Multe Collettive - Seppelliamo AMA e il Comune di Roma sotto una valanga di ricorsi!

9 novembre 2015 - L’audizione presso la Commissione Ambiente del IV Municipio e il confronto con il rappresentante dell’AMA hanno dimostrato che le multe collettive sono solo un modo di AMA o del Comune di Roma di fare cassa e di sopperire alle proprie mancanze in termini di informazione ai cittadini e di servizi quantomeno scadenti. Altrimenti perché multare in maniera collettiva i cittadini che fanno da tanti anni un tipo di raccolta, porta a porta, che è per stessa ammissione dell’AMA di una qualità molto superiore a quella stradale? Vi siete mai domandati perché i cittadini romani pagano per i servizi di raccolta rifiuti una tassa due o tre volte superiore a quella di altri comuni? La risposta sta negli scandali di parentopoli e mafia capitale che hanno lasciato il loro segno sui cittadini romani e non certo sull’azienda municipalizzata o sulla amministrazione pubblica. Il premio del Comune di Roma per questi fatti è stato il rinnovo del servizio concesso all’AMA per altri quindici anni. Evidentemente questo rinnovo non era sufficiente a gestire un carrozzone riempito in maniera indiscriminata dall’amministrazione politica romana di turno. E allora ecco che AMA si accanisce col suo sistema sanzionatorio, non su chi sbaglia, ma bensì su chi fa un tipo di raccolta di qualità superiore a quello del resto della città facendosi forte di un regolamento comunale scritto apposta per lei. Noi, cittadini di Colli Aniene, non accettiamo questo “sopruso” e diciamo BASTA! Da oggi metteremo in campo tutti i mezzi leciti per difendere i nostri diritti a cominciare dai ricorsi sulle multe e dalla raccolta firme per la petizione. Faremo appello alle associazioni di consumatori e agli studi legali che vorranno offrirci la loro assistenza.
SEPPELLIAMO AMA E IL COMUNE DI ROMA SOTTO UNA VALANGA DI RICORSI! NON LASCIAMOGLI RIEMPIRE LE CASSE CON I SACRIFICI DI GENTE INNOCENTE!
Abbiamo due possibilità per far valere i nostri diritti: il ricorso al Giudice di Pace, certamente preferibile perché è un soggetto neutrale, o il ricorso amministrativo al Sindaco di Roma Capitale (o chi ne fa le veci). Il ricorso può essere fatto, entro 30 gg dalla notifica, con l’invio di una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno allegando copia del verbale.
Vi diamo un esempio del ricorso da inoltrare:

al Sindaco di Roma Capitale
Dipartimento Risorse Economiche U.O. Contravvenzioni
viale Ostiense 131
00154 Roma

Il sottoscritto ………………………..…. residente in Roma ………………………………………………….. amministratore del Condominio sito in Roma ………………………………………………….

PREMESSO

Ha ricevuto il verbale AMA di accertamento n. ………………………….. ove viene sanzionato il Condominio per euro 100 + 13,88 per violazione dell’articolo ………. del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti.

CONSIDERATO CHE

Detta vostra richiesta è illegittima per i seguenti motivi:

• L’ispettore AMA non ha messo in campo tutte le possibilità in suo possesso per arrivare al vero ed unico colpevole dell’infrazione;
• L’ispettore AMA non ha riportato nel verbale la presenza dell’amministratore o di un condomino che certificasse l’ispezione;
• L’ispettore AMA ha violato la legge accedendo a locali privati senza debita autorizzazione rilasciata dal condominio;
• Gli addetti alla raccolta abitualmente non richiudono le porte dei depositi, aperte da loro in precedenza per il rilascio del servizio, consentendo così a chiunque di penetrare nel locale e depositarvi ciò che vuole senza la responsabilità del condominio;
• Tutte le porte dei depositi condominiali, per pretesa dell’AMA, si aprono con una sola chiave rendendo l’accesso ai locali incontrollato e permettendo a chiunque di penetrarvi e gettare il proprio rifiuto;
• L’azienda AMA cambia in continuazione le regole di ripartizione del rifiuto senza fornire una informazione capillare al quartiere;
• …………………………………………………………………………………………. .

CHIEDE

• che in via di autotutela, ai sensi di quanto previsto dall’art. 68 del D.P.R. 27/3/92, n. 287, dall’art. 2 quater del D.L. n. 564/94, dal D.M. 37/97 (lettera circolare n. 198/S del 5/8/98 e circolare n. 258/E del 4/11/98), che i vostri Uffici si adeguino, riesaminando criticamente la propria attività e correggendola revocando atti inopportuni e vessatori;
• che gli sia inviato il relativo provvedimento di sgravio poiché le singole persone del condominio non hanno commesso alcun illecito e pertanto è illegittimo sanzionarle.

DIFFIDA

ad evadere, ex art. 328 c.p., la pratica relativa al presente esposto ed a fornire risposta scritta entro 30 giorni dalla ricezione della presente.
Con osservanza.
Roma, li …………………
Firma…………………………………….

I cittadini che si vogliono attivare in proprio per raccogliere firme sulla petizione possono scaricare il modulo da questo sito o richiederlo ai numeri 331133652 (Antonio B.) - 356485323 (Antonio V.) - 3298313348 (Maurizio P.) oppure possono richiederlo via e-mail a associazione@collianiene.org oppure può recarsi presso l’Ufficio Soci AIC Largo Franchellucci, 69 Sala Falconi (Dietro la Coop) dove sarà possibile apporre anche la firma singola. Stiamo attivando per alcuni conomini di Colli Aniene la raccolta firme per la petizione "porta a porta". FIRMATE, FIRMATE, FIRMATE!

Antonio Barcella
www.collianiene.org

news@collianiene.org

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