7
marzo 2016 -
Un ragazzo con un giubbotto nero e una sbarra di ferro in mano e in
evidente stato confusionale vagava due giorni fa nel parco Auspicio
prima che le volanti delle forze dell’ordine intervenissero per fermarlo;
orrore in un appartamento di via Igino Giordani dove due uomini in
preda ai fumi di alcool e droga hanno ucciso e seviziato un ragazzo
di 23 anni; circa una settimana fa molti residenti di Colli Aniene
sono stati svegliati nel cuore della notte dal boato di una bomba
al tritolo fatta esplodere davanti al bancomat della Banca Intesa
di viale Franceschini per rubarne il contenuto; alcuni mesi fa diverse
automobili sono state incendiate nel quartiere prendendo di mira i
clienti di un pub costretto poi a chiudere in seguito rogo doloso
del locale (dopo la chiusura del pub i roghi sono cessati). Sono solo
gli episodi più gravi avvenuti recentemente che si aggiungono
alle ordinarie imprese di furti negli appartamenti e scassi alle automobili,
rapine ai negozi, tentativi di truffe agli anziani e l’immancabile
variante al raggiro dello specchietto o del sasso lanciato sullo sportello
dell’automobile per simulare un incidente.
Che succede a Colli Aniene? Forse nulla di allarmante, tutto rientra
in una ciclicità di eventi di criminalità che spesso
sfociano in una vera e propria emergenza sicurezza. Tutto questo fa
parte di un quadro generale che deriva dal passato e da scelte perlomeno
discutibili in cui un quartiere, che con i suo dintorni arriva a sfiorare
i quarantamila residenti (come un capoluogo di provincia), non ha
un presidio fisso di polizia. Infatti il Commissariato competente
per territorio è quello di San Basilio collocato quasi sulla
via Nomentana mentre, a livello di Carabinieri, il territorio è
diviso tra le caserme di Tor Sapienza e Santa Maria del Soccorso,
per finire con la polizia municipale che ha tolto qualsiasi presidio
fisso per questo territorio dopo il trasferimento degli uffici da
via del Frantoio a via Fiorentini. Chissà cosa ne pensa di
questo il Comitato per la Sicurezza del IV Municipio istituito dal
Prefetto Gabrielli?
Di certo la sicurezza percepita dai cittadini di questo luogo è
ai minimi storici, lo dimostrano i numerosi commenti sui gruppi dei
social network. Nel passato diverse associazioni e comitati del quartiere,
tra cui “Vivere
a Colli Aniene”, hanno portato questo problema ai massimi
vertici di chi è preposto al controllo del territorio ma senza
avere risultati apprezzabili in fatto di continuità di soluzioni.
Gestita l’emergenza nel breve periodo, attraverso posti di blocco,
maggior numero di volanti e un controllo più accurato del quartiere,
tutto torna sempre alla “normalità”
nel giro di pochi giorni senza che sia stato fatto nulla per risolvere
strutturalmente la questione. Secondo noi è arrivato il momento
di affrontare il tema sicurezza, in maniera più consona all’emergenza,
in accordo tra i responsabili delle forze dell’ordine e le rappresentanze
del territorio.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org