20
ottobre 2015 -
Abbiamo ricevuto questo messaggio da una delle mamme dei bambini di
Giocolandia, l’asilo nido venuto alla ribalta della cronaca per il
caso
sulla chiusura o meno del nido che ha tenuto con il fiato sospeso
tante mamme e tante lavoratrici. Al di là della soluzione trovata
al problema viene evidenziata la vicenda umana e il rapporto bambini,
sballottati da un posto ad un altro come pacchi postali, e le loro
ex insegnanti.
“Questa
sera sul cancello del nido di Giocolandia (San Basilio) e' apparso
questo striscione lasciato lì come tanti in questi mesi alla
quale il comune non ha proprio dato peso...
Domani sarà' un altro brutto giorno perchè il comune
ha deciso dopo troppi mesi di battaglie di riaprirlo!
È già Giocolandia riapre le porte ai piccoli alunni...
Ma ahimè' senza quella parte essenziale che l ha reso un nido
di grande fama nel quartiere.... La vicenda non è' mai stata
presa in carico , la situazione non è' cambiata !
Le lavoratrici tutte a casa!
E noi mamme a malincuore vedremo aprire quelle porte senza loro.
Ecco cosa il comune ha fatto in questi mesi:
Smistamenti che hanno avuto la conferma solo nel mese di agosto!
Inserimento partiti il 15 settembre.
Domani una classe di Giocolandia smistata presso un altro nido ritornerà
in quest’ultima; allora io mi chiedo.... Il comune pensa che i bambini
siano carrelli della spesa che messo un gettone si fanno il giro del
negozio?
Hanno creato Disagi x le famiglie non indifferenti. Il comune se ne
sbatte e lascia la palla al ufficio scuola che mi sento di difendere
per il loro operato professionale.
Che vergogna avere un municipio è un comune così!
Una mamma di Giocolandia. Sonia M.”
Antonio
Barcella
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