Due segnalazioni al Municipio di situazioni pericolose sono andate a buon fine

16 settembre 2016 - Circa una settimana fa abbiamo segnalato al IV Municipio due situazioni di potenziale pericolo per la popolazione: un palo di illuminazione della pista di pattinaggio del parco Auspicio (via Togni) corroso alla base che poteva cadere da un momento all’altro e una fuoriuscita di acqua che invadeva la carreggiata su viale Franceschini. Ebbene entrambi i nostri suggerimenti sono stati presi in considerazione dagli uffici tecnici competenti e sono stati risolti o sono al momento in via di soluzione. Il palo di illuminazione pericoloso è stato già rimosso e una squadra di intervento ACEA sta lavorando questa mattina, nonostante la pioggia, per rimuovere la perdita di acqua in viale Franceschini. Il primo problema era stato segnalato, oltre che dalla nostra associazione Vivere a Colli Aniene, anche dal Consigliere Municipale Nicolò Corrado che ci aveva preceduto di qualche giorno.
Certamente è un segnale positivo ma è ancora troppo presto per esultare. Sono ancora molte le situazioni critiche non risolte nel nostro quartiere a cominciare dal muro crollato sul passaggio di invalidi in viale Sacco e Vanzetti, dove l’assessore ai lavori pubblici del IV Municipio Alessandro Pirrone ha preso l’impegno di intervenire al più presto, per continuare con l’annoso e astioso problema della messa in sicurezza della scuola elementare Balabanoff, per proseguire con lo sfalcio necessario ad erbacce e sterpi delle rotatorie del quartiere che a causa della scarsa visibilità creano situazioni di pericolo, per finire con la qualità dei lavori stradali non sottoposti ad un serio controllo.
In un momento in cui la periferia di questa città è stata sottoposta ad un massacro istituzionale e ad un assenza totale, sono piccoli segnali di positività. La situazione di abbandono del tiburtino non è molto diversa dagli altri quartieri della cinta più esterna della città. Ieri percorrendo viale dei Romanisti, nel VI Municipio, ho provato un senso di disgusto per chi ha ridotto quella strada in una situazione oscena di buche, voragini e manto dissestato che non andrebbe utilizzata neanche sulla groppa di un mulo. Anziché mettere mano alla manutenzione della strada hanno pensato bene di abbassare il limite a 30 chilometri orari pensando così di lavarsi le coscienze se dovesse accadere qualche malaugurato incidente.
Per ora accontentiamoci del piccolo risultato raggiunto nel nostro quartiere e cogliamolo come un possibile segno di cambiamento ma rimaniamo vigili e critici per le tantissime cose ancora da fare, eredi di un passato che ha messo all’ultimo posto la periferia romana.

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