistico sul territorio, ma mentre l’impresa costruttrice
mira alla realizzazione del progetto privato, il PRINT rappresenta
l’inversione del processo: “caro privato tu hai la tua area, dove
intendi realizzare i tuoi progetti, io ho una serie di priorità
pubbliche che mi devi realizzare insieme ai tuoi piani”. È
per questo che i PRINT hanno sempre avuto una maggiore difficoltà
di realizzazione. In futuro l’amministrazione locale dovrà
sempre più demandare agli oneri concessori di questi progetti
la realizzazione di opere pubbliche. Il PRINT riesce a collegare tra
loro l’interesse privato e quello pubblico. Il PRINT, come strumento
urbanistico, mi convince; purtroppo, negli anni non è stato
utilizzato abbastanza. Peraltro
il nostro Municipio è l’unico, a Roma, in cui un Print (quello
di Pietralata, partito nel 2006) ha formalmente concluso tutto il
proprio iter burocratico ed è, pertanto, il solo, ad essere
stato pienamente adottato dal Comune di Roma. Nonostante questo, però,
ancora dobbiamo vedere l’inizio dei lavori, a testimonianza di quanto
complessa sia l’attuazione di questo importantissimo strumento urbanistico.
Antonio
Barcella
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