17
agosto 2015 - Il 20 gennaio
scorso, nel cuore della notte, una enorme
esplosione svegliò il quartiere di Colli Aniene e lo gettò
in un dramma inaspettato con un bilancio tragico: una vittima e il
ferimento di altre 21 persone. Una palazzina di via Galati fu parzialmente
distrutta dalla deflagrazione di alcune bombole e dal rogo conseguente.
Le indagini si concentrarono sull’inquilina anziana Giovannina S.,
sottoposta a procedimento di sfratto, che occupava un appartamento
al primo piano. Nel mese di ottobre, presso la Corte di Assise di
piazzale Clodio, si aprirà il processo alla donna con l’accusa
di strage. La donna, attualmente reclusa presso la casa di detenzione
femminile di Rebibbia, sembra non ricordare nulla di quanto accaduto
ma gli avvocati della difesa avranno un compito assai arduo nel dimostrare
l’infondatezza dei gravi indizi che convergono su di lei. Ricordiamo
ad esempio il bigliettino ritrovato su un’automobile posteggiata nei
pressi della palazzina che riportava la minaccia con la scritta: «Il
Signore non vi farà godere la casa perché siete dei
ladri++ladri».
Antonio
Barcella
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