Scuola Balabanoff: è arrivato il momento di fare chiarezza
Chiesto l’accesso agli atti al IV Municipio

27 settembre 2016 - Ancora “una storia infinita” nel IV Municipio sulla quale è arrivata l’ora di fare chiarezza. Una vicenda dai molti lati oscuri che merita di essere analizzata fino in fondo per capire se l’edificio della scuola elementare Balabanoff è un rischio o meno per i nostri bambini. Partiamo dai fatti che porterebbero a pensare che un problema di sicurezza esiste ma non conosciamo il suo livello di criticità a causa dell’omertà delle istituzioni di prossimità che su questa storia non hanno voluto mai fare piena chiarezza con i cittadini. Nel 2013 il IV Municipio ha presentato un progetto alla Regione Lazio per la messa in sicurezza della scuola Balabanoff in seguito al quale ha ottenuto uno stanziamento dalla Regione Lazio per circa 274.000 Euro che, in base alle dichiarazioni dell’ex Presidente Emiliano Sciascia, non sono mai arrivati nelle casse municipali (ndr:probabilmente qualcuno ha cambiato le priorità di intervento). Quindi solo per quanto dichiarato sappiamo che questo edificio scolastico presenta problemi di sicurezza da almeno 3 anni e che le istituzioni non hanno fatto nulla per sistemarli. In realtà possiamo far risalire il problema di sicurezza della Balabanoff ad alcuni mesi prima del progetto quando l’allora Consiglio municipale espresse la risoluzione n. 1 del 2013 in cui la scuola Balabanoff veniva inserita in un elenco di “gravi” criticità dei plessi scolastici dell’ ex V Municipio. Questo basterebbe da solo a destare le preoccupazioni dei genitori e a chiedere ragione dei mancati interventi ai propri rappresentanti scolastici e alle istituzioni locali. Ma se questo non fosse sufficiente, nell’ottobre del 2015 il corpo dei Vigili del Fuoco ha effettuato un sopralluogo nella scuola in seguito al quale è stato inibito l’utilizzo e il passaggio di gran parte del perimetro esterno dell’edificio per il pericolo di possibile distacco di materiali dai prospetti di cemento. Il verbale non è stato reso pubblico e pertanto non conosciamo nulla in merito alla stabilità dell’edificio ma possiamo confidare che su questo ultimo punto non ci sia nulla di critico altrimenti i Vigili del Fuoco avrebbero agito con la professionalità che li contraddistingue mettendo in atto i provvedimenti necessari. Ma i dubbi sulla sicurezza degli edifici scolastici del IV Municipio sono stati espressi anche dalla neo Presidente Roberta Della Casa che non ha tardato a dare incarico all’Assessore Pirrone di concludere un accordo tra il Municipio IV e l’Istituto di Ricerca russo per la Difesa Civile e la gestione delle Emergenze, per la valutazione statica delle infrastrutture scolastiche del territorio municipale e di eventuali danni strutturali. La scuola Balabanoff è stata inserita nel primo elenco di sopralluoghi da effettuare ed è stata già sottoposta ad analisi da parte dei tecnici russi. Le risultanze non sono al momento disponibili.
È però arrivato il momento di fare chiarezza e pertanto l’Associazione Culturale Vivere a Colli Aniene, in data odierna, ha chiesto alla Presidente del IV Municipio l’accesso agli atti in base alla legge n.241/90. In particolare si vuole conoscere:
1. Le risultanze delle valutazioni statiche delle infrastrutture scolastiche già visionate dall'’Istituto di Ricerca russo per la Difesa Civile e la gestione delle Emergenze non appena esse saranno disponibili;
2. Le segnalazioni inviate a questo Municipio dalla Direzione Scolastica dell’Istituto Comprensivo Angelica Balabanoff negli ultimi tre anni in merito alle necessità infrastrutturali della stessa o richieste di messa in sicurezza;
3. Tutta la documentazione intercorsa tra Municipio e Comune/Regione riguardante i fondi stanziati con Delibera 397 del 2013 dalla Regione Lazio (274.000 Euro) per la messa in sicurezza dell’edificio scolastico dichiarati dal precedente Presidente Emiliano Sciascia mai pervenuti al IV Municipio;
4. Le risultanze del sopralluogo dei Vigili del Fuoco dell’ottobre 2015 in seguito al quale è stato inibito l’utilizzo e il passaggio di gran parte del perimetro esterno dell’edificio per il pericolo di possibile distacco di materiali dai prospetti di cemento.
Auspichiamo che le nuove istituzioni non alzino su questa questione i soliti “muri di gomma” che hanno contraddistinto le amministrazioni precedenti e che rendano pubblica tutta la documentazione in modo da capire perché in un periodo di oltre tre anni e mezzo non sono state risolte le criticità conosciute di questo edificio scolastico.

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