19
maggio 2016 -
Una
festa a tema è quella che un raggruppamento di Associazioni
e Cittadini attivi di Colli Aniene (1) sta organizzando
per la festa del 4° Compleanno dell’Associazione L’ANFITEATRO
che si svolgerà l’11 Giugno nel parco di via Ruini a Colli
Aniene (chiamiamolo ancora così perché la bella “piazza”
non ha ancora un nome). Il
filo conduttore dell’evento sarà lo spreco di cibo
e di cose, la sovrapproduzione di rifiuti e il conseguente
aumento della povertà e dell’emarginazione. Quel giorno
avremo soprattutto voglia di festeggiare con i giochi per bambini
e adulti, ciclo pedalate, corteo di auto d’epoca, musica e karaoke,
banda musicale, artisti di strada, esibizioni sportive e tanto altro
accompagnati da tavole rotonde, monologhi e saggi su come cucinare
bene con poco. Forse non ci sarà il tempo sufficiente per sviscerare
quei temi importanti su cui è giusto riflettere attentamente
perché ne va del nostro futuro.
Sì, esatto, c’è in gioco quello che sarà il nostro
domani perché, forse non tutti ne sono al corrente, i flussi
migratori verso l’opulenta Europa sono generati dalla povertà
e dalla mancanza di cibo quando proprio le nazioni occidentali sprecano
tonnellate e tonnellate di cibo e risorse riempiendo le nostre discariche
di materiale superfluo e spesso inutile.
Iniziamo a fornire qualche pillola di informazione per aprire un dibattito
che potremo sviluppare nel corso della festa. Parlare insieme di questi
argomenti è il modo giusto per iniziare a risolverli.
Spreco
di cibo - La metà del cibo che viene prodotto
nel mondo, circa due miliardi di tonnellate, finisce nella spazzatura,
benché sia in gran parte commestibile. Il dato emerge da un
rapporto del gennaio 2013 dell’Institution of Mechanical Engineers,
associazione degli ingegneri meccanici britannici. Fra le cause di
questo spreco di massa ci sono le cattive abitudini di milioni di
persone, che non conservano i prodotti in modo adeguato. Ma anche
le date di scadenza troppo rigide apposte sugli alimenti, le promozioni
che spingono i consumatori a comprare più cibo del necessario,
i numerosi passaggi dal produttore al consumatore nelle “catene di
montaggio” dei cibi industriali. A fronte dei miliardi di tonnellate
di cibo gettato nella spazzatura, c’è un miliardo di persone
al mondo che non ha accesso a sufficienti risorse alimentari.
Produzione
rifiuti – Cinquant’anni fa l’Italia non aveva il problema
delle discariche e la popolazione non è poi cresciuta così
tanto da generare un problema così grande. Che cosa è
cambiato in mezzo secolo tale da produrre una mole di rifiuti impressionante
e ingestibile? Certamente ci sono norme più restrittive sulla
distruzione dei rifiuti che una volta venivano gestiti con più
superficialità e a danno dell’ambiente ma quello che, secondo
noi, sale sul banco degli imputati è il “packaging”
ossia gli imballaggi di cibi, cose e bevande che, spesso, non servono
a nulla se non a far pagare di più il consumatore finale. L’attenzione
che altre nazioni stanno focalizzando su questo problema non trova
riscontro in Italia dove la normativa permette alla catena di produzione
e distribuzione di comportarsi come meglio crede. Invece quello di
cui abbiamo bisogno è di minimizzare l'impiego di imballaggi,
ridurre all'essenziale quelli primari ed eliminare il sovra imballaggio
e alcune tipologie di componenti accessorie che impediscono un riciclo
ecoefficiente. Sostituire gli imballaggi non riciclabili o difficilmente
riciclabili impiegando monomateriali o materiali tra loro facilmente
separabili, promuovere l'uso di contenitori a rendere o riutilizzabili
in vetro o plastica infrangibile. Ma quello che occorre maggiormente
è ripensare il packaging in ottica di una drastica riduzione
del rifiuto avviato in discarica. Può essere fatto per legge
o attraverso una iniziativa popolare autonoma e indipendente che scelga
i prodotti in base al minor grado di produzione del rifiuto e soprattutto
acquistare solo prodotti che riportino con certezza dove deve finire
lo scarto di imballaggio. L'Università Bocconi ha condotto
uno studio che evidenzia, in sette diversi ambiti del 'food', come
l'uso di packaging "bio-based", conferibili nell'umido
grazie alla presenza di biopolimeri o di sostanze come l'amido di
mais, può prolungare in modo naturale la shelf life dei prodotti,
limitando gli sprechi alimentari e portando a una raccolta differenziata
più efficiente, in linea con le nuove direttive dell'Ue (la
risoluzione approvata dal Parlamento Europeo il 9 luglio 2015 ha introdotto
l'obbligo di raccolta differenziata della frazione organica entro
il 2020 e il divieto totale di incenerimento della stessa).
___________________
(1) Le Associazioni e Cittadini Attivi che si sono costituiti in partenariato
insieme a l’Anfiteatro sono: Vivere
a Colli Aniene, Strawberry Fields, COOP Unicoop Tirreno, Il Foro/Sogester,
Ufficio Soci Associazione Italiana Casa, Cittadini attivi di Colli
Aniene