Assessore Pirrone - La cura dei giardini e delle alberature lasciata a soli 100 uomini in tutta Roma

23 settembre 2016 - L’Assessore all’Ambiente Alessandro Pirrone del IV Municipio, abitualmente, non usa rispondere alle richieste ufficiali di Associazioni e cittadini ma usa i Social Network per fare arrivare i suoi messaggi. Quindi dobbiamo prendere come “ufficiale” questa dichiarazione messa a commento di un post di un cittadino di Colli Aniene che si lamentava dell’erba altissima nelle rotatorie. Riportiamo integralmente la risposta dell’assessore Pirrone che prendiamo come una fotografia dello stato attuale ma che non deve rappresentare una giustificazione o un alibi per chi è stato eletto per risolvere i problemi di questo territorio. Per Colli Aniene la cura del verde pubblico rappresenta un banco di prova importante e improrogabile. Non vogliamo credere che siamo passati da un Presidente dalle perenni “casse vuote” ad un assessore tuttofare che ci illustra ciò che ha trovato. I cittadini vogliono soluzioni e progetti per il futuro. Vogliamo credere che si stia realmente lavorando per un reale cambiamento. Non ci piace soprattutto l’invito a tagliare da soli l’erba delle rotatorie perché questo quartiere ha già dimostrato che “da solo” si prende cura di gran parte del verde pubblico pagando una nuova “tassa ai disservizi”. Proseguendo in questo modo presto ci chiederanno di cambiare le lampadine dei semafori, tappare le buche dell’asfalto e dirigere il traffico.

Alcuni cittadini giustamente - ha dichiarato l'Assessore Pirrone - si lamentano dell'erba alta nelle scuole, dell'erba alta nei giardini, delle rotatorie fatte giungla, degli alberi pericolosi, della generale incuria del verde.
Hanno ragione: sono il primo a lamentarsi, ma anche il primo a dover risolvere, assieme ad altri 15 Assessori, che diventiamo 16 con Paola al Comune.
E allora mi dico che il servizio giardini sta correndo tutti i giorni ovunque, erano 1200 e sono rimasti in 100 circa, per tutta Roma.
Noi al IV siamo stati il primo municipio ad essere servito nello sfalcio erba nelle scuole - con operatori provenienti da tutta Roma - perché già pronti con elenco scuole maggiormente critiche, e il tempo non è stato sufficiente per finire, perché ci sono altri 14 municipi in coda.
A breve un bando ci permetterà di avere altri operatori (una ditta, altri soldi) a cui dovremmo far fare le rifiniture nelle scuole non servite, poi inizieremo con le rotatorie e i giardini.
Il maltempo si mette di traverso e abbiamo circa 30000 alberi a fine vita che creano pericolo, quasi tutti pini piantati negli anni 20, la cui vita e' di circa 100 anni: quindi ci siamo, vanno tutti gradualmente estirpati e sostituiti.
Lo vediamo tutti i giorni il pericolo, e non dobbiamo sorprenderci se giardinieri professionisti tagliano di netto alberi lasciando tronchi mozzati. Quelli non sono recuperabili, perché colpiti da funghi o pieni di formiche oppure a fine vita.
Il tronco monco viene lasciato per essere visto ed essere sicuri che nessuno si faccia male.
L'ottimo sarebbe sradicarli totalmente e piantarne un altro immediatamente: ci arriveremo.
Ma dobbiamo avere fiducia nei nostri giardinieri.
Io darei loro una medaglia; a questi 100 uomini che rispondono al telefono e non dicono mai di no!
Se i CdQ o i gruppi o associazioni organizzano sfalci e pulizie dove c'è bisogno, in attesa di interventi specifici, facciamo in modo di far intervenire AMA per la raccolta delle ramaglie.
Stiamo facendo il possibile per pianificare gli interventi, laddove non c'è mai stato alcuno che lo abbia fatto, se non per accontentare il portafoglio clienti di qualche politico, che ha magistralmente inventato giardini o creato aree poi abbandonate qua e là senza alcuna autorità per farlo, con la compiacenza di qualche dirigente alienatosi in qualche modo.
Venite a vedere le carte, e aiutiamo i giardinieri di Roma, magari soltanto fidandoci e supportandoli in una delle professioni più belle del mondo, la cura della natura.

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