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settembre 2016 - Ancora “una storia infinita” nel
IV Municipio sulla quale è arrivata l’ora di fare chiarezza.
Una vicenda dai molti lati oscuri che merita di essere analizzata
fino in fondo per capire se l’edificio della scuola elementare Balabanoff
è un rischio o meno per i nostri bambini. Partiamo dai fatti
che porterebbero a pensare che un problema di sicurezza esiste ma
non conosciamo il suo livello di criticità a causa dell’omertà
delle istituzioni di prossimità che su questa storia non hanno
voluto mai fare piena chiarezza con i cittadini. Nel 2013 il IV Municipio
ha presentato un progetto alla Regione Lazio per la messa in sicurezza
della scuola Balabanoff in seguito al quale ha ottenuto uno stanziamento
dalla Regione Lazio per circa 274.000 Euro che, in base alle dichiarazioni
dell’ex Presidente Emiliano Sciascia, non sono mai arrivati nelle
casse municipali (ndr:probabilmente qualcuno ha cambiato le priorità
di intervento). Quindi solo per quanto dichiarato sappiamo che
questo edificio scolastico presenta
problemi di sicurezza da almeno 3 anni e che le istituzioni
non hanno fatto nulla per sistemarli. In realtà possiamo far
risalire il problema di sicurezza della Balabanoff ad alcuni mesi
prima del progetto quando l’allora Consiglio municipale espresse la
risoluzione n.
1 del 2013 in cui la scuola Balabanoff veniva inserita in un elenco
di “gravi” criticità dei plessi
scolastici dell’ ex V Municipio. Questo
basterebbe da solo a destare le preoccupazioni dei genitori e a chiedere
ragione dei mancati interventi ai propri rappresentanti scolastici
e alle istituzioni locali. Ma se questo non fosse sufficiente, nell’ottobre
del 2015 il corpo dei Vigili del Fuoco ha effettuato un sopralluogo
nella scuola in seguito al quale è stato inibito l’utilizzo
e il passaggio di gran parte del perimetro esterno dell’edificio per
il pericolo di possibile distacco di materiali dai prospetti di cemento.
Il verbale non è stato reso pubblico e pertanto non conosciamo
nulla in merito alla stabilità dell’edificio ma possiamo confidare
che su questo ultimo punto non ci sia nulla di critico altrimenti
i Vigili del Fuoco avrebbero agito con la professionalità che
li contraddistingue mettendo in atto i provvedimenti necessari. Ma
i dubbi sulla sicurezza degli edifici scolastici del IV Municipio
sono stati espressi anche dalla neo Presidente Roberta Della Casa
che non ha tardato a dare incarico all’Assessore Pirrone di concludere
un accordo tra il Municipio IV e l’Istituto di Ricerca russo per la
Difesa Civile e la gestione delle Emergenze, per la valutazione statica
delle infrastrutture scolastiche del territorio municipale e di eventuali
danni strutturali. La scuola Balabanoff è stata inserita nel
primo elenco di sopralluoghi da effettuare ed è
stata già sottoposta ad analisi da parte dei
tecnici russi. Le risultanze non sono al momento disponibili.
È però arrivato il momento di fare chiarezza e pertanto
l’Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene, in data odierna, ha
chiesto alla Presidente del IV Municipio l’accesso agli atti in base
alla legge n.241/90. In particolare si vuole conoscere:
1. Le risultanze delle valutazioni statiche delle infrastrutture scolastiche
già visionate dall'’Istituto di Ricerca russo per la Difesa
Civile e la gestione delle Emergenze non appena esse saranno disponibili;
2. Le segnalazioni inviate a questo Municipio dalla Direzione Scolastica
dell’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff negli ultimi tre anni
in merito alle necessità infrastrutturali della stessa o richieste
di messa in sicurezza;
3. Tutta la documentazione intercorsa tra Municipio e Comune/Regione
riguardante i fondi stanziati con Delibera 397 del 2013 dalla Regione
Lazio (274.000 Euro) per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico
dichiarati dal precedente Presidente Emiliano Sciascia mai pervenuti
al IV Municipio;
4. Le risultanze del sopralluogo dei Vigili del Fuoco dell’ottobre
2015 in seguito al quale è stato inibito l’utilizzo e il passaggio
di gran parte del perimetro esterno dell’edificio per il pericolo
di possibile distacco di materiali dai prospetti di cemento.
Auspichiamo che le nuove istituzioni non alzino su questa questione
i soliti “muri di gomma” che hanno contraddistinto
le amministrazioni precedenti e che rendano pubblica tutta la documentazione
in modo da capire perché in un periodo di oltre tre
anni e mezzo non sono state risolte le criticità conosciute
di questo edificio scolastico.