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gennaio 2016 -
A
volte stentiamo a credere ai fatti che ci vengono riportati ma, se
verranno accertate responsabilità nella denuncia del Comitato
di Quartiere Tor Sapienza, questa volta, abbiamo superato ogni limite.
L’arroganza, l’assenza di senso civico, le complicità e la
protezione che godono questi impuniti va oltre ogni grado di sopportazione.
Attendiamo fiduciosi le indagini della Procura sperando che in Italia
ci sia ancora una “giustizia”. Segue il comunicato
del CDQ: “Salve, nella località evidenziata in oggetto,
dove da circa 18 mesi stazionava un Campo rom, andato in fiamme in
data 8 agosto 2015 e poi in data 11 gennaio 2016, con distruzione
totale del capannone stracolmo di rifiuti, attualmente a rischio crollo
causa strutture di cemento collassate dalle alte temperature delle
fiamme protratte per oltre 10 giorni alimentate dalla gran massa di
rifiuti stipati all' interno e emissione di esalazioni inquinanti
nell'intero quadrante. Nella giornata di ieri, numerosi Residenti
hanno notato una Ditta a cui il furgone ritratto fa riferimento, radunare
i rifiuti presenti nell'area creando un unico grande mucchio. Nel
più assoluto stupore i rifiuti non sono stati caricati sul
cassone del Camion ma si è proceduto a scavare una fossa per
procedere all' intombamento dei rifiuti stessi. Abbiamo proceduto
all'immediato avviso del locale Comando della Polizia Municipale e
"stranamente" nessuna pattuglia è intervenuta in
loco e al contempo dopo 4 minuti ( dico 4 minuti) dalla telefonata
effettuata al locale Comando della Municipale, la ditta ha interrotto
i lavori - non ha portato via alcun rifiuto- e ha abbandonato l'intera
area di cantiere. A tal proposito alleghiamo alla presente un filmato,
che azzera sul nascere ogni diversa ricostruzione da quella sopra
descritta, che inoltreremo a breve alla Procura della Repubblica per
gli opportuni provvedimenti del caso: Crimini
senza confini, tentato intombamento rifiuti a Via Collatina 391
Al
fine di poter circostanziare la denuncia in preparazione con notizie
complete richiediamo :
-gli estremi dell'Autorizzazione e /o della Ordinanza emessa al fine
di procedere alla rimozione di rifiuti e conseguente bonifica dell'area,
pienamente urbanizzata con presenza di numerose abitazioni private
ed interi edifici in zona;
-la verifica se tra le modalità di rimozione e smaltimento
consentite è presente la modalità dell' intombamento,
con la formazione di una discarica abusiva che poi nessuno avrebbe
più provveduto a spostare e rimuovere con gravissimo rischio
di infiltrazione e inquinamento delle falde acquifere sottostanti;
- l'identificazione della Ditta responsabile di tale gravissimo episodio
criminale degno della peggiore "Terra dei Fuochi" con specifica
se tale Ditta risulta incaricata dal soggetto Titolare del Capannone
distrutto dalle fiamme o dalle Autorità Prefettizie, Comunali
e Municipali intervenuto in massa - in loco- durante i giorni del
protratto rogo.
Nella speranza che le prove fornite vengano utilizzate per l'immediato
avvio di un indagine completa e rapidissima -speriamo "orfana"
pertanto priva di "figli e figliasti"- e nell'attesa che
vengano fornito riscontro alla presente al fine di poter consentire
la presentazione di una circostanziata denuncia - a ns cura- alle
competenti Autorità e alla Procura della Repubblica si rimane
in attesa di un cortese cenno di riscontro.”
Antonio
Barcella
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