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novembre 2016 - Aree verdi, giardini e parchi sono la ricchezza
del territorio che spesso diventano un problema per i cittadini a
causa della mala gestione. Questa volta la denuncia arriva dal Circolo
"Città Futura" di Legambiente: “Ancora
problemi di accesso al Parco di Centocelle. Il ripristino dell'ingresso
carrabile al civico 712 di via Casilina, bloccato lo scorso luglio
con grossi blocchi di cemento dopo l'ordinanza del Gruppo Casilino
del Corpo della Polizia di Roma Capitale, non risolve la difficile
situazione che si è venuta a creare all'interno dell'area verde
del V municipio.
Da questo cancello le auto posso entrare ma non uscire, questo costringe
gli automobilisti ad attraversare il parco per arrivare al civico
730 finendo per immettersi nella seconda corsia di marcia di via Casilina.
Una soluzione oltremodo pericolosa visto che, come riportato dal rilevatore
di velocità, le vetture che provengono dalla corsia centrale
viaggiano oltre i 50 km/h.
Proprio per questo diversi cittadini una volta entrati dal civico
712 pur essendo vietato tentano di tornare sulla via Casilina sempre
dal medesimo cancello, così facendo bloccano il transito sulla
Casilina. Come si può notare dalle foto, addirittura un camion
trovando la strada ostruita da una macchina è salito sul marciapiedi
per passare.
In questo modo diventano ben due gli ingressi non consentiti ai pedoni
(civico 712 e 730), la scelta di farli transitare dal civico 760 anziché
aiutare complica non poco la condizione. Questo ingresso, infatti,
è molto distante dalle abitazioni e avendo delle scalette impedisce
ai disabili di raggiungere il parco.
Siamo costretti di nuovo a denunciare lo stato indecente con cui viene
gestita quest'importante area del nostro territorio che avrebbe tutti
i criteri per essere nella entrare nella lista dei polmoni verdi più
importanti della Capitale, grazie anche alla presenza di ritrovamenti
archeologici di grande rilevanza storica.
Non resta che domandarci per l'ennesima volta: quando il Parco di
Centocelle potrà, finalmente, diventare un luogo ben tenuto
e frequentato da cittadini e - magari - chissà turisti - così
da rendere gli abitanti del quartiere orgogliosi di questo loro piccolo
patrimonio? Noi speriamo vivamente che questo sogno prima o poi si
avveri!”
Antonio
Barcella
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