Piano generale di emergenza Comune di Roma – Isole di attesa e soccorso

29 ottobre 2016 - Il terremoto a Roma è da sempre un fatto inconsueto,tanto è vero che sulle mappe relative al rischio sismico la nostra città è indicata come zona a bassa sismicità (Zona 3). Però negli ultimi anni diversi fenomeni sismici con epicentro nell’Appennino Centrale sono stati avvertiti soprattutto nella zona est della città e hanno destato molta preoccupazione. Come riportano i geologi la causa delle ripetute scosse sarebbe imputabile alla placca africana che si scontra con quella balcanica, di direzione opposta, generando nuove faglie nell’Appennino Centrale e quindi nuovi rischi.
Molti romani si sono chiesti in questi giorni: “Che cosa dobbiamo fare nel caso di una vera emergenza? Esistono punti di raccolta dove recarsi per ricevere assistenza?
Le risposte arrivano dal Piano Generale di Emergenza di Protezione Civile del Comune di Roma consultabile via internet. Detto piano non affronta solo le necessità durante un fenomeno tellurico, tratta tutte le possibili emergenze come alluvioni, rischio vulcanico, emissioni gassose, frane e perfino il rischio industriale.

Per quanto attiene le attività di primo soccorso, preparazione e superamento dell’emergenza, il Sindaco, in qualità di autorità comunale di Protezione Civile, al verificarsi di un’emergenza nell'ambito del territorio comunale, assume la direzione ed il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione colpita e provvede agli interventi necessari. Attualmente, la Pianificazione di Protezione Civile a livello comunale è riferita a tutti i Comuni in maniera indifferenziata, senza tenere conto delle varie tipologie e complessità territoriali presenti in Italia, sia in termini di popolazione residente, sia in termini di estensione territoriale, di localizzazione, di vie di accesso, di distanze dai servizi territoriali, di tempi di percorrenza, di popolazione fluttuante. Tale pianificazione è applicata anche a sistemi complessi e articolati come quelli delle Città Metropolitane.

Evento sismico - Nella zona di Roma, le aree sismogenetiche possono essere distinte geograficamente e geologicamente in due categorie: quelle “appenniniche”, in cui i terremoti sono causati dalla tettonica ancora attiva legata alla fase post-collisionale dell’orogene appenninico, e quelle “vulcaniche”, dove la sismicità si manifesta con i caratteri più tipici delle aree vulcaniche attive. Le aree dove si originano i terremoti di tipo vulcanico sono quelle dove sono stati attivi nel Pleistocene medio-superiore vari distretti, in cui l’attività vulcanica si è protratta fino a poche decine di migliaia di anni fa. In queste aree i terremoti sono generalmente meno intensi di quelli appenninici (le massime magnitudo non superano generalmente il valore di 4). Ciononostante, essi vengono risentiti fortemente a causa della loro minore profondità ipocentrale, generalmente inferiore ai 7 km, rispetto ai terremoti appenninici, i cui ipocentri sono localizzati fino a profondità di circa 15 km.
La pericolosità sismica della regione e di conseguenza della zona di Roma è moderata ma non trascurabile, poiché, a fronte di una attività pressoché continua registrata dalla Rete Sismica Nazionale, è caratterizzata da scosse frequenti ma di bassa intensità. Gli studi sulla distribuzione dei danni causati dai terremoti nella città di Roma dimostrano che i più rilevanti tendono a concentrarsi sui terreni sedimentari recenti, mentre su terreni più rigidi il verificarsi di forti danni tende a diminuire, sottolineando la stringente correlazione tra i caratteri geologici del territorio e le conseguenze dell’attività sismica. La causa è da attribuirsi all’amplificazione che le onde sismiche subiscono passando da rocce caratterizzate da elevata velocità di propagazione a terreni con minore velocità, quali i depositi dei cicli alluvionali del Tevere, dell’Aniene e dei loro molti affluenti.
Sistema di informazione alla popolazione - L’informazione alla popolazione sui rischi che possono minacciare l’integrità della vita, dei beni e degli insediamenti, oltre ad essere un diritto previsto dalle leggi vigenti, rappresenta un presupposto indispensabile per l’efficacia e l’efficienza dei piani d’emergenza. Il presupposto fondamentale di una “comunicazione integrata” efficace è che le informazioni siano date alla popolazione in modo diversificato e attraverso diversi supporti.
Sul Televideo Rai 3 alla pagina 618 del Comune di Roma si possono trovare informazioni sui servizi e le iniziative legate all’ambiente ed alla protezione civile, nonché recapiti telefonici utili.
Il modello di avviso alla popolazione in stato d’emergenza - Per la diffusione in modo capillare e rapido in aree specifiche di informazioni su un evento in corso, possono essere distribuiti “Avvisi urgenti alla popolazione”, in strada o eventualmente porta a porta. Il modello comunica in modo sintetico ed essenziale tutte le informazioni urgenti sul pericolo, i divieti, le precauzioni e i numeri d’emergenza.
Sito Web - In caso d’emergenza la sezione “news” sull’home page del sito del Comune di Roma sarà interamente riservata all’evento. Si potranno trovare notizie aggiornate sugli sviluppi e sull’evoluzione dell’emergenza, informazioni utili sui comportamenti da adottare e sui numeri da contattare, indicazioni su eventuali divieti e particolari precauzioni.

