Manutenzione strade - nuove risorse e nuovi sistemi ma solo per il 20% delle strade

25 agosto 2015 - Forse, tra qualche anno avremo strade e marciapiedi degni di questo nome ma permetteteci di dubitare almeno per quanto riguarda le superfici asfaltate dei nostri quartieri. Fino ad oggi, tutti gli annunci per migliorare i servizi della periferia si sono dimostrati solo spot pubblicitari che non hanno portato vantaggi ai residenti come ad esempio la pulizia delle catidoie annunciata lo scorso anno (che fine hanno fatto le nostre segnalazioni che sono state completamente ignorate?). Dovere di cronaca ci impone di informare i lettori su questa nuova iniziativa del Comune di Roma, i risultati li giudicheremo tra un anno o due. Intanto il provvedimento sembra riguardare solo il 20% delle strade ossia la grande viabilità che ricade sotto la responsabilità del Dipartimento Sviluppo, Infrastruttura e Manutenzione Urbana (per Colli Aniene è solo viale Palmiro Togliatti e la Tiburtina). E le altre strade e i marciapiedi che ricadono sotto la responsabilità del Municipio, ovvero le superfici più degradate, che fine faranno? Ci dovremo rassegnare alle buche e ai rattoppi?
Segue il comunicato di Roma Capitale.
Con una delibera di Giunta approvata il 13 agosto si introducono rilevanti novità nella manutenzione di carreggiate e marciapiedi. Cambiano dunque i sistemi di mappatura e pronto intervento del Campidoglio nel settore della manutenzione stradale. E’ in arrivo lo screening – con sistemi di geo-localizzazione e tracciamento – di buche, marciapiedi, caditoie e segnaletica sui principali assi viari. Nel contempo, al via un nuovo protocollo di intervento rapido per sanare le situazioni più critiche, individuate nel corso del monitoraggio quotidiano. Due le novità sostanziali: separazione della manutenzione ordinaria da sorveglianza e monitoraggio (le due attività, pur rimanendo strettamente correlate, verranno affidate a soggetti diversi); costruzione di un data base che renderà più efficiente il pronto intervento. Il provvedimento riguarda le strade romane che ricadono sotto la responsabilità del Dipartimento Sviluppo, Infrastruttura e Manutenzione Urbana (Simu): grande viabilità (circa il 20% del totale), viabilità dell’EUR, sedi tramviarie e infrastrutture come ponti, gallerie, cavalcavia e sottovia.
Due i programmi di intervento che verranno messi a gara dal Campidoglio. Il primo, suddiviso in tre lotti, riguarda sorveglianza e controllo del manto stradale e di marciapiedi, caditoie e segnaletica. L’altro, articolato in dodici lotti, disciplina un accordo quadro per la manutenzione ordinaria e il pronto intervento. Gli appalti dureranno tre anni, dal 1° ottobre 2015 al 30 settembre 2018. La parte sorveglianza e monitoraggio sarà finanziata nel triennio con 12 milioni 221.540 euro, mentre la manutenzione ordinaria con 96 milioni 819.603 euro. In tutto circa 109 milioni.
Rilevanti gli aspetti tecnici: sorveglianza e monitoraggio si avvarranno di strumenti in grado di fornire dati digitalizzabili all’interno di sistemi dedicati (PMS, Pavement Management Systems, per la viabilità; monitoraggio geodetico per ponti e cavalcavia). Per manutenzione ordinaria e pronto intervento – attivati, come s’è accennato, in base alle segnalazioni del servizio sorveglianza – il Campidoglio si è dotato di un sistema progettato dal Dipartimento Simu: si chiama STAR (Segnalazione e Tracciamento delle Anomalie sulle strade di Roma). Dal loro canto, le imprese devono garantire disponibilità a intervenire sempre, 24 ore su 24 e tutti i giorni compresi i festivi.
Una vera e propria rivoluzione, commenta il sindaco Ignazio Marino. “Regole chiare e trasparenti”, un approccio a base di tecnologie avanzate che mette Roma “al passo con i tempi”. Per cui “basta a buche dimenticate per mesi o a lavori eseguiti male che non riparano il manto stradale, causa soltanto di spreco di denaro pubblico e di frustrazione per i cittadini”.
Di rivoluzione parla anche l’assessore Pucci, sottolineandone i cardini: durata triennale dell’appalto (che “rende possibile la programmazione degli interventi”); separazione tra i due settori della sorveglianza e della manutenzione operativa; interventi urgenti “in tempo reale” e “con qualsiasi condizione meteorologica”, con “disponibilità h24 delle imprese aggiudicatrici”.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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