17
febbraio 2016 -
Tra le tante persone che conosco ce ne sono alcune che si distinguono
per la cultura ma soprattutto per la capacità di “unire” le
realtà territoriali senza smania di protagonismo. Luigi Matteo
è una di queste. Opera, spesso nell’ombra, per portare avanti
progetti con i ragazzi, con le scuole e per il territorio, collabora
con tutto il mondo associazionistico senza pretendere nulla in cambio
ma soprattutto dove c’è lui c’è la “Cultura”, quella
con la “C” maiuscola.
Ieri sera, la Biblioteca della Vaccheria Nardi era gremita in ogni
ordine di posti per la presentazione del suo libro “Centro Culturale
Fidia – la storia”. Tante persone che hanno voluto raccontare del
loro rapporto con Luigi e alcune di loro non hanno nascosto la loro
commozione davanti al microfono dimostrando con i sentimenti la stima
che nutrono per Luigi e per il suo lavoro. Il libro racconta con immagini
e scritti la storia del Centro Fidia e del suo esponente più
importante lo scultore Alfiero Nena. Un artista famoso in tutto il
mondo che ha scelto il tiburtino come luogo di residenza e di attività
nel suo laboratorio/museo di via del Frantoio. Lo scultore che fu
ricevuto da Papa Giovanni Paolo II e che mostra le sue opere in tanti
luoghi importanti come la Basilica Romana di Santa Maria del Popolo,
le Sacre Grotte Vaticane, nel Museo del Tesoro di San Pietro, sul
Monte Tiberio a Capri, in Sicilia, a Piacenza, a Terni, a Sorrento,
al lago d’Orta. Nel 1995 ha partecipato alla mostra biennale di Venezia
con due sculture. Anche
nel nostro territorio si possono ammirare alcune opere importanti
come la statua in terracotta della Beata Vergine dell’Accoglienza
nella chiesa parrocchiale di S. Bernadette Soubirous di Colli Aniene,
la scultura in ferro I gabbiani in volo” adiacente il parco
di via Ruini e le “pigne” della fontana di Santa Maria del
Soccorso diventata purtroppo ricettacolo di rifiuti grazie alla “disattenzione”
dell’amministrazione capitolina. Un artista che ha dato lustro al
nostro territorio senza chiedere nulla in cambio.
La storia del Centro Culturale Fidia non si limita al suo più
noto esponente ma ha contribuito ad accrescere il capitale di valori
umani e culturali della comunità di Tiburtino III e dei quartieri
confinanti attraverso l’impegno sociale, la capacità di aggregazione,
produzione di idee, arte e cultura.
Il resto lo scoprirete leggendo lo splendido libro dell’amico Luigi
Matteo, un pezzo di storia del nostro territorio.
Antonio
Barcella
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