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novembre 2016 - In un post
sul blog di Beppe Grillo, Virginia Raggi Sindaco di Roma dice
basta all'effetto Las Vegas e alle slot machine nella città.
È stata depositata la scorsa settimana una delibera di iniziativa
consiliare sul regolamento delle sale slot a Roma. “Un'importante
iniziativa targata M5S - dichiara Virginia Raggi - con l’obiettivo
di tutelare la salute dei nostri cittadini con conseguenti effetti
sulla sicurezza della città, la viabilità, l’inquinamento
acustico, il decoro urbano e la quiete pubblica. Si tratta di un regolamento
che vuole metter ordine a Roma dove i numeri sono da capogiro: 294
sale e più di 50mila slot machine nella Capitale, pari ad oltre
il 12% di tutte quelle distribuite nel nostro Paese. La cosa più
importante è che con le nuove regole vengono introdotti i limiti
di distanza di 500 metri dai luoghi “sensibili” come ad esempio scuole,
centri sportivi, chiese, caserme e sportelli bancomat. Limiti che
puntano a garantire migliori livelli di sicurezza per la tutela della
salute e dell’ordine pubblico e a prevenire il rischio di utilizzo
da parte di minorenni. Altra novità: centro storico off-limits.
Si vieta infatti l’uso delle slot machine nei perimetri del centro
e nelle aree pedonali o comunque interdette alla circolazione dei
veicoli. Infine, si regolamentano gli orari di esercizio. Infatti,
sarà possibile l’utilizzo degli apparecchi automatici di intrattenimento
con vincite in denaro, le cosiddette new slot e Videolottery, dalle
10 alle 14 e dalle 18 alle 22 mentre nei giorni festivi non sarà
consentito. Altro aspetto importante sono le sanzioni che, aggiungendosi
a quelle già stabilite dalla normativa esistente, prevedono
in caso di violazioni reiterate sospensioni o in casi gravi revoche
dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione comunale.”
La lotta contro il gioco d’azzardo è certamente un argomento
che ci trova schierati favorevolmente perché si tratta, oltre
che di un grave fenomeno sociale, profondamente diffuso nella nostra
città, di una vera malattia patologica che pesa sulla collettività.
Il gioco d’azzardo può mettere il giocatore in gravi difficoltà
economiche o sviluppare una vera malattia, la ludopatia, quando le
complicazioni e le problematiche collaterali si estendono alla persona
stessa o alla propria famiglia. Il malato di gioco è cronicamente
e progressivamente incapace di resistere all'impulso di giocare e
spesso si trova nella condizione di dovere chiedere prestiti a usurai
o a fonti illegali, oppure di venire arrestato per falsificazione,
frode, appropriazione indebita o evasione fiscale mirate a ottenere
danaro per giocare, a volte giunge alla perdita del lavoro per assenteismo.
Tutto questo produce sofferenza, difficoltà di relazione anche
all'interno della famiglia, litigi e vulnerabilità e in casi
estremi può portare fino al suicidio. Una patologia che colpisce
soprattutto i ceti più bassi e per questo non riusciamo a comprendere
la differenziazione del provvedimento tra periferia e centro città.
Le persone vanno tutelate su tutto il territorio di Roma Capitale
e non privilegiandone una sola parte.
A tale riguardo pubblichiamo alcuni commenti di esponenti politici
del IV Municipio.
"Ho appreso da organi di stampa che la Sindaca Raggi sta
presentando una proposta di delibera consiliare per limitare l'eccessiva
espansione delle sale slot in città" così
in una nota il consigliere del Partito Democratico in IV Municipio
Emiliano Sciascia "sicuramente è una iniziativa lodevole,
in relazione alla quale avevamo lavorato, negli anni passati, con
l'allora consigliere capitolino Dario Nanni. Ciò che sorprende
è però la strana disparità di trattamento tra
il Centro e la periferia: non si capisce perché soltanto nelle
zone del centro storico vi debbano essere limitazioni più vincolanti
lasciando fuori il resto dei Municipi. Il rischio è che una
disparità del genere in zone diverse di Roma produca una "naturale"
concentrazione di sale slot sempre nei quartieri di periferia, aumentando
una concentrazione già oggi molto elevata, soprattutto su tutta
Via Tiburtina dove si contano quasi 20 sale slot da Via di Portonaccio
fino a Settecamini. Peraltro mancano totalmente offerte culturali
quali teatri o cinema, i ragazzi della periferia non hanno molte alternative
purtroppo, accanto a queste carenze culturali abbiamo anche fenomeni
di marginalizzazione sociale che rendono tutto più complesso.
Sono comunque curioso di leggere la proposta di deliberazione quando
arriverà ai consigli municipali per l'espressione del rispettivo
parere, anche perché ad oggi abbiamo l'annuncio del BLOG ma
non risulta ancora arrivato nulla di ufficiale nei Municipi."
“Bene la lotta al gioco d'azzardo e alle slot machine,- ha
dichiarato in un post Giorgio Trabucco Consigliere al IV Municipio
per la Lista Marchini - male anzi malissimo il fatto che come
sempre ci si dimentica delle periferie. La nostra via Tiburtina ad
esempio negli ultimi anni è stata invasa da sale slot che sono
nate come funghi.”
Antonio
Barcella
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