7
maggio 2016 -
Il
“Pasticciaccio brutto della Cervelletta” non finisce mai. I tempi
della burocrazia sono lunghissimi e, dopo due sentenze del TAR, il
Dipartimento Patrimonio del Comune di Roma non è ancora rientrato
in possesso delle chiavi del Casale Storico del XVII secolo nonostante
le ripetute sollecitazioni del Coordinamento “Uniti per la Cervelletta”.
Un bene pubblico dei cittadini romani che rischia di essere occupato
abusivamente con le conseguenze che questo tipo di azioni comportano.
Dopo aver preparato un ampio dossier
sul caso Cervelletta, sulla cui storia anche il Consiglio del IV Municipio
ha espresso ripetuti dubbi (ben tre ordini del giorno tra affido e
bando), il Coordinamento ha scritto una lettera al Commissario Tronca
e al Presidente del IV Municipio della quale vi forniamo il testo
integrale:
“Al
Commissario Straordinario di Roma Capitale Dott. Francesco Paolo Tronca
Al Presidente del IV Municipio Dott. Emiliano Sciascia
CC: Al Presidente della Regione Lazio Dott. Nicola Zingaretti
Al Direttore del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione
Dott. Luigi Maggio
Al Commissario di Roma Natura Dott. Maurizio Gubbiotti
Oggetto:
Parco Naturale della Cervelletta e annesso Casale del XVII secolo
Il Coordinamento di cittadini e associazioni denominato “Uniti per
la Cervelletta”, nato per sostenere la tutela di un importante Bene
collettivo della cittadinanza e per sollecitare le Istituzioni a risolvere
le note vicissitudini create dalla Determinazione Dirigenziale del
Patrimonio (n. 786 del 27/11/2014 - protocollo 26642) e dal Bando
Pubblico per l’assegnazione di alcuni appezzamenti ed annessi edifici
rurali sulla cui legittimità ha espresso dubbi il Consiglio
del IV municipio attraverso l’ODG n. 3/2016 e quello precedente n.
19/2015, avanza la proposta per un incontro al fine di un chiarimento
complessivo sulla vicenda che a tutt’oggi non è ancora stata
definitivamente risolta.
A tale riguardo dichiara che dopo la revoca della Determinazione Dirigenziale
del Patrimonio n 786/2014, che affidava la custodia dell’area all’associazione
“La Cervelletta” e la successiva sentenza del TAR che legittimavano
tale revoca, non c’è stato il coerente atto di “riconsegna
delle chiavi del Casale storico” e la tempestiva ingiunzione di sgombero
degli occupanti.
Da quanto esposto scaturisce una forte preoccupazione dei firmatari
della presente che sollecitano la tutela del Parco Naturale della
Cervelletta; si sottolinea che i manufatti storici (Casale del XVII
secolo con Torre del 1200) sono soggetti a vincoli della Sovrintendenza
dei Beni Culturali e dal dettato costituzionale art. 9 che impone
al proprietario del bene, in questo caso il Comune di Roma, la tutela
e la preservazione dei beni paesaggistici e artistici; gli stessi
sono pertanto patrimonio pubblico.
Il Coordinamento Uniti per la Cervelletta chiede al Commissario Straordinario
di Roma Capitale Dott. Francesco Paolo Tronca e al Presidente del
IV Municipio Dott. Emiliano Sciascia di attivarsi per:
• Esigere l’immediata restituzione da parte dell’Associazione La Cervelletta
delle chiavi del Casale Storico altrimenti, in caso di inadempienza
e dopo le due sentenze del TAR, il tutto si configura come un possibile
reato di “occupazione abusiva di un bene pubblico” e quindi passibile
di denuncia alle autorità competenti;
• Procedere alla messa in sicurezza dei beni storici (Casale ‘settecentesco
e Torre Medioevale) e si intraprendano le pratiche di presentazione
dei progetti per inserire questo Bene storico nelle iniziative culturali
denominate Artbonus in carico al Ministero dei Beni Culturali e Turismo;
• Istituire l’immediata sorveglianza del Casale per assicurare una
vigilanza H24 onde evitare vandalismi spiacevoli e/o occupazioni abusive;
• Si promuova al più presto e con la massima informazione un
Bando Pubblico per la presentazione di progetti socio culturali per
la salvaguardia e la tutela dell’area del Casale della Cervelletta
e si inizi l’iter del necessario restauro;
• Di concerto con associazioni e cittadini interessati si attivi con
la massima urgenza la verifica, il censimento, la custodia di libri,
materiali, reperti ed effetti personali, contenuti nei locali del
Casale (biblioteca e museuccio) al fine di poter restituire ai legittimi
proprietari il materiale che fu prestato da alcuni cittadini alla
precedente associazione che curava la custodia del Casale.
In
conclusione, il Coordinamento ritiene che con i due “discutibili”
atti del Comune di Roma (Determinazione Dirigenziale del Patrimonio
n.786/2014 e Determinazione Dirigenziale n.294 del 16/4/2015 del Bando
Pubblico per l’assegnazione di appezzamenti di terreno e fabbricati
rurali) , che i cittadini hanno ribattezzato “Il Pasticciaccio brutto
della Cervelletta”, è stato cancellato di fatto la possibilità
per i cittadini romani di usufruire del Parco Naturale della Cervelletta
ottenuto dopo lotta decennale e attraverso una raccolta di settemila
firme in calce ad una legge di iniziativa popolare presentata ed approvata
dalla Regione Lazio.
In
attesa di una gentile risposta in merito, si porgono i più
cordiali saluti.
Il
Direttivo del Coordinamento di cittadini e associazioni
“Uniti per la Cervelletta”
Roma li, 5 maggio
2016”