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ottobre 2015 -
Abbiamo ricevuto un messaggio di una nostra lettrice che affronta
il dibattito sulle problematiche AMA da un punto di vista diverso
che per noi è assolutamente condivisibile.
L’abbiamo riassunto nel titolo: “Ambiente – anche il cittadino deve
fare la sua parte!”.
“Mi riferisco al vs. ultimo articolo sulle problematiche AMA.
Non vi nascondo che leggendolo mi è tornato in mente il famoso
motto del "cane che si morde la coda". Giusto l'altra mattina
per l'ennesima volta sono stata presa dallo sconforto profondo passando
su viale ETTORE FRANCESCHINI davanti al condominio che va dal n°31
al 43 quello posto di fronte alla chiesa di S.Bernadette. L'ubicazione
e la modalità in cui questi condomini utilizzano i contenitori
dell'immondizia è a dir poco vergognosa. Lì è
mai stata comminata una multa? Mi sono chiesta ma è così
difficile per l'AMA convocare l'amministratore dello stabile o convocare
una assemblea per affrontare il problema? E vogliamo parlare dello
stato e dei luoghi in cui versano i contenitori di competenza delle
attività commerciali grandi e piccole? Il tutto francamente
sembra fatto apposta per far rimpiangere l'era dei cassonetti. I cittadini
nascondono la loro profonda inciviltà dietro le inadempienze
mostruose dell'AMA e l'AMA si fa scudo, per le sue palesi incapacità
di gestione, dell'inciviltà dei cittadini. Invito i collianienani
a farsi un giro per il quartiere di Tiburtino III. Pur senza recinzioni
di sorta o spazi dedicati, nei condomini, a livello di strada e davanti
agli esercizi commerciali i contenitori sono sempre posti ordinatamente,
mai trasbordanti o affiancati da sacchetti e cartoni (non opportunamente
piegati e ridotti) o addirittura in mezzo alla strada come succede
invece nel nostro quartiere. Delle due l'una: o dobbiamo andare tutti
a fare scuola di civile convivenza a Tiburtino III o lì l'AMA
svolge, non so per quale motivazione, un servizio particolarmente
frequente e accurato. Forse tutt'e due le cose insieme? Possibile
che una parte sempre più rilevante di questo quartiere abbia
completamente smarrito ogni più piccolo e residuo senso di
tutela e rispetto delle parti comuni per cui l'unico modo con cui
si pensa di reagire al malfunzionamento e alle inadempienze delle
varie amministrazioni sia quello di dare sfogo al più incivile
menefreghismo? Ringrazio per l'attenzione e per la vostra insostituibile
opera in controtendenza a favore della nostra comunità. Tibian”
Non
vogliamo aggiungere quasi nulla a quanto sostenuto dalla nostra amica
ma vogliamo porci qualche semplice domanda e qualche piccola considerazione:
perché solo nel condominio di viale Franceschini 31/43 non
sono stati rinchiusi i contenitori in quella sorta di gabbia che è
stata realizzata per tutti gli altri palazzi dove non esistevano locali
adibiti ai rifiuti? Lasciarli in strada 24 ore su 24 equivale a metterli
alla mercé di chiunque debba disfarsi di un rifiuto scomodo.
Di chi è la responsabilità di questa situazione se non
di AMA? Il cane torna a mordersi la coda…
Antonio
Barcella
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