2016 - L’anno che verrà… aspettative, sogni e desideri

30 dicembre 2015 - Il 2015 è arrivato alla fine e un altro anno sta per cominciare È tempo di bilanci (…l'anno vecchio è finito ormai ma qualcosa ancora qui non va - Lucio Dalla). Il vecchio anno ci ha fatto sorridere, piangere, riflettere, sperimentare, sbagliare, crescere, sognare, ma ora sta per concludersi lasciando spazio ad uno nuovo pieno di aspettative, progetti e speranze. Qual è il sogno più grande per questo piccolo e maltrattato pianeta? Sarebbe troppo facile rispondere “la pace nel mondo”. Io invece preferisco il benessere, la prosperità e la salute per ogni individuo il resto è conseguenza di questo: non si va alla guerra con la pancia piena e una casa confortevole. Siamo nel terzo millennio, è ora di dire basta al “terrore” e a chi uccide nel nome di Dio ma è anche ora di fermare chi uccide lentamente attraverso l’inquinamento ambientale in nome di un altro dio (la minuscola è intenzionale) chiamato profitto o progresso.
Veniamo ora alla nostra “povera” Italia e agli italiani. Povera lo è diventata dopo decenni di malgoverno e di incapacità cronica di chi ci ha rappresentato senza distinzione di colore politico. I desideri per il 2016 sono tanti e non vorrei fare uno sterile elenco, per questo ne citerò solo alcuni. Parto dalla salute che non può prescindere dai servizi alla sanità pubblica. I continui tagli di fondi stanno creando una situazione paradossale in cui l’assistenza non è più un diritto e per questo si muore di più a causa dei ritardi di intervento nei “Pronto Soccorso” degli ospedali e per analisi strumentali disponibili a distanze temporali non sopportabili. Ormai riesce a curarsi solo chi ha disponibilità finanziarie per ricorrere all’assistenza privata. Auspicare una inversione di tendenza non è certo una chimera. I buoni propositi per l’anno in arrivo sono tanti e si potrebbero riempire tante pagine che volerebbero via come foglie al vento o come sogni irrealizzabili: più lavoro e qualche esodato e disoccupato di meno, città meno inquinate, maggiore manutenzione delle strade spesso ridotte a mulattiere sulle quali le “sospensioni intelligenti” delle automobili si chiedono il motivo della propria esistenza, meno soldi alla politica e più disponibilità per i poveri e per i quartieri, edifici scolastici meno fatiscenti, più sicurezza per i cittadini, meno emarginazione e più solidarietà. In fondo, nella vita, l’importante è avere dei sogni, e poco male se qualcuno rimarrà nel cassetto ancora per un po’, l’importante è non farci catturare dalla rassegnazione e dalla rinuncia alla speranza.

L'augurio migliore che io posso fare a tutti voi e a me stesso per il 2016 è vivere ogni singolo giorno, con le aspettative e i sogni del primo.

... L'anno che sta arrivando tra un anno passerà, io mi sto preparando è questa la novità - Lucio Dalla”

Antonio Barcella
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