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settembre 2016 - L’Assessore all’Ambiente Alessandro Pirrone
del IV Municipio, abitualmente, non usa rispondere alle richieste
ufficiali di Associazioni e cittadini ma usa i Social Network per
fare arrivare i suoi messaggi. Quindi dobbiamo prendere come “ufficiale”
questa dichiarazione messa a commento di un post di un cittadino di
Colli Aniene che si lamentava dell’erba altissima nelle rotatorie.
Riportiamo integralmente la risposta dell’assessore Pirrone che prendiamo
come una fotografia dello stato attuale ma che non deve rappresentare
una giustificazione o un alibi per chi è stato eletto per risolvere
i problemi di questo territorio. Per Colli Aniene la cura
del verde pubblico rappresenta un banco di prova
importante e improrogabile. Non vogliamo credere che siamo
passati da un Presidente dalle perenni “casse vuote” ad un assessore
tuttofare che ci illustra ciò che ha trovato. I cittadini vogliono
soluzioni e progetti per il futuro. Vogliamo credere
che si stia realmente lavorando per un reale cambiamento.
Non ci piace soprattutto l’invito a tagliare da soli l’erba delle
rotatorie perché questo quartiere ha già dimostrato
che “da solo” si prende cura di gran parte del verde pubblico pagando
una nuova “tassa ai disservizi”. Proseguendo in questo
modo presto ci chiederanno di cambiare le lampadine dei semafori,
tappare le buche dell’asfalto e dirigere il traffico.
“Alcuni
cittadini giustamente - ha dichiarato l'Assessore Pirrone
- si lamentano dell'erba alta nelle scuole, dell'erba alta nei giardini,
delle rotatorie fatte giungla, degli alberi pericolosi, della generale
incuria del verde.
Hanno ragione: sono il primo a lamentarsi, ma anche il primo a dover
risolvere, assieme ad altri 15 Assessori, che diventiamo 16 con Paola
al Comune.
E allora mi dico che il servizio giardini sta correndo tutti i giorni
ovunque, erano 1200 e sono rimasti in 100 circa, per tutta Roma.
Noi al IV siamo stati il primo municipio ad essere servito nello sfalcio
erba nelle scuole - con operatori provenienti da tutta Roma - perché
già pronti con elenco scuole maggiormente critiche, e il tempo
non è stato sufficiente per finire, perché ci sono altri
14 municipi in coda.
A breve un bando ci permetterà di avere altri operatori (una
ditta, altri soldi) a cui dovremmo far fare le rifiniture nelle scuole
non servite, poi inizieremo con le rotatorie e i giardini.
Il maltempo si mette di traverso e abbiamo circa 30000 alberi a fine
vita che creano pericolo, quasi tutti pini piantati negli anni 20,
la cui vita e' di circa 100 anni: quindi ci siamo, vanno tutti gradualmente
estirpati e sostituiti.
Lo vediamo tutti i giorni il pericolo, e non dobbiamo sorprenderci
se giardinieri professionisti tagliano di netto alberi lasciando tronchi
mozzati. Quelli non sono recuperabili, perché colpiti da funghi
o pieni di formiche oppure a fine vita.
Il tronco monco viene lasciato per essere visto ed essere sicuri che
nessuno si faccia male.
L'ottimo sarebbe sradicarli totalmente e piantarne un altro immediatamente:
ci arriveremo.
Ma dobbiamo avere fiducia nei nostri giardinieri.
Io darei loro una medaglia; a questi 100 uomini che rispondono al
telefono e non dicono mai di no!
Se i CdQ o i gruppi o associazioni organizzano sfalci e pulizie dove
c'è bisogno, in attesa di interventi specifici, facciamo in
modo di far intervenire AMA per la raccolta delle ramaglie.
Stiamo facendo il possibile per pianificare gli interventi, laddove
non c'è mai stato alcuno che lo abbia fatto, se non per accontentare
il portafoglio clienti di qualche politico, che ha magistralmente
inventato giardini o creato aree poi abbandonate qua e là senza
alcuna autorità per farlo, con la compiacenza di qualche dirigente
alienatosi in qualche modo.
Venite a vedere le carte, e aiutiamo i giardinieri di Roma, magari
soltanto fidandoci e supportandoli in una delle professioni più
belle del mondo, la cura della natura.”