Cosa è necessario sapere

In casa o nel luogo di lavoro:
- quali sono i punti più sicuri (muri portanti, travi in cemento armato);
- dove sono gli interruttori generali dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua;
- dove sono le uscite d’emergenza;
• dove si trovano spazi aperti sicuri o le ISOLE D’ATTESA (indicate nel Piano di emergenza);
• dove si trova, e tenerlo sempre a portata di mano, il Vademecum – distribuito dall’Ufficio Extradipartimentale della Protezione Civile e consultabile sul sito www.protezionecivilecomuneroma.it - con le indicazioni precise da seguire in caso d’emergenza e i numeri utili per chiamare i soccorsi;
• che tutte le persone che vivono con voi sappiano cosa fare in caso di evento;
• che anche i bambini conoscano i comportamenti da adottare in caso d’emergenza e come telefonare ai numeri di soccorso.
Sul sito web www.protezionecivilecomuneroma.it è possibile trovare informazioni e aggiornamenti sulla situazione, indicazioni sui comportamenti da adottare, recapiti telefonici cui rivolgersi in caso di necessità.

COSA FARE IN CASO D’EMERGENZA

In casa:
• riparati sotto vani delle porte, muri portanti, travi e architravi, tavoli o letti;
• non uscire in strada e non usare ascensori ne sostare su scale o balconi;
• non usare l’ascensore.
All’aperto o in auto:
• dirigiti verso spazi aperti (piazze, giardini) o nelle ISOLE DI ATTESA (indicate nel Piano di emergenza);
• allontanati dagli edifici, dalle spiagge e dalle coste;
• non sostare in prossimità di ponti e ai piedi di pendii;
• fai attenzione ai messaggi divulgati dalle autorità;
• aiuta anziani, bambini e diversamente abili.

COSA FARE DOPO L’EVENTO

• Se sei in casa stacca l’interruttore dell’energia elettrica e il contatore del gas (se vi sono perdite di gas chiama il 115 Vigili del Fuoco);
• Se sei in casa esci con calma dalla tua abitazione ma non usare l’ascensore;
• Raggiungi uno spazio aperto sicuro lontano dagli edifici o le ISOLE D’ATTESA (indicate nel Piano di emergenza);
• Non rientrare in casa senza il consenso dei Vigili del Fuoco o del personale preposto alle verifiche sugli edifici;
• Evita l’uso dell’automobile;
• Non intasare le linee telefoniche.

Aree di Protezione Civile
Indichiamo solo quelle relative al IV Municipio:


Aree di Ammassamento soccorsi (presso stazioni Me.tro o ferrovia)

41 MONTI TIBURTINI
48 PONTE MAMMOLO
51 QUINTILIANI
55 S.M. DEL SOCCORSO
53 REBIBBIA
64 TIBURTINA
68 VIA PIETRALATA
69 VIA PIETRALATA DA POMONA A DEA OPI
70 VIA TIBURTINA

Isole di Attesa per la popolazione


36 PIAZZA R BALSAMO CRIVELLI
37 VIA CASSINO METRO B MAMMOLO
38 VIA POLLENZA SAN BASILIO
39 VIA CASAL BIANCO
40 VIA TIBURTINA METRO B REBIBBIA
41 VIALE FERDINANDO SANTI (Colli Aniene)
42 LARGO PAOLO PANELLI
43 VIA ACHILLE TEDESCHI

Per ulteriori approfondimenti consultare il Piano Generale di Emergenza di Protezione Civile completo del Comune di Roma.

Antonio Barcella
www.collianiene.org
news@collianiene.org

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