7
aprile 2016 -
In
viale Togliatti in zona Collatino, ai confini dei popolosi quartieri
di Colli Aniene, Tor Sapienza, Prenestino e Centocelle, come dal nulla
è improvvisamente spuntata una immensa cubatura di cemento.
Stiamo parlando della zona che sorge di fronte al Centro Carni e adiacente
all’Istituto Tecnico Giorgi, ossia nell’ex area occupata prima dagli
sfasciacarrozze e poi dal Teatro Tendastrisce, dove sono già
sono presenti diversi ipermercati. Si tratta del Nuovo Centro Servizi
Prenestino, frutto di un accordo di programma approvato nel 2003 dal
Consiglio Comunale di Roma e ratificato nel 2010 dalla Regione Lazio,
realizzato da Mezzaroma e figli. Tanto per darvi un’idea della immensa
struttura che sta sorgendo dal nulla, riprendiamo i numeri del filmato
di presentazione del progetto che anche voi potete visionare
su Youtube: un edificio denominato Esselunga Retail da 8100 mq di
superficie, un edificio destinato ad attività sportive e servizi
per 9.375 mq, un edificio direzionale per 5.525 mq e un edificio a
servizi pubblici e privati per 15.000 mq. La struttura comprende inoltre
24000 mq di parcheggi pubblici e 38000 mq di parcheggi privati, la
realizzazione di un teatro per 300 posti in gestione al Municipio
e 22mila mq di spazi verdi che comprenderanno anche i resti di una
villa romana.
Proviamo
ad analizzare i pro e i contro di una megastruttura che per le sue
dimensioni è destinata ad avere un consistente effetto nella
zona e sui quartieri limitrofi.
Le positività – Offerta di nuovi posti
di lavoro per Roma; realizzazione di una struttura, il Teatro, che
offrirà uno spazio culturale ai residenti; la prevedibile sparizione
del fenomeno della prostituzione che ora è molto presente nella
zona.
Le negatività – Migliaia di mq di verde
pubblico saranno occupate dal cemento della nuova struttura; l’allaccio
di nuove fognature porteranno altre migliaia di metri cubi di reflui
verso il Depuratore Roma Est che già ammorba i polmoni dei
residenti di Colli Aniene e dei quartieri adiacenti; il traffico veicolare
subirà un notevole impatto senza che vi sia la presenza di
una nuova viabilità in grado di sopportare tale carico; i piccoli
esercizi commerciali dei quartieri del territorio vedranno notevolmente
ridotto il giro di affari a vantaggio del mega ipermercato che sta
sorgendo; se non saranno intensificati i mezzi pubblici è facile
prevedere un sovraffollamento degli stessi a scapito dei residenti.
È
certamente possibile che intervengano cambiamenti in corso d’opera
con la trasformazione di una parte delle cubature del progetto in
edilizia residenziale ma quello che ci interessa di più è
che l’amministrazione pubblica si faccia trovare pronta con i progetti
di supporto per mitigare gli impatti che questa megastruttura avrà
inevitabilmente sul territorio. Pensate che lo faranno? Io non sono
disposto a scommetterci sopra neppure un nichelino bucato.