13
gennaio 2016 -
Si è tenuto ieri mattina nel parco Baden Powell il secondo
incontro tra il IV Municipio con la presenza dell’assessore ai Lavori
pubblici Eraldo Guardati, le rappresentanze del Servizio Giardini
e di ACEA e le associazioni “I nostri figli al centro della sQuola”,
“Vivere a Colli Aniene”
e, per la prima volta, il CdQ Colli Aniene Bene Comune. È certamente
deludente per chi scrive sostenere che si è trattato dell’ennesimo
sopralluogo, dopo quelli del 2011, 2013, 2015 che non ha portato a
nulla di concreto in merito alle richieste sostenute da una petizione
firmata da quasi milleseicento residenti del quartiere. L’impianto
fotovoltaico realizzato nel parco nell’anno 2002 con tecnologia ecologica
sperimentale e finanziato con il denaro pubblico attraverso un progetto
della giunta Veltroni (l’ultimo sindaco che ha fatto qualcosa di concreto
per Colli Aniene), udite bene, non è in carico
al Patrimonio di Roma Capitale e quindi non rientra nella responsabilità
di alcun ente. Ancora una storiaccia di “mala gestione”
in cui un bene pubblico viene abbandonato all’incuria e al
degrado, realizzato solo per spendere il denaro del contribuente.
Attenzione, non stiamo accusando nessuna specifica persona di quanto
accaduto, se ci fossero irregolarità sarebbe compito della
Procura indagare, ma di certo vogliamo mettere in discussione un sistema
burocratico complesso che veramente non comprendiamo e non accettiamo.
Un sistema composto da scatole chiuse e compartimenti stagni che serve
solo per rimpallare le responsabilità e prendere tempo per
arrivare alle scadenze elettorali senza risolvere mai nulla. Il “povero”
assessore Eraldo Guardati ha provato a spiegarlo all’uditorio ma di
fronte alle facce stupite e imbarazzate dei presenti e alle piccate
repliche avrà capito, forse, che è un sistema indifendibile
e che va fortemente modificato perché così non si va
da nessuna parte. Di certo non è compito suo cambiarlo ma pensate
voi se questo sistema, voluto dalla politica per non rispondere mai
al cittadino, possa essere riscritto proprio da chi da esso ne trae
un vantaggio notevole. Scusate lo sfogo ma sono cose che come contribuente
non accetto! Questa è realtà e non posso liquidarla
con una risata come se fossi in un film di Checco Zalone.
Tornando all’impianto di illuminazione “orfano”, la conclusione del
sopralluogo è stata la dichiarazione da parte di ACEA e del
Municipio che si tratta di un IMPIANTO DI DIFFICILE GESTIONE
E FATISCENTE che non può essere ripristinato e per
il quale l’Assessore ai Lavori pubblici Eraldo Guardati farà
richiesta di un nuovo progetto all’amministrazione di Roma Capitale.
Concludo ricordando che a Giugno prossimo ci saranno nuove elezioni
amministrative ed è facile prevedere che fra due anni, come
accaduto nel 2011, 2013 e 2015, faremo ancora incontri nel parco Baden
Powell per lo stesso problema per il quale riceveremo le stesse risposte.
L’incontro si è successivamente spostato al parco Tozzetti
per lo stesso problema di scarsa illuminazione, ma questa è
un’altra storiaccia di mala gestione che vi racconteremo un’altra
volta.
Antonio
Barcella
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