Terzo incontro sulla sicurezza del prefetto Gabrielli con le rappresentanze del territorio

3 dicembre 2015 - Si è tenuto ieri nel Municipio del Tiburtino il terzo incontro con il Prefetto Gabrielli, per fare il punto, assieme ai comitati ed alle associazioni del territorio, sulle problematiche affrontate in questi mesi assieme alle forze dell'ordine ed agli uffici municipali durante i tavoli di osservazione prefettizi. Ha introdotto la riunione il Presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia che ha esposto quanto realizzato fino ad oggi in merito alla sicurezza e agli interventi definiti prioritari e su cui si sono concentrate le istituzioni:
• Lotta all’abusivismo commerciale
• Presidio fisso di Forze dell’Ordine davanti alla stazione Metro di Ponte Mammolo, esteso a tutte le stazioni metro del IV Municipio dopo i luttuosi fatti di Parigi
• Presidio intorno alla discoteca Qube di Casalbertone con estensione del divieto di vendita alcolici
• Sgombero campo profughi abusivo di via delle Messi D’Oro. Manca ancora la bonifica dell’area che si farà a breve ed è stata chiesta al Demanio, proprietario dell’area, una recinzione più sicura
• Sono stati attuati una serie di interventi volti alla riduzione dei roghi tossici provenienti dai campi rom soprattutto di via Salviati e di Settecamini. Due giorni fa è stata eseguita una bonifica nei pressi dell’insediamento di via Salviati
• Si sta affrontando la questione del campo abusivo rom di via Mirri a Portonaccio che sorge su una proprietà Cotral
• Chiusura della Best House Rom di via Visso a San Basilio
• Lotta allo spaccio soprattutto nel quartiere di San Basilio
• Sul Depuratore Roma Est è stata chiesta ad ACEA una relazione per le emissioni dovute alla movimentazione dei fanghi. La municipalizzata sta introducendo modifiche per migliorare il processo di essiccamento nell’intento di mitigare le emissioni. Il Municipio ha chiesto una tempistica sui tempi di messa in esercizio delle modifiche.

È chiaro che si tratta di azioni che solo in una minima parte risolvono i problemi del territorio. Quasi tutte le questioni sono ancora aperte e, spesso, lontane da una soluzione definitiva. Ad esempio, nel caso dello sgombero di via delle Messi D’Oro, al di là della mancata bonifica, è stato creato un problema al quartiere di Tiburtino III attraverso una “scelta scellerata” (dichiarazione del Consigliere Santoro - FDI) che ha posizionato un centro migranti tra due scuole e in un agglomerato già fortemente degradato e alle prese con enormi disagi sociali. Al prefetto Gabrielli è stato “rimproverato” il mancato impegno di non aggravare ulteriormente questo territorio con nuovi centri di accoglienza. “Decisione che ha sconcertato tutti: maggioranza, opposizione e cittadini” (dichiarazione del Consigliere Barbuto - Movimento 5 stelle). Nella replica, il Prefetto si è assunto le sue responsabilità ma ha scaricato le competenze della scelta sul Comune di Roma. “Del resto - ha precisato il Prefetto - l’amministrazione capitolina ha messo a bando la ricerca di 4400 posti per i migranti di cui ne sono stati portati a casa solo 1000 per la nota difficoltà dei rapporti con i territori.
È stata poi data la parola ai rappresentanti delle associazioni in cui è emersa l’altra faccia di un Municipio in cui i quartieri soffrono quasi tutti degli stessi disagi, lamentati da decenni e mai affrontati con la giusta determinazione: i lavori interminabili della Tiburtina con le ripercussioni sulla mobilità, quel che resta del progetto della Metropolitana di Casalmonastero, cronica mancanza di cinema, teatri e centri di aggregazione, illuminazione carente ovunque e perfino davanti al Municipio, buche stradali e asfalto degradato a causa di gare pubbliche interminabili, la “bomba ecologica” rappresentata dalla fabbrica abbandonata di penicillina vicino a San Basilio, scarichi abusivi nell’Aniene per i mancati allacci alle fognature di alcune palazzine, stabili occupati. A fronte di questo quadro desolante, a cui potrebbero essere aggiunti altri argomenti (scuole che cadono a pezzi, trasporto pubblico al collasso, parchi e verde pubblico in stato di abbandono, etc.) abbondano su tutto il territorio slot machine e sale giochi.

Antonio Barcella
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