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aprile 2016 -
Mentre attendiamo speranzosi che vengano eseguiti gli impegni promessi
del rifacimento del manto stradale di viale Sacco e Vanzetti e di
viale Franceschini, l’amministrazione capitolina ha annunciato nuove
regole e linee guida per la manutenzione stradale. Ormai quasi tutte
le strade della città hanno bisogno di un rifacimento del manto
asfaltato e gli automobilisti ne stanno pagando il prezzo attraverso
rotture meccaniche e usura/spaccatura dei pneumatici. Strade e marciapiedi
costituiscono un pericolo continuo per automobilisti e pedoni e la
situazione di strade provinciali e regionali non è da meno
e anziché provvedere alla manutenzione si continuano ad abbassare
i limiti di velocità dove l’asfalto risulta maggiormente degradato.
Se vi è capitato di percorrere la via Pontina nell’ultimo periodo
ve ne sarete certamente resi conto. Tornando alla Capitale, circa
due settimane fa il Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco
Paolo Tronca, ha incontrato il Personale impiegato nella manutenzione
stradale del Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana
(SIMU) nella sede di Via Petroselli. La visita è stata l’occasione
per fare il punto sui cantieri in corso, sulle attività di
monitoraggio e controllo svolte dal Gruppo Controllo Qualità
e per illustrare le linee guida della Relazione sullo stato di Manutenzione
Stradale redatta dal SIMU e del nuovo Regolamento Scavi.
Annualmente
sul territorio di Roma Capitale, per le esigenze delle società
dei pubblici servizi, vengono eseguiti oltre 20.000 scavi. Di questi
circa la metà sono dichiarati urgenti e non programmati. Alla
luce dei risultati delle verifiche effettuate dal Gruppo Controllo
Qualità, in collaborazione con l’Università di Roma
La Sapienza, si è evidenziato come tali lavori, se non correttamente
eseguiti, costituiscono un forte elemento di decadimento dell’infrastruttura
viaria.
A tale scopo, l’Amministrazione Straordinaria ha approvato nei giorni
scorsi il nuovo Regolamento Scavi stradali per la posa di canalizzazioni,
opere e manufatti destinati alla forniture di servizi a rete, su suolo
e sottosuolo capitolino.
Nel provvedimento sono stabiliti i criteri e le procedure che le Società
di pubblici servizi (forniture idriche, telefoniche, elettriche -
compresi gli impianti di illuminazione pubblica e semafori - di teleriscaldamento
e distribuzione del gas) dovranno rispettare, secondo una programmazione
annuale e triennale da presentare al Dipartimento sviluppo infrastrutture
e manutenzione urbana. Questo per consentire una coerente gestione
del territorio, evitando sovrapposizione degli interventi e vietando
lavori non programmati. Un successivo provvedimento di Giunta approverà
lo schema di convenzione che sarà necessario per l’autorizzazione,
con gli obblighi verso l’Amministrazione capitolina e le penalità
previste per il rispetto del territorio.
Nel regolamento sono previsti l’obbligo di un deposito cauzionale
prima dei lavori per eventuali danni, la possibilità di una
sola proroga del termine dei lavori, il divieto di intervenire su
strade di nuova costruzione o sottoposte a manutenzione (per il primo
anno e fino a 5 anni), il posizionamento dei servizi a rete preferibilmente
su marciapiedi e non al centro della strada, la limitazione dei lavori
definiti “urgenti” ai soli casi in cui sia in pericolo l’incolumità
pubblica, la garanzia di ripristino delle condizioni ottimali della
strada, i controlli puntuali sull’esecuzione dei lavori e la sospensione
di nuove autorizzazioni, in caso di reiterate violazioni degli accordi.
Nuove
modalità di manutenzione ordinaria La manutenzione ordinaria
della grande viabilità è storicamente svolta da un unico
operatore, per ciascun lotto, incaricato della sorveglianza, del pronto
intervento e della manutenzione ordinaria. Tale impostazione non ha
dato risultati positivi e nel corso dell’anno 2015 è stato
impostata la nuova gara triennale in corso di pubblicazione distinguendo
le differenti tipologie di servizi. L’appalto di sorveglianza avrà
la duplice finalità di segnalare al manutentore, secondo una
scala di gravità prestabilita, le anomalie su cui intervenire,
dall’altro di redigere il programma di manutenzione straordinaria
della viabilità legato alle reali condizioni di vita residua
della singola infrastruttura viaria.
E’ inoltre in corso di definizione un meccanismo di comunicazione
con i Municipi per un maggior coordinamento in fase di segnalazione
e di attivazione degli interventi, specie per quelli di particolare
complessità.
"Buche" e manutenzione straordinaria Pur intervenendo attraverso
la manutenzione ordinaria per eliminare situazioni di pericolo emergente,
si rileva che nella maggior parte dei casi la cosiddetta “buca” si
configura come un dissesto profondo dovuto a insufficiente portanza
del piano di fondazione, la cui soluzione implica interventi straordinari
in grado di restituire alla sovrastruttura idonee caratteristiche
statiche, peraltro su strade che hanno raggiunto a volte la fine della
propria vita utile.
Nel bilancio 2016 è stato previsto uno stanziamento per la
manutenzione ordinaria della grande viabilità pari a circa
€ 25.000.000,00 totali ed uno stanziamento per la manutenzione straordinaria
interamente legato ai fondi del piano degli interventi per il Giubileo.
Gli sforzi fatti negli ultimi mesi e il graduale riavvio degli appalti,
nonostante la cronica inadeguatezza delle risorse disponibili su base
pluriennale, vogliono rappresentare un deciso segnale di discontinuità
che non può, tuttavia, non essere accompagnato dall’elaborazione
di un piano organico e indispensabile di manutenzione straordinaria
del patrimonio viario, che peraltro diventa più costoso di
anno in anno. Una stima sommaria indica, infatti, in non meno di 50
milioni di euro annui per un arco temporale di cinque anni, l’investimento
minimo necessario per ripristinare quello che deve tornare ad essere
uno degli asset patrimoniali di Roma Capitale.