15
marzo 2016 -
“Così com’è oggi l’Anagrafe dell’edilizia scolastica
non è utilizzabile né attendibile, perché contiene
dati parziali e non aggiornati, indicatori mancanti ed incomprensibili
per i cittadini e neanche utile per scegliere la scuola dove iscrivere
i propri figli. E mentre non si è provveduto ad aggiornare,
come promesso entro il 31 gennaio scorso, i dati relativi alle certificazioni,
è stata prorogata di ancora un anno (31 dicembre 2016) l’entrata
in vigore dell’obbligo per le scuole di dotarsi della certificazione
di prevenzione incendi. Per sapere se la scuola dei proprio figli
sia sicura o meno, occorrerà agire caso per caso, scuola per
scuola, anche con l’aiuto di Cittadinanzattiva e Legambiente”.
È quanto denunciano Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale
Scuola di Cittadinanzattiva e Vanessa Pallucchi, responsabile di Legambiente
Scuola, associazioni da anni impegnate sul tema della sicurezza scolastica.
A questo riguardo le due associazioni segnalano tre casi emblematici
per la loro gravità di scuole che versano in pessime condizioni
dal punto di vista della sicurezza e di cui invece il database dell’Anagrafe
restituisce una fotografia assai parziale e sfocata rispetto alla
loro situazione: si tratta dell’Istituto Agrario “Scorciarini Coppola”
di Piedimonte Matese in Campania, chiuso da due anni perché
inagibile, particolare che l’Anagrafe non riporta; la Scuola Media
Don Milani di Lamezia Terme (Calabria), per la quale l’Anagrafe non
riporta alcun dato relativo alle condizioni di sicurezza strutturale,
e su cui invece Cittadinanzattiva ha inviato già dal giugno
del 2013 un esposto alla Procura di Lamezia Terme per segnalarne l’insicurezza,
senza finora ottenere riscontro; l’IC Pirandello di Lampedusa (Sicilia),
per il quale non esistono dati relativi alla voce “edilizia scolastica”.
“E’ legittimo chiedersi con quali criteri Comuni e Province hanno
individuato, e continueranno a farlo, gli edifici scolastici che necessitano
di interventi urgenti, se non dispongono di una fotografia aggiornata
dello stato del patrimonio edilizio scolastico. Senza un’Anagrafe
aggiornata, anche per il Governo risulta difficile assegnare fondi
e programmare interventi di messa in sicurezza nelle scuole a medio-lungo
termine”. Dal
Rapporto Ecosistema scuola 2015 di Legambiente e dal Rapporto su Sicurezza,
qualità e accessibilità a scuola 2015 di Cittadinanzattiva,
emerge che il 39% delle scuole necessita di una manutenzione urgente,
una su cinque (21%) presenta lesioni strutturali. Solo il 35,5% ha
la certificazione antincendio, poco più di una scuola su tre
possiede il certificato di agibilità statica (38%) e quello
di agibilità igienico-sanitaria (35%), Grazie ad un’accurata
indagine a campione dei dati contenuti in “Scuola in chiaro” – alla
voce Edilizia, Cittadinanzattiva e Legambiente hanno verificato che:
1) non sono stati inseriti, come promesso al momento della pubblicazione
dell’Anagrafe lo scorso agosto, né si è provveduto a
giustificare tale ritardo, né la macro voce “certificazioni”
di agibilità statica, igienico-sanitaria, prevenzione incendi,
né tantomeno i dati relativi ad esse; 2) per le scuole “messe
in chiaro” sul sito del Ministero dell’Istruzione, sotto la voce Edilizia,
non è stata inserita, come ripetutamente richiesto dalle due
associazioni, la data di rilevazione o di aggiornamento dei dati indicati
né da quale fonte derivino; 3) non sono stati inseriti i dati
mancanti né aggiornati quelli esistenti, di diverse realtà
in particolare quelli relativi alle regioni Lazio, Campania, Calabria,
Basilicata, Sicilia, Sardegna che pure hanno provveduto all’invio
di dati (in tutto o in parte, non è dato di sapere) entro il
31 dicembre 2015, tramite le loro Anagrafi regionali. 4) Non è
stato prevista la presenza di nuovi indicatori che tengano conto delle
mutate esigenze intervenute in questi anni, come Cittadinanzattiva
e Legambiente hanno ripetutamente segnalato predisponendo un’apposita
nota che l’Osservatorio dell’edilizia scolastica non ha ritenuto di
prendere in considerazione. 5) I dati contenuti nell’Anagrafe, così
come si presenta oggi ne “La scuola in chiaro” non sono di immediata
comprensione per un genitore o uno studente o un cittadino che si
voglia cimentare con essi per conoscere le reali condizioni non solo
dal punto di vista strutturale o manutentivo ma anche dei servizi
erogati. Le informazioni, quando ci sono, risultano o estremamente
generiche o estremamente tecniche o incomplete. 6) A tutto ciò,
come detto, si aggiunge la strana mossa di prorogare, con il Decreto
Milleproroghe, di ancora un anno l’adeguamento delle scuole alla normativa
antincendio. senza alcuna spiegazione né piano di attuazione
che consenta di garantire un radicale cambiamento dello stato di attuazione
di questo adempimento normativo. “Come previsto dalla sentenza del
Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio (n.03014/2014, ottenuta
grazie al ricorso di Cittadinanzattiva, chiediamo che siano al più
presto resi noti i dati relativi alle certificazioni, e che entro
il 30 giugno siano pubblicate tutte le informazioni in materia di
edilizia scolastica per le scuole ad oggi assenti dall’Anagrafe e
che per tutte sia indicata la data di aggiornamento dei dati; che
si renda noto, nell’ambito della Conferenza Stato Regioni, il piano
e i fondi previsti per l’adeguamento delle scuole alla normativa sulla
prevenzione antincendio; che si proceda ad un confronto serrato tra
tutte le componenti previste nell’Osservatorio dell’edilizia scolastica
affinché le associazioni possano fornire il loro contributo,
a partire da una semplificazione delle informazioni contenute nell’Anagrafe
perché diventino fruibili per i cittadini”.
Comunicato
stampa di Legambiente
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