Ci ha lasciato Tullio Scatena dei Guitti di Colli Aniene

9 luglio 2016 - Questa mattina, presso la parrocchia di Santa Bernadette Soubirous, si sono svolte le esequie di Tullio Scatena fondatore della compagnia teatrale dei Guitti di Colli Aniene e autore di numerose commedie brillanti. La grave malattia che lo ha portato via aveva minato il suo fisico ma lui fino all’ultimo ha avuto un sorriso ed una battuta per tutti convivendo con il suo personale calvario. Siamo stati indecisi fino all’ultimo se darne notizia o meno: i funerali di una persona sono un fatto privato e solo la famiglia può decidere in maniera contraria. Ma lo spessore del personaggio Tullio per questo quartiere, dal punto di vista morale e culturale, è così elevato che sentiamo il dovere di ricordarlo con alcune immagini ancora nitide nei nostri pensieri. Se il territorio ha perso un suo protagonista, a me rimane un vuoto nel cuore nel posto che prima era occupato da un vero amico di cui stimavo le brillanti idee e la sua creatività. Ho sempre considerato troppo stretti i palcoscenici di periferia per le sue commedie che meritavano, di certo, un successo maggiore e una più giusta popolarità. Invece, l’amico Tullio faticava a trovare platee in cui esibirsi in questo quartiere, che non brilla per luoghi dove esibire arte e cultura ma, chi lo conosceva, lo apprezzava e le sue esibizioni non andavano mai deserte. Riusciva a strappare un sorriso a tutti con le sue battute argute e taglienti che portavano lo spettatore a riflettere sui piccoli/grandi drammi della vita. La creatività di questo autore rendeva i testi sempre imprevedibili con l’unico obiettivo di regalare buonumore agli spettatori. Un “sorriso amaro” come lo avevo definito io in sede di presentazione dei suoi lavori, perché Tullio riteneva che la civiltà cosiddetta “moderna” avesse perso del tutto il senso di umanità ed altruismo che aveva quando tutti eravamo più poveri.
Vogliamo ricordare alcuni dei lavori più importanti di questo commediografo sperando che questo patrimonio culturale non si disperda al vento: "Herp!”, “Tutti sul tetto”, “Uno spicchio di Paradiso”, “C’è scappato er morto", “Caro Babbo Natale”, “È robba da matti”.
Ciao Tullio!

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Commenti

9 luglio 2016 - Un affettuoso abbraccio a Tullio, un uomo brillante, schietto, capace sempre di regalare un sorriso, anche quando stava male. Incontrarlo in ascensore era sempre un momento per condividere una risata (a volte amara) sui vari temi della vita e della nostra società. Ciao Tullio! (Stefano D.G.)