Le alberature cadute durante il maltempo ripropongono il tema della manutenzione

9 novembre 2016 - Gli eventi climatici eccezionali diventano sempre più di ordinaria amministrazione e ripropongono il problema della cura e manutenzione delle alberature. Il maltempo di domenica scorsa ha provocato in tutta la città e in particolare a Colli Aniene la caduta di alberi e di grossi rami che potevano costituire un pericolo per la popolazione. Episodi di questo tipo si sono ripetuti costantemente negli anni senza che sia mai stato approntato un programma di potatura e controllo statico delle piante. Tanti alberi sono caduti nel tempo, perfino all’interno dei giardini delle scuole, basta vedere il territorio disseminato di tronconi di alberi che, come lapidi di un cimitero, ci rammentano il pericolo a cui siamo spesso andati incontro. Il verde di Colli Aniene è il patrimonio di questa zona della città e la ricchezza per chi ci vive ma è anche il suo primo problema. Abbiamo spesso segnalato la questione al Municipio chiedendo il controllo delle alberature del quartiere ma ben pochi interventi sono stati portati a compimento. Ma la questione più inquietante è che non ci sono i fondi per la manutenzione delle piante ma il denaro viene prontamente trovato eliminare alberi che, a nostro parere, non rappresentavano alcun pericolo di caduta come nel caso dei tre pini di viale Franceschini che oltretutto attendono ancora la loro sostituzione.
Per tornare in argomento, ora i cittadini si augurano che gli alberi caduti domenica scorsa vengano rimossi al più presto magari evitando di lasciare altri tronconi sparsi sul territorio.

Lao Tse, primo esponente della filosofia Tao, seicento anni prima di Cristo affermava che un solo albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce. Parafrasando questa asserzione potremmo sostenere che un albero che cade è un pericolo per le persone, una foresta che cresce è la sua risorsa e per questo va curata.

Antonio Barcella
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