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settembre 2016 - Tra le tante cose che non comprendo della
politica sono i “privilegi” della cosiddetta casta.
Prendiamo come esempio le ferie: un lavoratore appena assunto da una
fabbrica, da un ente o da qualsiasi datore di lavoro matura i suoi
diritti alle ferie progressivamente e solo un anno dopo il suo impiego
potrà godersi circa un mese di vacanze. Per gli eletti delle
amministrazioni locali il discorso cambia completamente e tutti abbiamo
potuto costatare come, a poco più di un mese dall’insediamento,
siano andati quasi tutti in villeggiatura lasciando sospesi tutti
i problemi del territorio. Fermo restando che è un loro diritto
(leggasi privilegio), motivi di opportunità avrebbero consigliato
di rimandare le vacanze ad un altro periodo almeno per avere il tempo
di studiare come affrontare le questioni più urgenti in maniera
concreta e risolutiva.
Va bene, quel che è fatto è fatto! Ora mettiamo da parte
la polemica e una volta per tutte iniziamo a lavorare sul territorio.
Ricominciamo dalla lettera aperta inviata dalla nostra associazione
alla Presidente del IV Municipio che attende ancora una risposta.
Cominciamo a pensare che questo quartiere non rientri nella gestione
delle emergenze di questa nuova giunta. Per essere più esplicativo
faccio un esempio: per una ringhiera
divelta su un passaggio pedonale di Largo Beltramelli il municipio
è intervenuto in poche ore sotto la pressione di un Comitato
molto presente sul territorio. La stessa efficienza non è stata
usata per rimuovere le macerie
di un muro e relativa ringhiera crollati da oltre un anno su un
passaggio per invalidi lungo viale Sacco e Vanzetti. Carrozzine, passeggini
e pedoni sono costretti a fare un largo giro in attesa che il Municipio
“si decida” ad intervenire.
Due pesi e due misure che i residenti non comprendono così
come non si giustifica il silenzio sulle altre segnalazioni che arrivano
dal quartiere. Vediamo ad esempio il caso emblematico della Cervelletta,
cavallo di battaglia del Movimento Cinquestelle prima delle elezioni,
e sparito completamente dopo la tornata elettorale fino al punto da
bocciare un Ordine del Giorno su questo bene della comunità
senza fornire alcuna giustificazione di sorta.
Ribadiamo che in questo quartiere ci sono emergenze che non possono
aspettare a cominciare dalla ristrutturazione
della scuola elementare Balabanoff, dal controllo delle alberature
di viali e parchi, dai fumi tossici provenienti dagli insediamenti
rom, dalla manutenzione di strade e marciapiedi e dal potenziamento
dell’illuminazione pubblica in alcuni punti del quartiere già
segnalati ripetutamente.
Cari signori, la ricreazione è
finita!