Via Cupa, ammassati oltre 500 immigrati

19 settembre 2016 - Via Cupa torna a far sentire la propria voce e lo fa attraverso un duro comunicato che denuncia lo stato di abbandono della zona intorno alla stazione Tiburtina, occupata da oltre 500 immigrati cosiddetti "transitanti" che sperano di ricongiungersi a parenti ed amici in altre nazioni europee, e annuncia un’azione legale contro il Comune di Roma. Non vogliamo prendere posizione in questa vicenda in cui l’inerzia delle istituzioni lede i diritti dei cittadini senza risolvere o affrontare quelli degli immigrati. Lasciamo spazio al solo comunicato senza ulteriori commenti: «Nella notte tra venerdì e sabato sono stati oltre 500 gli immigrati contati dai residenti in Via Cupa. “Gli attivisti capendo che hanno ormai licenza di fare qualsiasi cosa hanno “occupato” nuovamente l’ex centro Baobab che gestivano in precedenza insieme al noto Salvatore Buzzi, la parola occupato la scriviamo tra virgolette visto che stranamente gli attivisti sono in possesso delle chiavi del centro. Le chiavi dallo sgombero avvenuto lo scorso anno erano in possesso del Comune di Roma nonostante la sentenza del Tar che lo intimava a riconsegnarle ai legittimi proprietari, qualcuno dal Comune deve spiegare come hanno fatto queste chiavi a finire in mano agli attivisti, confidiamo che sia solo una casualità e che non ci sia una complicità istituzionale in questa occupazione, sarebbe un fatto troppo grave di cui dovrebbe rispondere la Sindaca Raggi. Di sera in sera vediamo il numero dei migranti crescere, se continuano di questo passo a breve torneranno ad essere oltre mille con situazioni simili a quelli dello scorso anno quando sfondarono quota millecinquecento. Nei giorni scorsi infatti, saltato il tavolo di trattativa con il Comune di Roma per ottenere un immobile in concessione, gli attivisti di Baobab hanno annunciato che avrebbero ammassato in Via Cupa numeri ingestibili di migranti, una minaccia che stanno mettendo in pratica grazie alla loro rete che gestisce il traffico umano fin dall’Eritrea sulla pelle di cittadini e imprenditori della zona. Il presidio della Questura di Roma che era fisso in Via Cupa si è spostato su Via Tiburtina dal lato del campo rom, lontano da palazzi e attività imprenditoriali, il fetore che arriva da Via Cupa è troppo anche per loro. I cittadini sono ormai completamente abbandonati. Quando piove i migranti si riparano sotto alle palazzine non consentendo ai cittadini di uscire per portare i figli a scuola e di recarsi a lavoro. Le risse tra migranti sono sempre più frequenti. Le attività imprenditoriali hanno già iniziato a trasferirsi lontano dalla zona non potendo più lavorare. La Prefettura intervenga con uno sgombero prima che sia troppo tardi e chi sta rovinando la vita ai residenti con il traffico di migranti venga immediatamente consegnato alla giustizia. Come cittadini stiamo avviando un’azione legale di risarcimento danni verso il Comune e stiamo valutando ogni azione legale anche nei confronti di quelle istituzioni che nonostante le denunce, gli esposti e le numerose richieste ufficiali di intervento non hanno agito. Nei prossimi giorni intraprenderemo azioni di grande risonanza mediatica per chiedere una soluzione definitiva a questa questione.» Questa la nota del Comitato Cittadini Stazione Tiburtina.

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