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febbraio 2016 -
Sono trascorsi ben nove mesi da quando il Prefetto Gabrielli sgombrò
il campo abusivo di via delle Messi D’Oro, posto dietro la stazione
Metro di Ponte Mammolo, trovando ai migranti una nuova collocazione
sul territorio. La vivibilità delle persone in quel campo erano
al limite delle condizioni disumane e gli abitanti della baraccopoli
nonostante questo opposero una certa resistenza a trasferirsi nei
centri di accoglienza. Sul terreno rimasero solo macerie ed uno spettacolo
indecoroso che a distanza di tempo è tale e quale ad
allora. L’ennesimo impegno non mantenuto da questa amministrazione
che non ha certo brillato per l’attenzione verso la periferia della
città e nei confronti dei suoi residenti. Una storia che ci
ricorda molto da vicino lo sgombero del campo rom di via della Martora
e della bonifica dell’area effettuata a distanza di anni dopo tante
pressioni da parte del mondo dell’associazionismo.
In via delle Messi D’Oro (Pietralata), a perenne ricordo dell'insediamento
raso al suolo, restano solo grossi cumuli di detriti e rovine dove
i roditori la fanno da padrone. Tutto questo accade a pochissimi metri
dal centro AMA di raccolta rifiuti ma l’azienda municipalizzata per
intervenire ha bisogno di qualcuno che paghi l’operazione di raccolta
e smaltimento. Ora ci avviamo lentamente verso la buona stagione e
diventa altissimo il rischio che questa discarica bruci di nuovo e
inondi il quartiere di diossina e fumi tossici come già avvenuto
in passato (4
settembre 2015). La questione è di competenza del Demanio
che ha lasciato inascoltati gli appelli dei cittadini e del IV Municipio.
E’ così che si governa una metropoli in un paese civile?
Antonio
Barcella
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