17
febbraio 2016 -
Un’opera pubblica che dura ormai da un decennio, che ha subito tante
variazioni rispetto al progetto originale e di cui ancora oggi non
si intravvede la fine: i cantieri per il raddoppio della via Tiburtina.
Un’opera pubblica attesa con ansia da migliaia di automobilisti costretti
allo slalom quotidiano tra le barriere di cemento e le file interminabili.
Un ulteriore ostacolo si è posto già da qualche mese
sui lavori che irrimediabilmente sposterà la data di consegna
dell’opera pubblica ma, soprattutto, sta creando disagio agli operai
e agli impiegati della ditta appaltatrice che non ricevono i loro
stipendi da diversi mesi. Di chi è la colpa?
Come al solito, non si troverà mai un responsabile certo di
quanto accaduto e a pagare saranno soltanto le famiglie dei lavoratori.
"Questa mattina le sigle sindacali FILCA CISL, FILLEA CGIL,
FENEAL UIL ed una delegazione di operai della ditta Tiburtina Scarl
incontreranno il Prefetto Gabrielli per cercare di trovare una soluzione
alla situazione ormai insostenibile vissuta da circa 80 operai: da
5 mesi, infatti, non percepiscono lo stipendio nè i contributi
della cassa edile. - dice Emiliano Sciascia, Presidente del Municipio
IV, parlando degli operai della società impegnata nei lavori
di allargamento della via Tiburtina - Ricordo come nel mese di
dicembre scorso, in occasione del III incontro pubblico, tenutosi
in Municipio, fra il Prefetto Gabrielli e le realtà del nostro
territorio, i lavoratori e le sigle sindacali hanno avuto la possibilità
di rappresentare al Prefetto la situazione di grave disagio economico
venutosi a creare per gli operai e le loro famiglie. Come allora,
avrei voluto essere anche oggi a fianco degli operai, ed assieme all'istituzione
prefettizia; quindi, pur essendo impossibilitato a prendere parte
al tavolo odierno, sono solidale con i lavoratori e mi auguro che
questo incontro possa risultare risolutivo per l'annoso problema dei
loro stipendi ed allo stesso tempo possa fornire certezze al territorio
della Tiburtina sulla prosecuzione, e la chiusura, dei lavori di raddoppio,
importante opera pubblica che dura, ormai, da più di dieci
anni."
Antonio
Barcella
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