27
aprile 2016 -
La nostra rivendicazione contro le “Multe Collettive AMA”
non deve diventare l’alibi di chi non ha ancora capito che la differenziazione
dei rifiuti è una necessità imprescindibile della comunità
atta a salvaguardare l’ambiente. Non intendiamo difendere o creare
scuse a chi compie un reato contro un ecosistema sempre più
critico che sta modificando la vita di questo pianeta. La raccolta
differenziata è una necessità per tutta la comunità
e va fatta in maniera corretta ripartendo correttamente il rifiuto
nei contenitori messi a disposizione dall’AMA.
Discorso diverso è il sistema sanzionatorio messo in campo
dalla municipalizzata che colpisce la collettività senza arrivare
al vero colpevole. Su questo aspetto abbiamo già espresso il
nostro parere negativo verso una procedura che appare discriminatoria
e ingiusta verso quei cittadini che eseguono correttamente la raccolta,
tanto che questi ultimi avvertono la sanzione come un abuso insopportabile.
Su questo fronte continueremo a portare avanti la nostra richiesta
di rivedere il “Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti
urbani” che autorizza AMA a colpire cittadini innocenti senza
cercare il vero colpevole della ripartizione errata.
Come in tutti i confronti seri arriva però il momento di chiedersi
che cosa possiamo fare noi per mitigare un problema che riguarda tutta
la cittadinanza ossia che cosa possiamo mettere in campo per aumentare
la qualità della differenziazione del rifiuto e, soprattutto,
produrne meno. La nostra proposta è Formazione e Progetti al
posto delle sanzioni ed è su questo tema che abbiamo chiesto
un nuovo incontro alla Giunta di Roma Capitale esprimendo al contempo
un Ordine
del Giorno che puntualizza la nostra posizione.
Abbiamo suggerito ai decisori di mettere in campo azioni immediate
e azioni differite attraverso una proposta ragionevole e razionale
che può diventare un ottimo elemento di discussione per trovare
una soluzione al problema che, in questo momento, vede contrapposta
l’azienda che deve fornire un “servizio ambientale” ai cittadini
di questa città. Ognuno deve ritrovare il suo ruolo riportando
la questione ai giusti livelli.
Azioni
immediate
- cambiare il "Regolamento comunale per la gestione dei rifiuti
urbani” , eliminando la possibilità per AMA di ricorrere
a sanzioni collettive, chiedendo ad AMA di dismettere l’approccio
punitivo fin qui adottato, di procedere alla revoca delle multe comminate,
di intervenire sulle modalità di esecuzione della raccolta
dei rifiuti con metodologie di quantificazione dei rifiuti prodotti
da ciascun utenza: bag-based o weight-based, con l’attivazione di
sistemi RFDI (Radio Frequency Identification) a mezzo di codici a
barre o tecnologie equivalenti sui sacchetti, per assicurare la riconoscibilità
del produttore dei rifiuti, al quale comminare l’eventuale sanzione,
in caso di errata raccolta, applicando, conseguentemente, un principio
di equità;
- promuovere, di concerto con AMA, la co-progettazione di percorsi
informativi/educativi learning by doing da destinare ai Cittadini,
agli Amministratori di Condominio ed agli Operatori AMA, al fine di
indurre il miglioramento dei comportamenti, trasformando tutti i cittadini
in utenti consapevoli.
- favorire un accordo tra Associazioni e AMA finalizzato alla promozione
di azioni di campo condivise, da sperimentare (mediante adeguate simulazioni)
nel periodo maggio/giugno, alla cui progettazione i firmatari di questo
Ordine del Giorno stanno già lavorando .
Azioni
differite
Per sviluppare questa tipologia di azioni sarà necessario suggerire
ad AMA l’avvio di una interlocuzione stabile tra esperti di discipline
diverse ma complementari, capaci di condividere un approccio multidimensionale
al trattamento integrato dei rifiuti. Anche un’azione di benchmarking
competitivo potrebbe favorire la individuazione di ipotesi di soluzione
da sperimentare.
A tale scopo è utile richiamare sinteticamente le linee che
in materia di rifiuti formula il Settimo Programma di Azione europea,
sia in termini di gerarchia dei rifiuti, sia in ordine all’uso efficace
degli strumenti operativi affinché si sia in grado di garantire
che:
- le
discariche possano essere limitate ai rifiuti residui (vale a dire
non riciclabili e non recuperabili);
- il recupero energetico possa essere limitato ai materiali non riciclabili;
- i rifiuti riciclati possano essere usati come fonte principale e
affidabile di materie prime attraverso lo sviluppo di cicli di materiali
non tossici;
- i rifiuti pericolosi possano essere gestiti responsabilmente e che
ne possa essere limitata la produzione;
- i trasporti di rifiuti illegali possano essere sradicati, con il
supporto di un monitoraggio rigoroso;
- i rifiuti alimentari possano essere ridotti.
Le associazioni
e i cittadini che hanno formulato la proposta e la stanno sottoponendo
alle istituzioni sono: l’Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene,
l’Associazione l’Anfiteatro, i Cittadini Attivi di Colli Aniene, l’Associazione
Il Foro e l’Ufficio Soci Associazione Italiana Casa.