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agosto 2016 - Abbiamo atteso con pazienza un segnale di cambiamento
che, con il limitato tempo a disposizione, non è ancora arrivato
ma quello che ci risulta strano e che non capiamo è che dei
problemi del territorio non si parla affatto. Quando non comprendiamo
le situazioni, ci assale un sospetto, che vogliamo subito rimuovere
senza perdere inutilmente tempo, per questo chiediamo: “…questa
Giunta conosce bene il territorio che deve amministrare?”.
Per capirlo, l’unico modo è andare direttamente alla fonte,
in questo caso il Presidente del IV Municipio Roberta Della Casa,
perché vogliamo mettere a disposizione la nostra esperienza
e al tempo stesso auspicare fatti concreti. Diamo massima fiducia
a tutti ma ci piace essere informati, per questo motivo abbiamo scritto
una lettera “aperta” al Presidente del IV Municipio:
“Buongiorno,
la presente è solo per informarla sulla situazione del territorio
in merito a diversi aspetti critici che andrebbero affrontati con
una certa tempestività in base alle risorse disponibili o da
reperire con urgenza. Forse, per fare questo, sarebbe stata sufficiente
una cartolina con alcune immagini esplicative di uno stato del territorio
prossimo all’abbandono in cui la manutenzione e gli investimenti sono
pressoché scomparsi. Se non ci fosse l’impegno diretto dei
cittadini che, oltre a pagare tasse salatissime a tutti i livelli
di Comune, Regione, Stato, si impegnano nella cura diretta del proprio
ambiente, la situazione sarebbe al limite del collasso.
A nome e in rappresentanza dell’Associazione Culturale che presiedo,
le redigo un breve riepilogo di alcune urgenze da affrontare ASAP
come usano dire i nostri cugini di origine anglosassone (As Soon As
Possible ovvero al più presto, appena possibile):
EDIFICI SCOLASTICI – L’edilizia scolastica di questo
quartiere, realizzata in economia tra gli anni ’80 e ’90, che qualche
burocrate ha definito “scellerata”, ha mostrato tutti
i suoi limiti e necessita di interventi urgenti di messa in sicurezza.
Sulla scuola elementare Balabanoff abbiamo speso “fiumi di parole”
senza che sia stato mai messo in atto un intervento risolutivo. Basta
guardare le immagini per rendersene conto. Purtroppo, non è
il solo caso: nel quartiere dove ci sono nidi di infanzia e scuole
materne che, se sottoposte ad un serio controllo, dovrebbero essere
chiuse seduta stante per problemi di sicurezza dei bambini. Non voglio
dilungarmi sull’argomento ma, se vuole, le propongo una visita congiunta
presso alcune di queste scuole. Per ulteriori informazioni sul nostro
sito web, www.collianiene.org
, abbiamo pubblicato un ampio dossier.
STRADE e MARCIAPIEDI – Pressoché nulla la
manutenzione effettuata sui marciapiedi di Colli Aniene dalla sua
fondazione risalente a oltre 40 anni. Spesso, la superficie asfaltata
rappresenta un’autentica trappola per i passanti con il rischio continuo
di cadute e distorsioni. Ci sono stati già diversi casi di
persone che a causa del manto degradato hanno perso l’equilibrio riportando
fratture e altre lesioni. La situazione delle strade è ancora
peggiore con l’asfalto che si sgretola in diversi punti e voragini
che si aprono all’improvviso.
VERDE PUBBLICO – A parte le zone affidate ai cittadini
il resto è pressoché in stato di abbandono. Gli sfalci
dell’erba vengono effettuati solo su pressione dei cittadini, gli
arredi urbani stanno velocemente scomparendo per la vetustà
degli stessi mai rimpiazzati, alcune aree ludiche sono state rimosse
per motivi di sicurezza e mai ripristinate. L’illuminazione di alcuni
parchi è pressoché scomparsa perché gli impianti
non sono mai stati presi in carico da ACEA. A riguardo è paradossale
la situazione del parco Baden Powell dove l’impianto fotovoltaico
realizzato nell’anno 2002 con tecnologia ecologica sperimentale e
finanziato con il denaro pubblico attraverso un progetto della giunta
Veltroni, udite bene, non è in carico al Patrimonio di Roma
Capitale e quindi non rientra nella responsabilità di alcun
ente. Per questo è finito in uno stato di degrado che ne ha
compromesso seriamente l’efficienza lasciando al buio l’area a ridosso
di due scuole. Situazione analoga nel parco Tozzetti dove l’impianto
di illuminazione è pressoché inesistente per il degrado
e i furti di rame. Le alberature di tutto il territorio andrebbero
seriamente controllate perché al primo soffio di vento cadono
giù mettendo a rischio le persone e le automobili. Diversi
alberi sono caduti all’interno dei cortili delle scuole che solo per
fortuna erano deserte al momento del crollo.
