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novembre 2016 - Quando non si applicano soluzioni idonee,
come nel caso dei migranti di via Cupa, il problema non si risolve
ma viene solo spostato a poca distanza, da un territorio all’altro.
È quanto sta accadendo in questi giorni dove una nuova tendopoli
è sorta in maniera spontanea ma abusiva di fronte alla Stazione
Tiburtina lato Pietralata a pochi metri dalle abitazioni di Portonaccio.
Come accade in questi casi si è alzata subito la protesta di
molti residenti, rappresentati dal Presidente del Comitato Beltramelli-Meda-Portonaccio:
“Da ieri sera il nostro Municipio ha un nuovo camping. Naturalmente
abusivo. 200 presunti profughi che nei mesi scorsi hanno reso la vita
difficile ai commercianti e agli abitanti di Via Cupra hanno deciso
che la loro nuova casa sarà il marciapiede della Stazione Tiburtina
lato Pietralata a pochi metri dalle abitazioni di Largo Beltramelli.
Eh si, quella Stazione che doveva essere il fiore all'occhiello per
Roma Capitale e che ora si ritrova invece l'ennesimo insediamento
abusivo, ora addirittura all'interno di essa. Se le Istituzioni e
gli addetti ai lavori, da sempre primi speculatori col business dell'accoglienza
di facciata, permettono questo scempio, noi diciamo no. Non saremo
complici e saremo invece pronti a farci sentire calorosamente. La
Stazione Tiburtina non diventerà come la Stazione di Milano.”
Sulla questione si è espresso anche l’ex Presidente del IV
Municipio Emiliano Sciascia (oggi Consigliere): "Lancio un
appello alla Sindaca Raggi e alla Presidente Della Casa affinchè
attivino subito un tavolo di confronto permanente con prefettura,
questura, comune, municipi e associazioni di volontariato affinchè
anche Roma, come Milano, possa trovare una soluzione per i transitanti.
Ormai da diversi giorni circa 200 transitanti si sono spostati nel
piazzale est della Stazione Tiburtina, dove i ragazzi del Baobab hanno
provato ad allestire piccole tende da campeggio affinchè i
migranti possano avere un rifugio dove dormire. Ma ogni volta hanno
ricevuto l'ordine di rimuoverle da parte della polizia. Sarebbe fondamentale
aprire un tavolo di confronto permanente affinchè si eviti
la cieca politica degli sgomberi che illude di risolvere nell'immediato,
senza dare soluzioni nel lungo periodo, perchè la questione
transitanti esiste e va affrontata direttamente. Quando ci furono
gli stessi problemi nel 2015, come Municipio offrimmo il nostro supporto
affinchè si potesse realizzare una tendopoli sempre nel piazzale
est della Stazione Tiburtina, con il contributo determinante di RFI,
del Comune e di tutte le realtà associative. Anche se non fu
una soluzione stabile, fu comunque una risposta sotto il profilo dell'emergenza
umanitaria e igienico sanitaria. Peraltro, attualmente, tra i 200
migranti ci sono anche diversi minori non accompagnati e diverse donne,
nell'area della Stazione Tiburtina non c'è acqua e nemmeno
servizi igienici. È fondamentale che le Istituzioni si mobilitino
per risolvere la questione, ma altrettanto importante sarebbe prendere
tempo con le forze dell'ordine evitando un ulteriore sgombero. Ovviamente
il tutto sarebbe possibile solo se il Comune desse certezze circa
i tempi di una soluzione definitiva."
Antonio
Barcella
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