Il Consiglio del IV Municipio chiede un tavolo tecnico per il Centro Migranti di Tiburtino III

4 novembre 2015 - Il Consiglio del IV Municipio questa mattina ha approvato all'unanimità dei presenti un Ordine del Giorno relativo Centro Migranti di Via del Frantoio. Il documento parte con una premessa: “Secondo le norme direttive UE un richiedente asilo ha diritto a cibo, soccorso e ospitalità in un centro di accoglienza. Deve ricevere una valutazione individuale dei suoi bisogni.
Prosegue poi con diversi dati statistici sui richiedenti asilo in Europa e sulle domande accettate in prima istanza (45%). Continua con alcune considerazioni politiche sulla gestione del fenomeno migranti in Europa evidenziando come i modelli di accoglienza fin qui messi in atto a Roma necessitano di una profonda revisione. Il IV Municipio ospita oltre 300 migranti all’interno del solo progetto SPRAR oltre ad altri centri di accoglienza dedicati a minori e ad altre tipologie di migranti. L’ODG evidenzia poi il rischio di rendere critiche situazioni già di per sé delicate quando non si coinvolgono correttamente i cittadini nelle scelte in merito all’individuazione dei percorsi di accoglienza. “Come segnalato – prosegue l’ODG - all’assessorato e al dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale, con nota n. 90722 del 23/10/2015, dal Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia, la soluzione di via del Frantoio, per come calata sul territorio, senza condivisione con l’istituzione municipale, dall’Assessorato alla Politiche Sociali e dal Dipartimento delle Politiche Sociali, potrebbe portare a problemi di ordine pubblico a causa dello spostamento dei migranti all’interno di un quartiere dove già persistono altri centri di accoglienza.
Il Consiglio del IV Municipio attraverso questo documento impegna il Presidente e gli assessori competenti:
- Ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché le varie criticità presenti nel territorio del Tiburtino III vengano affrontate e risolte per dare ai cittadini sicurezza e decoro negli spazi urbani del proprio quartiere;
- Ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché si apra il prima possibile un tavolo tecnico che abbia come obiettivo dei propri lavori l’individuazione di una possibile diversa soluzione condivisa con l’istituzione municipale e più idonea all’accoglienza ed integrazione di queste persone, nonché una più equa ripartizione su tutto il territorio comunale, e non solo sulle periferie cittadine, dei migranti da accogliere in città;
- Ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché i locali di via del Frantoio, nel periodo interessato dalla gestione dell’emergenza migranti, siano un presidio sanitario di Croce Rossa aperto H24 alla cittadinanza del quartiere e non solo;
- Ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché venga costruito e condiviso con i cittadini del quartiere un progetto di vera integrazione volto alla valorizzazione di eventuali competenze dei migranti ospitati che potrebbero essere inseriti, ad esempio, in percorsi caratterizzati da attività di manutenzione e cura degli spazi pubblici del quartiere;
- Ad attivarsi presso i competenti organi comunali affinché al termine dell’emergenza migranti le strutture di via del Frantoio siano destinate esclusivamente alla realizzazione del progetto “Centro Polivalente di servizi per la scuola per l’infanzia e l’adolescenza”.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

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