Strade e cantieri del tiburtino: una situazione di disagio che non accenna a risolversi

20 settembre 2016 - A fare da contraltare a qualche timido segnale di risveglio per gli interventi necessari al territorio, permangono una serie di grandi problemi che tardano ad essere affrontati e risolti. Tra questi, forse il più importante, è la mobilità dei cittadini del tiburtino che tra strade distrutte e cantieri interminabili affrontano ogni giorno la propria odissea quotidiana per uscire dalle insidie di un gigantesco labirinto da far invidia a quello mitologico di Dedalo. Ogni giorno, sulle strade dei nostri quartieri c’è una trappola nuova o una variazione che provoca nuovi disagi lungo gli annosi e interminabili cantieri di questo Municipio.
Se andate sul sito di Roma Capitale al link “Lavori pubblici in corso di esecuzione” trovate una pagina completamente vuota ma la situazione è esattamente all’opposto: Roma è piena di cantieri che non hanno mai fine.
Ad esempio sulla via Tiburtina, una delle più importanti vie consolari, esistono cantieri aperti, ormai da più di cinque anni che continuano ad assillare gli utenti della mobilità. Sono due le tipologie di opere che da tempo interessano la strada: la costruzione del collettore fognario nel tratto compreso tra Pietralata e la stazione Tiburtina (ultimamente sono stati aperti nuovi cantieri sulle vie laterali prima che sia stato completato il cantiere principale) e i lavori di raddoppio della via Tiburtina che attualmente investono la zona da Ponte Mammolo a Settecamini. L’unico risultato certo è il traffico sempre presente nelle due direzioni e continui ingorghi in caso di maltempo e nelle ore di punta. Questa mattina sulla via tiburtina, per fare poche centinaia di metri in direzione del bivio di Casal de Pazzi, si impiegava quasi mezz’ora. Una situazione insostenibile diventata ormai quasi quotidianeità ma alla quale gli automobilisti non si rassegnano. Questa mattina un post nel gruppo di Ponte Mammolo riportava: “Quasi 20 minuti per fare 300 mt mi sembra un crimine”.
La zona più colpita dai cantieri è tra via Cave di Pietralata a via dei Durantini dove molte strada sono in sofferenza per i vari cantieri aperti dello SDO e del collettore fognario. A tal proposito è nato un Comitato di iniziativa popolare “Difendiamo via Tiburtina” su iniziativa dei residenti che intende intraprendere tutte le azioni necessarie per mettere fine agli insopportabili disagi. Alle ripetute richieste di chiarimento sulla fine di questo calvario l’assessore ai Lavori Pubblici del IV Municipio Alessandro Pirrone ha indicato la data di marzo 2017. Sarà riaperta la corsia centrale, si avranno tre corsie per ogni senso di marcia e sarà possibile attraversare la Tiburtina solo dove saranno predisposti gli impianti semaforici.
Non certo migliore la situazione di via di Pietralata, rimasta chiusa circa due settimane per un incendio che aveva messo in pericolo le alberature nel tratto tra via Durantini e via Ramiro Fabiani. A questo primo inconveniente è seguito (ora risolto) un nuovo disagio, rappresentato dal senso unico alternato per l’apertura di una voragine che ha provocato le ire di chi è costretto a percorrere quel tratto di strada per raggiungere il proprio luogo di lavoro.
Nel nostro piccolo anche a Colli Aniene abbiamo un cantiere che procede a passo di lumaca e da circa tre settimane siamo costretti a percorrere viale Franceschini su una carreggiata ristretta. Per di più, sono già alcuni giorni che non ferve attività sul cantiere e ce ne domandiamo i motivi. L’occupazione di suolo pubblico anche per opere di manutenzione dovrebbe avere una validità limitata e non dovrebbe provocare fastidi oltre il consentito. Molte persone si sono lamentate della qualità del manto stradale in via di realizzazione in questa tratta di strada e l’assessore ai Lavori Pubblici del IV Municipio si è impegnato per far eseguire un controllo di qualità.

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