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ottobre 2016 - Il terremoto a Roma è da sempre un
fatto inconsueto,tanto è vero che sulle mappe relative al rischio
sismico la nostra città è indicata come zona a bassa
sismicità (Zona 3). Però negli ultimi anni diversi fenomeni
sismici con epicentro nell’Appennino Centrale sono stati avvertiti
soprattutto nella zona est della città e hanno destato molta
preoccupazione. Come riportano i geologi la causa delle ripetute scosse
sarebbe imputabile alla placca africana che si scontra con quella
balcanica, di direzione opposta, generando nuove faglie nell’Appennino
Centrale e quindi nuovi rischi.
Molti romani si sono chiesti in questi giorni: “Che cosa dobbiamo
fare nel caso di una vera emergenza? Esistono punti di raccolta dove
recarsi per ricevere assistenza?”
Le risposte arrivano dal Piano
Generale di Emergenza di Protezione Civile del Comune di Roma
consultabile via internet. Detto piano non affronta solo le necessità
durante un fenomeno tellurico, tratta tutte le possibili emergenze
come alluvioni, rischio vulcanico, emissioni gassose, frane e perfino
il rischio industriale.
Per
quanto attiene le attività di primo soccorso, preparazione
e superamento dell’emergenza, il Sindaco, in qualità di autorità
comunale di Protezione Civile, al verificarsi di un’emergenza nell'ambito
del territorio comunale, assume la direzione ed il coordinamento dei
servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e provvede
agli interventi necessari. Attualmente, la Pianificazione di Protezione
Civile a livello comunale è riferita a tutti i Comuni in maniera
indifferenziata, senza tenere conto delle varie tipologie e complessità
territoriali presenti in Italia, sia in termini di popolazione residente,
sia in termini di estensione territoriale, di localizzazione, di vie
di accesso, di distanze dai servizi territoriali, di tempi di percorrenza,
di popolazione fluttuante. Tale pianificazione è applicata
anche a sistemi complessi e articolati come quelli delle Città
Metropolitane.
Evento
sismico - Nella zona di Roma, le aree sismogenetiche possono
essere distinte geograficamente e geologicamente in due categorie:
quelle “appenniniche”, in cui i terremoti sono causati dalla tettonica
ancora attiva legata alla fase post-collisionale dell’orogene appenninico,
e quelle “vulcaniche”, dove la sismicità si manifesta con i
caratteri più tipici delle aree vulcaniche attive. Le aree
dove si originano i terremoti di tipo vulcanico sono quelle dove sono
stati attivi nel Pleistocene medio-superiore vari distretti, in cui
l’attività vulcanica si è protratta fino a poche decine
di migliaia di anni fa. In queste aree i terremoti sono generalmente
meno intensi di quelli appenninici (le massime magnitudo non superano
generalmente il valore di 4). Ciononostante, essi vengono risentiti
fortemente a causa della loro minore profondità ipocentrale,
generalmente inferiore ai 7 km, rispetto ai terremoti appenninici,
i cui ipocentri sono localizzati fino a profondità di circa
15 km.
La pericolosità sismica della regione e di conseguenza della
zona di Roma è moderata ma non trascurabile,
poiché, a fronte di una attività pressoché continua
registrata dalla Rete Sismica Nazionale, è caratterizzata da
scosse frequenti ma di bassa intensità. Gli studi sulla distribuzione
dei danni causati dai terremoti nella città di Roma dimostrano
che i più rilevanti tendono a concentrarsi sui terreni sedimentari
recenti, mentre su terreni più rigidi il verificarsi di forti
danni tende a diminuire, sottolineando la stringente correlazione
tra i caratteri geologici del territorio e le conseguenze dell’attività
sismica. La causa è da attribuirsi all’amplificazione che le
onde sismiche subiscono passando da rocce caratterizzate da elevata
velocità di propagazione a terreni con minore velocità,
quali i depositi dei cicli alluvionali del Tevere, dell’Aniene e dei
loro molti affluenti.
Sistema di informazione alla popolazione - L’informazione
alla popolazione sui rischi che possono minacciare l’integrità
della vita, dei beni e degli insediamenti, oltre ad essere un diritto
previsto dalle leggi vigenti, rappresenta un presupposto indispensabile
per l’efficacia e l’efficienza dei piani d’emergenza. Il presupposto
fondamentale di una “comunicazione integrata” efficace è che
le informazioni siano date alla popolazione in modo diversificato
e attraverso diversi supporti.