ILLUMINAZIONE PUBBLICA – Diverse le carenze in merito
più volte segnalate a Municipio e Comune in seguito ai quali
sono stati fatti sopralluoghi nel quartiere con i tecnici ACEA senza
che sia mai stata approntata una soluzione. Le necessità più
urgenti sono l’illuminazione dei due attraversamenti pedonali di viale
Franceschini all’altezza della Coop, l’illuminazione del corridoio
di servitù della scuola Balabanoff (quello posto tra gli edifici
delle elementari e medie), la riparazione dei già citati impianti
dei parchi Baden Powell e Tozzetti, l’Illuminazione dell’area Gazebo
di via Ruini e il potenziamento dell’illuminazione di alcune strade.
ROGHI TOSSICI ALLA DIOSSINA – Da un sondaggio sui
social network del 2014 è il problema più avvertito
nel quartiere e basterebbero le immagini da sole per dare una valutazione
reale del problema. Un grave illecito che la popolazione non sopporta
più per i gravi danni che possono causare agli organi respiratori
di grandi e piccini. Cosa si nasconde dietro i fumi neri che si alzano
puntualmente nei cieli di Roma Est? I cittadini si chiedono i motivi
per i quali questo fenomeno non viene adeguatamente perseguito dalle
Forze dell’Ordine e dalle Istituzioni colpendo alla fonte la ricettazione
e il reato di smaltimento illecito di rifiuti speciali.
SCARSA SICUREZZA - I cittadini di Colli Aniene sono
sempre più preoccupati dopo i ripetuti episodi di criminalità
e vandalismo nel quartiere. Rapine ai danni di esercenti e malcapitati
passanti, roghi dolosi alle automobili, appartamenti svaligiati e
danneggiamenti alle auto in sosta sono fatti frequenti. Singoli cittadini
e condomini cercano di difendersi come possono, con l’istallazione
di impianti di sicurezza e altri correttivi che, pur non garantendo
la difesa dei propri averi, ha comunque un costo elevato per le tasche
di tanti abitanti di Colli Aniene.
Purtroppo
non è possibile riassumere tutte le questioni in poche parole,
abbiamo evidenziato quelle più sentite dalla popolazione in
questo momento ma ce ne sono altre che avrebbero bisogno di attenzione:
il Depuratore Roma Est che a periodi alterni “ammorba il quartiere”,
l’eccessivo inquinamento da polveri sottili lungo le direttrici A24
e viale Togliatti, l’alto inquinamento acustico lungo viale Togliatti,
l’alta velocità dei veicoli che percorrono i grossi viali di
Colli Aniene ignorando strisce pedonali, semafori e altri segnalatori
(manca qualsiasi tipo di dissuasori e controlli atti a frenare gli
eccessi), l’assoluta mancanza di presidio fisso del quartiere da parte
della polizia locale consente il parcheggio selvaggio in molti punti
del quartiere, la mancanza pressoché totale di Centri culturali
e centri di aggregazione, scarsi investimenti per la tutela dell’area
storico-naturalistica della Cervelletta, la presenza di un grosso
elettrodotto, che taglia diagonalmente il quartiere e che rappresenta
una fonte di inquinamento elettromagnetico, segnaletica orizzontale
e verticale obsoleta e mancante.
È
su questi aspetti lasciati in eredità dalle Giunte che l’hanno
preceduta che giudicheremo il suo mandato. Sarebbe sufficiente risolverne
almeno un paio in via definitiva per fare molto meglio di chi questa
situazione l’ha lasciata andare nel degrado senza fare nulla di concreto.
Da parte nostra la incalzeremo su queste questioni mettendole a disposizione
tutto il nostro contributo di conoscenza del territorio e delle sue
criticità. Se vorrà ascoltarci saremo disponibili ad
incontrarla, a conoscerla e a collaborare con lei, fermo restando
che, attraverso il nostro sito, continueremo ad essere la “voce
del territorio” per difenderlo con tutte le nostre forze
perché lo amiamo e vogliamo conservarlo come un “giardino
felice” di questa città.
Cordiali saluti. Antonio Barcella - Presidente Associazione Culturale
Vivere a Colli Aniene”.