7
ottobre 2015 -
Partiamo da un principio assoluto, imprescindibile e non interpretabile:
la raccolta differenziata è una necessità per la comunità
e va fatta in maniera corretta ripartendo correttamente il rifiuto
nei vari contenitori. Non intendiamo fornire alcun alibi a chi compie
un reato contro l’ambiente. Premesso questo, dobbiamo ancora una volta
evidenziare come l’AMA continui a colpire con le multe un intero condominio
perché non è capace di trovare il vero responsabile.
Sui verbali redatti dagli ispettori della municipalizzata troviamo
scritto “Trasgressore: sig. IGNOTO – Responsabile in solido: Condominio
di via… etc etc”. Per la legge italiana una persona non può
pagare per i “delitti” di un'altra ma AMA gioca sulla indolenza
degli amministratori dei condomini che preferiscono pagare
anziché fare ricorso e sui cittadini “distratti”
abituati ormai a liquidare senza discutere ogni tipo di balzello.
Così AMA alimenta le proprie casse migliorando con poco sforzo
il suo business. Per di più gli ispettori, nella maggior parte
dei casi, rilevano l’infrazione senza la presenza di rappresentanti
della scala o del condominio e quindi siamo costretti a subire
la multa senza un corretto accertamento. Quando non trovano
una vera infrazione rilevano anche il più piccolo errore oltretutto
scaturito dalla loro scarsa informazione all’utenza. Pensate che l’ultimo
verbale che abbiamo visto riportava la motivazione: “Accertato
la presenza di bicchieri, piatti e contenitori di plastica riciclabile
all’interno del contenitore adibito alla raccolta del rifiuto generico
debitamente contrassegnato”.
Con
questo voglio solo dimostrare la rigidità con cui AMA applica
le sue regole. Colli Aniene fa la differenziata dal 2006 e, fin da
allora, ci avevano indicato che bicchieri e piatti di plastica andavano
gettati nel contenitore dell’indifferenziata (verde) poi, all’improvviso,
hanno cambiato le regole senza una vera informazione capillare atta
a raggiungere tutta la comunità. Pensate a quanti anziani vivono
da soli in questo quartiere e non sono in grado di informarsi da soli
sui cambiamenti. Anziché informare i cittadini è più
facile e redditizio sanzionarli. Un metodo che ci appare sorpassato
e di scarsa efficacia per convincere i cittadini a fare il loro dovere.
I metodi educativi e non coercitivi ottengono senz'altro maggiori
risultati.
Eppure il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia, nella nostra
ultima
intervista, si era impegnato ad affrontare il problema delle multe
AMA. Non sappiamo se sia veramente intervenuto presso la municipalizzata
ma, se lo ha fatto, dimostra solo che il suo potere sul territorio
è a livelli piuttosto bassi visto che è rimasto del
tutto inascoltato. Ecco la parte di intervista rilasciata al nostro
sito:
Collianiene.org:
“In merito alla raccolta porta a porta abbiamo più volte evidenziato
il comportamento di AMA nei confronti dei cittadini di Colli Aniene
che non aiuta un buon rapporto: a fronte di disservizi, spesso inevitabili,
della municipalizzata (scarsa disinfettazione dei bidoni e dei locali,
mezzi che lasciano scie di rifiuti lunghi i percorsi, stanzini non
richiusi dopo il ritiro, quasi inesistente pulizia delle strade),
vengono multati interi condomini per l’errore di un singolo cittadino.
Una cosa che a noi appare anticostituzionale e per questo ci stiamo
muovendo con l’aiuto di uno studio legale. Fermo restando che fare
una differenziata corretta è un obbligo del cittadino che cosa
ne pensa di questo?”
Emiliano
Sciascia: “Per quanto riguarda le multe, mi
sono anche io interrogato sulla legittimità di tale cosa ed
ho chiesto al servizio Ama di zona di applicare tali sanzioni come
ultima ratio. Va anche detto che, osservando la raccolta
stradale ci si accorge di come spesso alcuni cittadini non ripartiscano
correttamente i rifiuti prodotti; il bidone dell’umido è spesso
vuoto mentre quello dell’indifferenziata è stracolmo. Lo strumento
delle sanzioni è stato pensato per cercare di garantire il
processo di differenziazione dei rifiuti, necessario a garantire i
risultati auspicati per il bene comune. D’altro canto è assolutamente
necessario che l’Amministrazione capitolina incrementi il tasso di
efficienza nella raccolta dei rifiuti e nel servizio di spazzamento
stradale…”
Per concludere: AMA sanziona i cittadini per errori nella differenziazione;
chi è che deve multare AMA per i suoi continui disservizi?
Dove è finita la pulizia delle strade con automezzi e percorsi
stabiliti propagandata dal sindaco Marino e dal Municipio?
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org