Raccolta rifiuti – “Un sistema fallimentare che deve essere cambiato”, sostiene la neo Sindaco Raggi

12 luglio 2016 - Proseguono le emergenze che il neo Sindaco Virginia Raggi deve affrontare nei primi giorni del suo mandato: ieri, accompagnata dall’assessore alla Sostenibilità ambientale Paola Muraro, si è recata all'impianto Tmb di Rocca Cencia per un sopralluogo. "Condizioni di lavoro pessime, fa caldissimo, sono senza parole". Lo ha detto la sindaca Raggi durante il sopralluogo in diretta sul suo profilo Facebook. "E' un sistema fallimentare che deve essere cambiato - ha proseguito la prima cittadina - abbiamo visto come viene selezionata la spazzatura, gli stessi operatori ci dicono che è un impianto inutile".
Dopo le ripetute segnalazioni dei cittadini che attraverso filmati avevano ripreso topi e cinghiali accanto ai contenitori per la raccolta dei rifiuti, la Raggi aveva voluto verificare di persona la situazione a Tor Bella Monaca dove alcuni bambini avevano ripreso in un video numerosi topi stazionare accanto ai raccoglitori della spazzatura del quartiere. Dopo un primo intervento di pulizia da parte dell’Ama ora si provvederà alla completa bonifica e derattizzazione dell’area. Un’operazione destinata ad avere continuità nel tempo.
Ringrazio i ragazzi di Tor Bella Monaca per la segnalazione – ha postato la sindaca su Facebook – il cambiamento comincia dalla collaborazione tra cittadini e istituzioni”. Conseguente l’invito a inviare segnalazioni di degrado anche via Twitter utilizzando l’hashtag #RomaPulita.
Le verifiche sul territorio continueranno e procederanno di pari passo con i report quotidiani e settimanali inviati dall’Ama su richiesta dell’amministrazione. Lo stesso piano di pulizia straordinaria avviato nei giorni scorsi sarà sottoposto a costanti controlli.
Allo studio anche sistemi di videosorveglianza e la collocazione nelle aree più complesse di controllori per multare chi sporca la città e nello specifico chi non rispetta il corretto conferimento dei rifiuti domestici e di quelli delle utenze commerciali. A questo riguardo, pur essendo d’accordo nel merito, auspichiamo solo che non si spari nel mucchio, come nel caso delle indigeste multe collettive profuse a gettito continuo dall’AMA, che colpiscono tutti senza individuare il vero colpevole. Almeno, questa volta, abbiamo ravvisato nelle intenzioni del Sindaco di colpire AMA per i suoi disservizi: noi lo andiamo predicando da un paio d’anni e riteniamo che sia giunta l’ora di farlo realmente e non solo a parole. Dobbiamo altresì sottolineare che questa presunta intenzione di multare i dirigenti AMA è prima apparsa sul sito di Roma Capitale per poi sparire qualche ora dopo.
Concordiamo “sul sistema fallimentare che deve essere cambiato”. Occorre, secondo noi, partire dall’analisi di quanto è successo negli ultimi trent’anni in questa città: la produzione di rifiuti è lievitata ad un livello insostenibile per una città e una nazione. Chi ha qualche anno più degli altri ricorda come negli anni ‘settanta era sufficiente un addetto alla raccolta rifiuti e un sacco di iuta per raccogliere in pochi minuti tutti i rifiuti prodotti da un palazzo che erano di un volume molto minore all’attuale. Ripartire da qui e da poche altre azioni per riportare tutto alla normalità. Noi suggeriamo:
1) Consistente diminuzione del packaging per il cibo per il quale spesso si abusa in contenitori di polistirolo
2) Utilizzo di etichette che riportino esattamente e senza generare alcun dubbio dove va gettato il rifiuto prodotto
3) Semplificazione della ripartizione dei rifiuti eliminando ripartizioni incomprensibili per le quali si chiede di gettare i piatti di plastica nel contenitore della plastica e le posate di plastica nel contenitore dell’indifferenziato
4) Formazione ripetuta nei quartieri attraverso il dialogo con i cittadini e non lo scontro attraverso sistemi sanzionatori collettivi
5) Sperimentazione di nuove tecnologie atte a pesare il rifiuto prodotto e ad individuare la corretta ripartizione

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