Arrivati i primi rifugiati a Tiburtino III
Diamo loro il nostro benvenuto e la nostra solidarietà al di là della miopia politica

16 ottobre 2015 - È arrivato ieri pomeriggio il primo gruppo costituito da circa 30 migranti che occupavano la tendopoli della Stazione Tiburtina e che ora andranno ad insediarsi nella struttura di via del Frantoio. Poche le contestazioni: solo qualche decina di persone sono scese in strada per protestare contro l’arrivo di questi ragazzi che cercano una opportunità di vita fuggendo da guerre e carestie. Ora i rifugiati sono sotto la tutela della Croce Rossa che con il suo presidio garantisce un controllo sanitario costante e mette a disposizione la propria assistenza e il proprio personale anche per i residenti del tiburtino. Questo territorio porge ai migranti il proprio benvenuto e saprà dare la propria solidarietà come già fatto in passato. Ricordiamo il ruolo importante che ha avuto la parrocchia di Santa Maria del Soccorso in occasione dell’assistenza ai rifugiati politici di via delle Messi D’Oro e siamo certi che saprà rinnovare anche in questo caso il suo compito di veicolare gli aiuti della popolazione creando quel buon rapporto di accoglienza ed amicizia che è il primo passo per la coesistenza.
Tutto questo deve supplire alla miopia politica con la quale si prendono decisioni di questo tipo. È paradossale che chiediamo all’Europa “un’equa ripartizione dei rifugiati” e non riusciamo a farlo nella nostra città caricando quasi tutta l’accoglienza sulla fascia periferica più povera della città quella più sofferente per la carenza di servizi comunali. Interi quartieri sono esclusi da queste scelte politiche. È così che viene rispettata la promessa fatta ai cittadini dalle istituzioni di alleggerire questo territorio dai centri di accoglienza? È normale, secondo voi, inserire i nuovi profughi in una struttura posta tra due scuole e a ridosso di un altro centro di accoglienza già operante sul territorio? La risposta la lasciamo a chi ha fatto queste scelte per noi è solo MIOPIA POLITICA.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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