27
agosto 2015 - Se
l’amministrazione di Roma Capitale, per la cura del verde pubblico,
fornisse una qualità di servizi che si avvicinino lontanamente
a quelli che richiede per l’adozione delle aree verdi da parte dei
privati avremmo dei parchi da far invidia alle nazioni ecologicamente
più avanzate. Invece, a fronte dei 20 sfalci richiesti alle
associazioni/cittadini, assistiamo durante l’anno a solo un paio di
passaggi del servizio giardini sulle aree in carico alla pubblica
amministrazione anche molto criticabili dal punto di vista della qualità
del lavoro svolto. Basta osservare il taglio dell’erba effettuato
nel parco di via Zanardi nel mese di agosto, dopo il nostro sollecito,
per rendersi conto che quello che stiamo dicendo è pura realtà.
Per non parlare di altri servizi (svuotamento dei cestini, pulizia
delle superfici, etc) per i quali è prevista una frequenza
di ben tre volte alla settimana. Proprio lo stesso standard adottato
dal Comune… e scusate l’ironia.
Eppure, nonostante questo, il senso di civiltà dei residenti
di Colli Aniene ha permesso l’adozione di un gran numero di aree verdi
del nostro quartiere che sono facilmente individuabili per la cura
e la bellezza dei luoghi. A questo punto mi assale un interrogativo
che difficilmente otterrà una risposta: i risparmi che il Comune
ottiene con l’adozione del verde pubblico non potrebbero essere reinvestiti
sulle aree attigue a quelle curate dal cittadino migliorando così
il livello complessivo dell’investimento effettuato e non dovuto dai
residenti? Al Municipio l’ardua risposta!
Estratto
dal DISCIPLINARE
TECNICO MANUTENTIVO per le aree verdi adottate:
Introduzione
Il presente Disciplinare
Tecnico Manutentivo definisce univocamente le lavorazioni ordinarie
e le modalità di esecuzione da parte del soggetto adottante,
relativamente alla tipologia di ……………………........, rispettando gli
standard qualitativi di manutenzione di Roma Capitale.
Gli interventi a carattere straordinario rimangono a carico dell’Amministrazione
Comunale
…
Lavorazioni
Le lavorazioni ordinarie, richieste dai parametri standard di manutenzione
sono:
1. Servizio di apertura e chiusura cancelli di accesso al Parco per
365 gg./anno l’apertura alle ore 8,00, chiusura al tramonto (da ottobre
a febbraio: ore 18,00; il rimanente periodo: ore 20,00);
2. Pulizia delle superfici a prato ed asporto dei materiali di risulta;
frequenza: 3 volte alla settimana;
3. Pulizia delle superfici inerbite ed asporto dei materiali di risulta;
frequenza: 3 volte alla settimana;
4. Pulizia delle superfici pavimentate ed asporto dei materiali di
risulta; frequenza: 3 volte alla settimana;
5. Svuotamento dei cestini portarifiuti ed asporto dei materiali di
risulta; frequenza: 3 volte alla settimana;
6. Taglio delle superfici inerbite ed asporto dei materiali di risulta;
frequenza: 20 interventi l’anno da distribuire a seconda dell’andamento
stagionale;
7. Bordatura delle superfici inerbite; frequenza: 20 interventi l’anno
(15 interventi l’anno in aree scoscese) da distribuire a seconda dell’andamento
stagionale;
8. Manutenzione ordinaria di siepi, con attrezzo meccanico e rifiniture
manuali, con asporto dei materiali di risulta; frequenza: 2 interventi
l’anno;
9. Potatura di contenimento di arbusti e cespugli, con asporto dei
materiali di risulta; frequenza: 1 intervento l’anno;
10. Gestione dei tempi, delle regolazioni e verifica della funzionalità
dell’impianto di innaffiamento; frequenza: secondo necessità;
11. Controllo delle strutture fisse del parco (impianti, alberature,
ecc.) e segnalazione al Servizio Giardini di ogni anomalia da cui
possa derivare danno alle strutture stesse o a terzi.
Tutte
le lavorazioni dovranno essere eseguite "a regola d’arte",
nel rispetto della normativa vigente sull’ "Igiene e Sicurezza
sul Lavoro" (D.Lgs. 626/94, D.Lgs. 494/96 e ss. mm. ii.).
Antonio
Barcella
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