Scuola di viale Santi e Corecom Lazio - Seminario contro le insidie della Rete per la tutela dei minori

29 ottobre 2015 - Si è svolto questa mattina presso l’istituto comprensivo di viale Santi a Colli Aniene un incontro sul tema “Docenti consapevoli, genitori responsabili, tutela dei minori”: cosa fare e come difendersi dalle insidie del web e dagli episodi di bullismo che ne possono derivare. Questa prima sessione era riservata alla partecipazione dei ragazzi che frequentano l’istituto e i loro docenti; una seconda sessione aperta ai genitori è prevista per il pomeriggio. La Dirigente Scolastica Anna Fiorani ha accolto i presenti con un caloroso benvenuto ed ha lasciato la parola alla dr.ssa Iside Castagnola responsabile del progetto Corecom Lazio che ha esordito ricordando che “Internet è stata una delle scoperte più strabilianti di questo secolo e gli studenti sono molto più bravi dei loro genitori nella navigazione web. Come Corecom dobbiamo vigilare sui vostri diritti e sulla vostra sicurezza”.
Il Corecom in questo modo – ha aggiunto il presidente Michele Petrucci – vuol svolgere non soltanto un ruolo di garanzia e controllo ma anche di sostegno ed aiuto ai docenti, ai genitori e ai nostri ragazzi nell’ottica della prevenzione. Sul nostro sito abbiamo aperto uno sportello virtuale dove si possono segnalare gli abusi anche in forma anonima”.
All'iniziativa sono intervenuti, portando il loro saluto, Paolo De Paolis, assessore alla scuola del IV Municipio, e Massimiliano Valeriani Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio. Quest’ultimo ha ricordato come i social network siano una cosa straordinaria ma, se usata male, possono diventare pericolosi e lasciare cicatrici permanenti. “L'impegno in favore dei ragazzi contro il bullismo servirà a costruire la società del domani: la politica è utile solo se si occupa dei cittadini, a partire proprio da voi . La Regione Lazio - ha proseguito - è la prima in Italia ad essere impegnata contro il cyberbullismo finanziando ogni anno progetti e programmi di sensibilizzazione tra i giovani. Il bullismo sta devastando la serenità di tante famiglie. A Roma oltre il 40% dei ragazzi o sono bulli o sono loro vittime, un dato che pone questa città sopra la media nazionale. Fare qualcosa per arginare questo fenomeno è un atto dovuto. Abbiamo creato una legge apposita per contrastarne gli effetti e, a partire da questo anno scolastico, faremo partire un progetto per consentire ai ragazzi di diminuire gli episodi di bullismo e riportare il dato statistico sulla nostra città almeno paragonabile alla media nazionale. La cosa più importante è parlarne e non nascondere i problemi. Se siete vittime di questo fenomeno o avete dei dubbi in proposito discutetene con i genitori e gli insegnanti.
Particolarmente sorprendente è stato costatare che alla domanda posta ai ragazzi su quanti di loro usano Facebook, la stragrande maggioranza ha alzato la mano dimostrando lo scarso controllo delle famiglie sui propri figli. L’uso di un social network non è consentito a minori prima dei 13 anni di età e molti genitori non si rendono conto delle insidie e dei pericoli che la rete può esercitare sui soggetti più deboli come possono esserlo i ragazzi che frequentano le medie inferiori.
Il seminario è proseguito con la parte didattica costituita da slide e filmati condotta da Roberto Giuli sostituto commissario della Polizia Postale e delle comunicazioni di Roma.

Antonio Barcella
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