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settembre 2016 - 26 settembre 2016 - Il primo impegno concreto
per la raccolta firme dell’iniziativa i Luoghi
del cuore del FAI, promosso dal Coordinamento di cittadini e associazioni
“Uniti
per la Cervelletta” nell’ambito della manifestazione "L’Arte
nel Portico", è stato un piccolo successo e oltre 500
persone si sono unite a chi ha già firmato sul web. Un risultato
che è solo un punto di partenza ma che esprime con forza la
volontà del territorio di strappare il Casale della Cervelletta
al suo stato di abbandono e restituirlo alla comunità del tiburtino
e di tutta la città di Roma. Un segnale inviato alla nostra
amministrazione di prossimità, il IV Municipio, dove la neo
Presidente Roberta Della Casa continua a tergiversare nel dare risposte
serie ad una questione che è stata un cavallo di battaglia
del Movimento Cinquestelle nella passata consiliatura e sulla quale
la stessa presidente aveva preso impegni precisi in campagna elettorale
dichiarando al nostro sito web: “Ricordiamoci del parco Conticelli
di V.Morozzo della Rocca chiuso da un anno in attesa di collaudo mentre
i cittadini ne reclamano la fruibilità e come non menzionare
la vicenda della Cervelletta su cui solo il M5S ha acceso i riflettori
portando in Consiglio atti per il ripristino della legalità.”
La legalità è stata ripristinata, almeno sulla parte
relativa al Casale, ma lo stato di abbandono non può continuare
all’infinito per un bene che è sottoposto addirittura ai vincoli
di tutela del Ministero dei Beni Culturali alla stessa stregua del
Colosseo e di altri monumenti importanti della città. Non si
può restare indifferenti ed aspettare senza fare nulla che
una torre medioevale del 1200 ed un casale storico del XVII secolo
crollino sotto l’indifferenza di chi può e deve fare qualcosa.
Questa giunta è partita con il piede sbagliato ma confidiamo
che saprà riprendersi e saprà dare al territorio quelle
risposte che stiamo aspettando da anni.
“La lotta per riconoscere la Cervelletta (Casale e Parco) come
cosa pubblica, - dichiara il Coordinamento Uniti per la Cervelletta
in un volantino distribuito alla popolazione - è stata fortemente
richiesta ed ottenuta, dopo 30 anni di lotte, da parte dei cittadini
ed associazioni, per la maggior parte di Colli Aniene. I gravissimi
errori di gestione compiuti dalle Istituzioni (Comune, IV Municipio
e Ente RomaNatura) hanno avuto come sciagurata conseguenza finale
la sostituzione della gestione pubblica ad una “gestione privatistica
ed affaristica”. Le proteste e le denunce hanno indotto il Comune,
proprietario del Casale della Cervelletta a chiudere l’attività
e di conseguenza il Casale. Questa chiusura sta condannando il Casale
della Cervelletta all’oblio e abbandono. Per tutelare questo straordinario
bene pubblico sottoposto a rigoroso vincolo architettonico un Coordinamento
di Associazioni e Cittadini hanno dato vita a “Uniti per la Cervelletta”.
Il coordinamento si propone il raggiungimento di 4 obiettivi:
• tenere viva l'attenzione di tutti sul problema;
• chiedere il restauro immediato del Casale - che ha un vincolo paragonabile
a quello del Colosseo;
• la valorizzazione dello stesso e del vicino Borghetto;
• la restituzione del bene ai cittadini romani.”
Per
ottenere questo ci stiamo muovendo su più tavoli, il Ministero
dei Beni Culturali, il Comune di Roma, l’Ente RomaNatura, il IV Municipio,
etc, ma le risposte tardano ad arrivare. Per questo il cittadino deve
fare la sua parte dimostrando il suo affetto per questo “Luogo
del cuore” e continuando a votarlo sul sito
del FAI. Un primo segnale è stato già inviato dai
cittadini con una valanga di voti che non deve essere ignorata. Basta
pensare che nella scorsa iniziativa del FAI il Casale della Cervelletta
aveva ottenuto solo una manciata di voti. Ora, dopo il suo abbandono
al degrado e all’incuria, siamo già a quota 800 (le schede
firmate saranno contabilizzate nei prossimi giorni) e l’obiettivo
di superare quota “Mille” è molto vicino. Serve il tuo contributo.
Vota e fai votare il Casale della Cervelletta come il tuo “luogo
del cuore”, per il resto faremo in modo che questo segnale alle
istituzioni non cada nel vuoto.