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ottobre 2016 - Le donne sono più critiche degli uomini,
gli adulti e gli anziani sono più scontenti dei giovani, i
lavoratori autonomi sono più delusi dei lavoratori dipendenti
e perfino dei disoccupati. E anche quest’anno, nel complesso, i romani
sono un po’ meno soddisfatti della qualità della vita in città.
Il voto medio è pari a 5,12,
leggermente al di sotto di quello dello scorso anno. Questi i risultati
dell’Indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici
locali nella città di Roma, presentata in Campidoglio alla
presenza del presidente dell’Assemblea Capitolina, Marcello De Vito,
e dell’assessore al Commercio, Adriano Meloni.
L’indagine
sulla qualità della vita e dei servizi pubblici locali a Roma
misura ogni anno la soddisfazione dei romani per la vita in città
in generale e per i principali servizi pubblici offerti dall’Amministrazione
Capitolina. Quantifica per i vari servizi la dimensione dell’utenza
abituale e di quella occasionale, distinguendo i livelli di soddisfazione
per i due gruppi. Evidenzia le principali criticità riscontrate
dagli utenti dei servizi e le cause di disaffezione per i non utenti.
Dai risultati di quest’anno, i romani stimano molto i servizi culturali
il cui voto medio è di 7,6 con delle punte di eccellenza per
Palaexpo (8) e per l’Auditorium (7,9), e anche i servizi sociali sono
valutati sopra la sufficienza (6,5). Le farmacie sono ritenute più
adeguate dei nidi e dell’assistenza. Giunta alla nona edizione e realizzata
dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici
locali di Roma Capitale, la ricerca è finalizzata a misurare
la soddisfazione dei cittadini in riferimento ai principali servizi
erogati dall’Amministrazione.
Un giudizio negativo va ai principali servizi universali:
raccolta rifiuti e pulizia stradale scendono rispettivamente a 4,2
e 3,3, ma è ritenuta
sufficiente l’illuminazione pubblica con un 6,2. Il trasporto pubblico
è complessivamente quasi sufficiente: l’insoddisfazione viene
a galla per i servizi di linea, 4,5
per bus e tram e 5,5
per la metropolitana, mentre il servizio taxi è “più
che sufficiente”.
Questi risultati posizionano il livello di vita a Roma agli ultimissimi
posti delle capitali europee e ci indicano come fanalino di coda per
quanto riguarda l’efficienza dell'amministrazione locale. In poco
più di 5 anni siamo passati da un giudizio appena sufficiente
del 2012 (6,27) all’attuale 5,12 e
si continua a minimizzare sul progressivo peggioramento dei dati che
non sembra avere fine.
I più insoddisfatti sono gli abitanti del centro storico, dei
quartieri all’interno dell’anello ferroviario e delle aree esterne
al Gra, mentre chi vive nei quartieri situati fra l’anello ferroviario
e la fascia verde ha una percezione meno negativa, ma pur
sempre insufficiente, della propria qualità della
vita.
“L'indagine sulla qualità della vita e dei servizi pubblici
locali nella città di Roma, elaborata dall'Agenzia per il controllo
e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale,
è relativa al periodo tra il 1 giugno e il 26 luglio, quindi
è più che altro una fotografia del passato. Stiamo lavorando
sin dal nostro insediamento per migliorare la vita dei romani".
Lo dichiara in una nota il vicesindaco di Roma, Daniele Frongia.
Per i dettagli è possibile visionare il documento
completo. (fonte sito
istituzionale del Comune di Roma)
Antonio
Barcella
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