11
maggio 2016 -
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del Nodo Territoriale
Tiburtina sulla vicenda dello sgombero
dell’insediamento abusivo di via delle Messi d’Oro e della discarica
mai rimossa dopo l’azione delle ruspe: “E’ passato
un anno da quella mattina dell’11 maggio 2015 in cui polizia e ruspe
hanno sgomberato e abbattuto la cosiddetta baraccopoli di via delle
Messi d’Oro, nei pressi della stazione metro di Ponte Mammolo.
Un insediamento presente sul territorio da più di quindici
anni, nato per sopperire alla mancanza già allora di politiche
d’accoglienza degne, abitato da migranti africani, sudamericani e
ucraini.
Come molti ricorderanno, una volta demolito l’insediamento, seppellendo
anche documenti ed effetti personali sotto le macerie, l’amministrazione
ha predisposto un piano di sistemazione vergognoso,
che prevede il trasferimento solo di una parte dei rifugiati nel centro
Baobab, peraltro già al centro delle vicende di Mafia Capitale,
assiepandoli in condizioni precarie persino nel cortile della struttura.
Tutti gli altri, transitanti, non censiti ed esclusi, sono rimasti
all’addiaccio nella zona della metro, abbandonati a se stessi, senza
cibo né acqua, in condizioni igienico-sanitarie scandalose.
Non che nella baraccopoli ci fosse una situazione eccellente, ma sicuramente
migliore rispetto a un marciapiede in mezzo alla strada. Sostanzialmente,
una volta terminato il lavoro delle ruspe ed aver di fatto creato
l’emergenza, nonostante le belle parole del Municipio e dell’Assessorato
alle politiche sociali, le istituzioni se ne sono letteralmente lavate
le mani, lasciando al caso e alla solidarietà di realtà
sociali, associazioni e abitanti del quartiere la sopravvivenza degli
sgomberati.
Come se non bastasse, operatori attivi nell’insediamento hanno confermato
la presenza di amianto nella baraccopoli, sostanza mortale
che è stata polverizzata e lasciata in mezzo alle macerie senza
le minime precauzioni di sicurezza per lo smaltimento, nè alcun
avviso agli abitanti.
Ad oggi la situazione è sostanzialmente immutata. Gli sgomberati
sono stati, nel migliore dei casi, spostati come pacchi postali tra
un centro e l’altro, con conseguenti difficoltà lavorative
e di residenza; molti altri, invece, continuano a stazionare in una
sorta di limbo tra circuito d’accoglienza ed emergenza abitativa.
Per ciò che riguarda le macerie prodotte dallo sgombero, il
risultato è ancora oggi sotto gli occhi di tutti, dopo che
l’amministrazione municipale più volte ha falsamente promesso
di provvedere alla rimozione. E’ stata persino montata una
recinzione per delimitare l’area, chiaro segno di una discarica ormai
stabile! D’altronde non c’è da stupirsi, visto che,
come da noi denunciato, anche per l’installazione della nuova mega-antenna
telefonica, sempre nei pressi della stazione, la volontà e
la tutela del diritto alla salute degli abitanti non sono state minimamente
prese in considerazione…
Siamo di fronte all’ennesima operazione politico-partitica che, in
nome di presunti decoro e riqualificazione, crea disagi e degrado.
E vi sono forze politiche che incolpano di tale situazione le vittime
del meccanismo, ovvero i migranti e gli sfollati, per soffiare sul
fuoco della guerra tra poveri. Per quanto ci riguarda, ad
un anno di distanza, continuiamo a ribadire che il vero degrado sono
questo genere di manovre, attuate non per il bene della collettività
ma per gli interessi politico-economici di pochi.
MERCOLEDÌ
11 MAGGIO 2016, AD UN ANNO DI DISTANZA, ALLE ORE 11 SAREMO DAVANTI
ALL’AREA SGOMBERATA DI VIA DELLE MESSI D’ORO E ALLE 12 PORTEREMO UN
PO’ DELLA LORO RIQUALIFICAZIONE SOTTO IL MUNICIPIO
DEL PRESIDENTE SCIASCIA."
Nodo
Territoriale Tiburtina
nodotiburtina.wordpress.com
nodoterritorialetiburtina@inventati.org