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luglio 2016 - Questa mattina, presso la parrocchia di Santa
Bernadette Soubirous, si sono svolte le esequie di Tullio Scatena
fondatore della compagnia teatrale dei Guitti di Colli Aniene e autore
di numerose commedie brillanti. La grave malattia che lo ha portato
via aveva minato il suo fisico ma lui fino all’ultimo ha avuto un
sorriso ed una battuta per tutti convivendo con il suo personale calvario.
Siamo stati indecisi fino all’ultimo se darne notizia o meno: i funerali
di una persona sono un fatto privato e solo la famiglia può
decidere in maniera contraria. Ma lo spessore del personaggio Tullio
per questo quartiere, dal punto di vista morale e culturale, è
così elevato che sentiamo il dovere di ricordarlo con alcune
immagini ancora nitide nei nostri pensieri. Se il territorio ha perso
un suo protagonista, a me rimane un vuoto nel cuore nel posto che
prima era occupato da un vero amico di cui stimavo le brillanti idee
e la sua creatività. Ho sempre considerato troppo stretti i
palcoscenici di periferia per le sue commedie che meritavano, di certo,
un successo maggiore e una più giusta popolarità. Invece,
l’amico Tullio faticava a trovare platee in cui esibirsi in questo
quartiere, che non brilla per luoghi dove esibire arte e cultura ma,
chi lo conosceva, lo apprezzava e le sue esibizioni non andavano mai
deserte. Riusciva a strappare un sorriso a tutti con le sue battute
argute e taglienti che portavano lo spettatore a riflettere sui piccoli/grandi
drammi della vita. La creatività di questo autore rendeva i
testi sempre imprevedibili con l’unico obiettivo di regalare buonumore
agli spettatori. Un “sorriso amaro” come lo avevo definito io in sede
di presentazione dei suoi lavori, perché Tullio riteneva che
la civiltà cosiddetta “moderna” avesse perso del tutto il senso
di umanità ed altruismo che aveva quando tutti eravamo più
poveri.
Vogliamo ricordare alcuni dei lavori più importanti di questo
commediografo sperando che questo patrimonio culturale non si disperda
al vento: "Herp!”, “Tutti sul tetto”, “Uno spicchio di Paradiso”,
“C’è scappato er morto", “Caro Babbo Natale”, “È
robba da matti”.
Ciao Tullio!