Sul Televideo Rai 3 alla pagina 618 del Comune di Roma si possono
trovare informazioni sui servizi e le iniziative legate all’ambiente
ed alla protezione civile, nonché recapiti telefonici utili.
Il modello di avviso alla popolazione in stato d’emergenza
- Per la diffusione in modo capillare e rapido in aree specifiche
di informazioni su un evento in corso, possono essere distribuiti
“Avvisi urgenti alla popolazione”, in strada o eventualmente
porta a porta. Il modello comunica in modo sintetico ed essenziale
tutte le informazioni urgenti sul pericolo, i divieti, le precauzioni
e i numeri d’emergenza.
Sito Web - In caso d’emergenza la sezione “news”
sull’home page del sito del Comune di Roma sarà interamente
riservata all’evento. Si potranno trovare notizie aggiornate sugli
sviluppi e sull’evoluzione dell’emergenza, informazioni utili sui
comportamenti da adottare e sui numeri da contattare, indicazioni
su eventuali divieti e particolari precauzioni.
Cosa
è necessario sapere
• In
casa o nel luogo di lavoro:
- quali sono i punti più sicuri (muri portanti, travi in cemento
armato);
- dove sono gli interruttori generali dell’energia elettrica, del
gas e dell’acqua;
- dove sono le uscite d’emergenza;
• dove si trovano spazi aperti sicuri o le ISOLE D’ATTESA
(indicate nel Piano di emergenza);
• dove si trova, e tenerlo sempre a portata di mano, il Vademecum
– distribuito dall’Ufficio Extradipartimentale della Protezione Civile
e consultabile sul sito www.protezionecivilecomuneroma.it
- con le indicazioni precise da seguire in caso d’emergenza e i numeri
utili per chiamare i soccorsi;
• che tutte le persone che vivono con voi sappiano cosa fare in caso
di evento;
• che anche i bambini conoscano i comportamenti da adottare in caso
d’emergenza e come telefonare ai numeri di soccorso.
Sul sito web www.protezionecivilecomuneroma.it
è possibile trovare informazioni e aggiornamenti sulla situazione,
indicazioni sui comportamenti da adottare, recapiti telefonici cui
rivolgersi in caso di necessità.
COSA
FARE IN CASO D’EMERGENZA
In
casa:
• riparati sotto vani delle porte, muri portanti, travi e architravi,
tavoli o letti;
• non uscire in strada e non usare ascensori ne sostare su scale o
balconi;
• non usare l’ascensore.
All’aperto o in auto:
• dirigiti verso spazi aperti (piazze, giardini) o nelle ISOLE DI
ATTESA (indicate nel Piano di emergenza);
• allontanati dagli edifici, dalle spiagge e dalle coste;
• non sostare in prossimità di ponti e ai piedi di pendii;
• fai attenzione ai messaggi divulgati dalle autorità;
• aiuta anziani, bambini e diversamente abili.
COSA
FARE DOPO L’EVENTO
• Se
sei in casa stacca l’interruttore dell’energia elettrica e il contatore
del gas (se vi sono perdite di gas chiama il 115 Vigili del Fuoco);
• Se sei in casa esci con calma dalla tua abitazione ma non usare
l’ascensore;
• Raggiungi uno spazio aperto sicuro lontano dagli edifici o le ISOLE
D’ATTESA (indicate nel Piano di emergenza);
• Non rientrare in casa senza il consenso dei Vigili del Fuoco o del
personale preposto alle verifiche sugli edifici;
• Evita l’uso dell’automobile;
• Non intasare le linee telefoniche.
Aree
di Protezione Civile
Indichiamo solo quelle relative al IV Municipio:
Aree di Ammassamento soccorsi (presso stazioni Me.tro
o ferrovia)
41 MONTI
TIBURTINI
48 PONTE MAMMOLO
51 QUINTILIANI
55 S.M. DEL SOCCORSO
53 REBIBBIA
64 TIBURTINA
68 VIA PIETRALATA
69 VIA PIETRALATA DA POMONA A DEA OPI
70 VIA TIBURTINA
Isole
di Attesa per la popolazione
36 PIAZZA R BALSAMO CRIVELLI
37 VIA CASSINO METRO B MAMMOLO
38 VIA POLLENZA SAN BASILIO
39 VIA CASAL BIANCO
40 VIA TIBURTINA METRO B REBIBBIA
41 VIALE FERDINANDO SANTI (Colli
Aniene)
42 LARGO PAOLO PANELLI
43 VIA ACHILLE TEDESCHI
Per ulteriori
approfondimenti consultare il Piano
Generale di Emergenza di Protezione Civile completo del Comune di
Roma.
Antonio
Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org