Scuola Balabanoff tra calabroni, bagni rotti, termosifoni arrugginiti e aree pericolose interdette
Sale la protesta e la preoccupazione dei genitori

16 novembre 2015 - Le autorità preposte continuano a minimizzare i problemi dell’edificio scolastico Angelica Balabanoff, che cade letteralmente a pezzi, nonostante della vicenda si stiano ormai occupando anche i quotidiani nazionali (l’ultimo articolo è apparso su “Il Tempo” di Roma). Abbiamo ricevuto da un genitore di un alunno che frequenta questa scuola un messaggio estremamente rappresentativo di quel che accade in questo istituto: “L'altro giorno la preside ci ha voluto rassicurare, guarda caso dopo che è stata contattata da una giornalista! Grazie a te Katia e a tuo padre per il lavoro che state portando avanti sul degrado e il totale abbandono in cui versa la scuola. Dobbiamo ribellarci tutti insieme. E' un continuo negare l'evidenza. Ieri sera le maestre mi hanno fatto vedere i bagni dei maschietti: una puzza terribile anche dopo pulito. Sappiate che la porta è rimasta chiusa con la maniglia in mano alla bidella. Speriamo che nessun bambino rimanga dentro!! Nel bagno delle insegnanti c'è liquame a terra che fuoriesce dallo scarico. Termosifoni completamente arrugginiti mai visto nemmeno un bagno pubblico così. La rete di recinzione è pericolosissima, una maestra mi ha riferito che un bambino (ndr: abbiamo omesso i nomi) si é fatto male nel tratto dove i ferri sono rivolti verso l'interno. Adesso che l'uscita del teatro e' stata chiusa sarà un incubo nelle giornate di pioggia. Abbiamo proposto di uscire prima alla preside. Ha detto che ci sta pensando! La scuola dovrebbe chiudere!! Noi genitori dobbiamo intervenire! (messaggio firmato)”.
Purtroppo da parte delle autorità si continua a respingere la realtà anche dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco, che hanno interdetto e transennato tutto il camminamento esterno della scuola per pericolo di caduta di pezzi di cemento dai prospetti esterni. Il messaggio precedente inviato da una mamma preoccupata per il proprio bambino segue un’altra segnalazione arrivata qualche giorno fa, di certo meno importante ma che evidenzia i problemi continui di questa scuola e la difficoltà nel risolverli: “Buonasera, Le scrivo visto il suo interessamento ai problemi del quartiere. Sono il genitore di un alunno della Scuola Elementare Angelica Balabanoff e vorrei farLe presente un problema, a mio parere, paradossale che affligge la scuola. Da alcuni giorni la siepe antistante l'entrata della scuola é infestata da un nugolo di calabroni, la cui presenza, soprattutto all'orario di uscita preoccupa molto (all'orario di entrata la temperatura più rigida li rende meno reattivi...). La Preside ha correttamente chiesto l'intervento dei VVFF che, al termine del sopralluogo, hanno decretato l'impossibilità di procedere all'eliminazione degli insetti perché é necessario prima sfoltire la siepe di edera. (Ovviamente...) i servizi comunali non intendono intervenire proprio perché c'é il nido. E allora? Aspettiamo che il "Grande Freddo" invernale si occupi di sterminare i calabroni? Come é possibile che i VVFF, addestrati per condizioni ben più avverse dei calabroni, non possano intervenire? Verifichi pure la giustezza di queste informazioni. Cordiali saluti, D.”.
Abbiamo trasferito questa segnalazione alla Dirigente Scolastica, che ha reagito in maniera infastidita e risentita invece di apprezzare la nostra proposta di collaborazione tra territorio e strutture scolastiche. Ci dispiace dover constatare che la professoressa Proietti non ha compreso che il nostro sforzo per portare all'attenzione di tutti le evidenti problematiche della scuola non ha lo scopo di alimentare il cosiddetto “allarmismo”, ma rappresenta un impegno civile per contribuire a giungere al più presto ad una soluzione. Ed è per questo impegno civile che l’Associazione Vivere a Colli Aniene, che io rappresento, è riconosciuta in tutto il quartiere e in altre parti del territorio.
In tutto questo, il Municipio continua a prendere tempo facendo riferimento ai fondi per la messa in sicurezza dell’edificio stanziati da una delibera comunale (397/2013) di due anni fa, ORMAI DEL TUTTO INSUFFICIENTI E MAI ARRIVATI! Sono quelli del "decreto del fare" di Renziana memoria che dovevano essere resi disponibili nel giro di sei mesi come da dichiarazioni del Premier. Il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia ha dichiarato al quotidiano “Il Tempo”: «Abbiamo partecipato, vincendoli, ai bandi regionali del "decreto del fare" per la bonifica, riqualificazione e messa in sicurezza delle scuole del Lazio, del 2013. – spiega il presidente del IV Municipio, Emiliano Sciascia – Nel 2014 ci hanno comunicato che i fondi sarebbero arrivati nel 2015 ma abbiamo ricevuto solo 125mila euro, non sufficienti per gli interventi da noi indicati nel bando, attendiamo la restante somma nel 2016 per avviare i lavori».
I genitori giustamente si chiedono: “Ma il compito di un Presidente del Municipio è quello di accettare “passivamente” tutte le decisioni del Campidoglio o evidenziare, lottare e risolvere le difficoltà del proprio territorio?”. Riteniamo che sia arrivato il momento di portare la protesta per il diritto alla sicurezza dei nostri bambini al Municipio e al Campidoglio perché finora la collaborazione e la pazienza dei genitori non hanno portato ai risultati auspicati. Per quanto riguarda noi, continueremo a parlare di questa scuola e a denunciarne le criticità fino a che non saranno mantenuti gli impegni di riportare questo edificio in condizioni "più decorose e degne di un luogo di apprendimento". Su questo sito ci sarà sempre spazio per i genitori che pretendono una scuola più sicura per i loro bambini.

Antonio Barcella
www.collianiene.org

news@collianiene.org

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